Capitolo 16

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-continui a guardarmi in quel modo da una settimana buona ma ancora non riesco a capire il perché- disse Lumir osservando attentamente Ignatas che era colui mentre aspettavano la fine dell'allenamento di Joao e che lo stava guardando attentamente come a giudicarlo.

-semplicemente ho capito perfettamente il tuo sguardo e mi chiedo quando farai la prima mossa- parlò il moro mentre Lumir alzava gli occhi al cielo.

-sai vero che se non specifichi quello di cui stai parlando io non posso capirti? Non sono Joao che capisce sempre tutto al volo con te- continuò Lumir cercando di interpretare lo sguardo del suo migliore amico ma senza un apparente successo.

-sto parlando della figlia del generale- si decise a dire allora Ignatas sospirando -la guardi come non hai guardato nessun'altra ragazza prima d'ora-

-è bella non posso dire il contrario-

-no Lumir- Ignatas scosse la testa -non la guardi in quel modo solo perché è bella ma perché ti piace e anche tanto. Sai per un po' ho pensato che le donne potessero non rientrare nei tuoi interessi sessuali ma semplicemente non avevi trovato ancora quella giusta- ridacchiò il moro e lo fece soprattutto per la faccia che aveva messe su il suo migliore amico.

-okay mi piace- si trovò ad ammettere Lumir -è forte e mi piace anche il fatto che parli liberamente di tutto quello che le passa per la mente-

-devi buttarti o qualcun altro potrebbe prendersela Lumir- gli fece notare Ignatas.

-parla quello che non si è ancora dichiarato- sbottò il biondo e vide l'altro sgranare gli occhi leggermente segno che non si era minimamente accorto che da anni ormai Lumir aveva capito tutto -è difficile farlo nel mio caso perché come ben dovresti sapere sono il principe, erede di questo regno se mai riusciremo a riprendercelo dalle grinfie di Irma e lei odia la monarchia. Te ne sei accorto anche tu che non fa altro che criticarla visto che ormai mia sorella la trascina a pranzare sempre con noi- sbottò Lumir.

-quando te ne sei accorto?- domandò invece Ignatas che ci aveva pensato un bel po' alle prime parole che aveva detto l'altro.

-se parli del fatto che ti piace Joao da tre anni ma non sono certo che non andasse avanti da prima-

-cazzo-

-me ne sono accorto solo io- cercò di rassicurarlo Lumir ma comunque Ignatas fece una leggera smorfia segno che credeva che anche qualcun altro potesse essersene accorto oltre al principe.

-potresti provare a farle cambiare idea sulla monarchia per non parlare del fatto che suo zio ha sposato tua madre quindi le sue cugine sono principesse a tutti gli effetti-

-ma lei ancora non lo sa- sussurrò Lumir -siamo stati attenti a non dirle niente anche perché secondo Athena potrebbe non prenderla bene-

-comunque dovresti provarci davvero con lei- tornò sul discorso principale Ignatas -per non parlare che anche suo figlio ti adora anzi si fa prendere in braccio solo da te e da nessun altro oltre la madre-

-non credo di essere il suo tipo e comunque non mi piacerebbe mentirle sulla mia vera identità-

-non sarebbe mentire Lumir sarebbe un semplice omettere un piccolo particolare-

-chiamalo piccolo particolare l'essere il principe ereditario- borbottò Lumir per poi fare cenno a Ignatas di bloccare li l'argomento visto che il principe non aveva nessuna intenzione di parlare anche a Joao di tutta quella situazione. Non era un non voler rendere partecipe Joao di quello che stava succedendo ma semplicemente il biondo aveva paura che l'altro potesse in qualche modo farsi sfuggire la cosa con Addison e non era minimamente il caso.

-ehi- palesò la sua presenza Joao sorridendo ai due -ho visto Yelen parlare con il generale Sasha quindi ipotizzo che da domani avremo nuovamente Lumir ad allenarsi con noi- sorrise il castano in direzione del principe che sospirò di sollievo per quella notizia. Lumir era davvero stufo di non fare niente per tutto il giorno: voleva tornare ad allenarsi e per lui quella settimana di riposo era stata anche troppa.

-e io resto da solo- sussurrò Ignatas guardando il suo polso che ancora non era guarito del tutto e che quindi lo avrebbe costretto a restare a riposo ancora per un bel po' di tempo.

-sei tu che ti sei fatto rompere il polso- ridacchiò Joao mettendo un braccio intorno le spalle di Ignatas che sospirò.

-mi dispiace ma io non riesco a stare fermo- disse Lumir per poi indicare con la testa in direzione di Joao che voleva essere un'indicazione muta per il suo migliore amico: "dichiarati".

-ah il generale Rinald voleva vederti e mi ha detto di farti andare nel suo ufficio- aggiunse poi Joao ricordandosi di quel particolare e rivolgendosi principalmente a Lumir che lo guardò confuso.

-una missione?- non riuscì a non chiedere il biondo all'altro suo migliore amico che alzò le spalle per dirgli che ne sapeva quanto lui.

-spero che non ti mandino nuovamente da solo- fu l'unico commento di Ignatas -l'ultima volta hai davvero rischiato grosso di essere ucciso-

-l'ultima volta era un caso diverso- sorrise leggermente Lumir prima di sospirare e dirigersi verso quello che era l'ufficio del generale Rinald e quindi risolvere tutti i suoi dubbi su quel richiamo da parte del maggiore dei Lateynasin.

-fa attenzione- disse solamente Joao mentre Lumir si lasciava i due alle spalle sperando anche segretamente che Ignatas si decidesse a fare il primo passo con Joao.

Lumir camminò per un bel po' tra i corridoi di terra di quella città sotterranea fino a quando non raggiunse l'ufficio di Rinald e bussò alla porta aspettando il permesso per poter entrare e solo una volta ottenuto aprì la porta e sorrise all'uomo.

-voleva vedermi generale?-

-si, siediti Lumir- gli disse Rinald indicandogli una delle due sedie presenti difronte la sua scrivania -come va la gamba?-

-bene, non ho più dolori da giorni e Yelan mi ha costretto a restare a riposo più del dovuto sinceramente- borbottò Lumir sedendosi.

-quindi puoi partecipare tranquillamente a una missione- constatò con un sorriso Rinald mentre sentivano nuovamente bussare alla porta.

Rival FactionsWhere stories live. Discover now