Capitolo 39

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Addison aprì con calma gli occhi prima di voltarsi verso la parte di letto che solitamente occupava Lumir mettendo su il broncio per far capire al ragazzo che era ancora arrabbiata con lui ma si sorprese nel trovare l'altro lato del letto completamente vuoto. Osservò confusa il vuoto prima di provare a tastare il materasso ma era gelido segno che molto probabilmente Lumir non aveva passato la notte li. Addison si alzò con calma mettendosi seduta sul letto e accendendo la luce per vedere bene la stanza. C'erano solo lei e Daryl in quella camera ed era proprio come l'aveva lasciata la sera precedente quando era letteralmente crollata troppo stanca per aspettare sveglia Lumir. Che il biondo se la fosse presa perché non era andata a salutarlo prima della missione? Se davvero l'aveva lasciata dormire da sola per quel motivo era davvero un bambino peggio di suo figlio.

Addison si alzò con calma dal letto cercando di non peggiorare il senso di nausea che l'aveva presa da quando si era messa seduta e andò in bagno cercando di rimettere qualcosa, per far passare appunto quella nausea, ma non ci riuscì e con molta calma andò a prendere in braccio Daryl per uscire dalla sua camera e andare in cerca di Joao per capire meglio come mai Lumir si stava comportando come un bambino.

Quando la mora arrivò in mensa guardò sorpresa verso il loro solito tavolo nel notarlo completamente vuoto. Non capitava una cosa del genere da quando ancora Joao e Ignatas dovevano chiarire i loro sentimenti. Addison cercò di non darci molto peso: probabilmente erano tornati tardi dalla missione e Joao aveva costretto Ignatas a restare con lui. Riuscì a prendere solo una brioches al pistacchio Addison, non aveva molta fame, prima di sedersi al tavolo e osservare Daryl che diversamente da lei si stava ingozzando con la sua colazione.

-Addy- la voce del padre la riscosse dalla trance nella quale era finita mentre guardava il figlio e alzò lo sguardo azzurro per osservare l'uomo che sembrava turbato da qualcosa.

-tutto bene papà?- domandò Addison curiosa -non vieni mai qui di solito-

-ieri ho bussato in camera tua ma non mi hai risposto- disse invece l'uomo e Addison lo guardò ancora più confusa di prima.

-probabilmente ero così tanto stanca che non ho sentito. Tutto bene?- domandò ancora la mora mentre vedeva il genitore sospirare.

-vieni con me, è meglio non parlarne qui- e così dicendo l'uomo uscì dalla mensa. Addison sospirò prendendo in braccio Daryl e lasciando la sua brioches a metà sul tavolo seguì l'uomo fino ad uno dei corridoi.

-allora? Cosa non potevi dirmi li?-

-ieri la missione...non è andata bene- rivelò Rinald mentre Addison sentiva il suo cuore perdere un battito. In che senso la missione non era andata bene? Era per quello che Lumir non l'aveva raggiunta?

-papà cos...-

-Lumir e Joao sono stati attaccati, sono entrambi in infermeria- spiegò velocemente l'uomo.

-stanno bene?- domandò con il cuore in gola la mora mentre anche Daryl si era messo a guardare preoccupato il nonno dopo aver sentito il nome di Lumir.

-Joao è pieno di tagli ma sta bene Lumir invece...Lumir è incosciente da ieri. Joao lo ha portato qui il più velocemente possibile. Yelen dice che potrebbe riprendersi ma non ne è certa visto che ha perso parecchio sangue-

-cos'altro non mi stai dicendo? Papà lo sai che capisco quando provi a non dirmi tutto- continuò Addison mentre Rinald sospirava sconfitto. Aveva sperato di non dire alla figlia della gamba di Lumir ma la sua bambina era più sveglia di quanto immaginava.

-lo hanno ferito alla gamba destra più o meno nello stesso punto dove lo avevi ferito tu in precedenza. L'esistenza della prima ferita ha reso peggiore quest'ultima e ci sono alte probabilità che una volta sveglio Lumir possa non poter usare la gamba destra- e dopo quelle parole Rinald vide chiaramente il volto della figlia sbiancare mentre realizzava parola per parola fino a quando alcune lacrime silenziose non fecero capolino -tesoro...-

-non dire niente...è tutta colpa mia- sussurrò la ragazza mentre si stringeva meglio al petto il figlio e continuava piangere -è in questo stato per colpa mia-

-Addy non darti colpe. Non sappiamo se senza la ferita precedente la situazione sarebbe stata migliore-

-certo che si- continuò Addison mentre Rinald sospirava e apriva la porta dell'infermeria. Infermeria nella quale al momento erano presenti solo Joao, Ignatas e un Lumir ancora incosciente.

-Addison- disse prontamente Joao sorridendo leggermente alla ragazza che aveva subito notato essere in lacrime.

-li lascio con voi io devo andare- Rinald lasciò un bacio sulla testa della figlia prima di scomparire e quindi di lasciarli completamente da soli.

-vieni qui- le disse Ingatas e Addison non se lo fece ripetere due volte lasciandosi abbracciare dall'altro moro -andrà tutto bene Addison-

-è colpa mia- sussurrò la mora nascondendo il visto nel petto di Ignatas che sospirò mentre con la mano che non era intenta ad accarezzare la schiena di Addison accarezzava la testolina di Daryl che stava guardando in direzione di Lumir con occhi lucidi a sua volta.

-ed anche mia che non sono arrivato in tempo per aiutarlo- continuò Joao guardando verso il suo migliore amico -e dei soldati che lo hanno colpito-

-non è colpa di nessuno se non dei soldati che lo hanno ferito- ringhiò Ignats guardando anche male il suo ragazzo -Addison siediti è meglio- continuò poi prendendole una delle poltroncine vicino a Lumir e facendola sedere accanto al suo ragazzo. Prontamente Addison prese la mano destra di Lumir stringendola in modo da poter dare forza al ragazzo anche se non poteva avvertirla.

-Addison come stai?- domandò dopo un po' di silenzio Joao osservando la ragazza ma non trovando nulla che potesse indicargli una qualche malattia -ieri Lumir mi ha rivelato che non stavi tanto bene e per questo ti aveva escluso dalla missione-

-Lumir si preoccupa troppo- mentì Addison -sto benissimo-

Rival FactionsWhere stories live. Discover now