Capitolo 49

84 12 0
                                    

Lumir prese una profonda boccata d'aria quando finalmente uscì dal tunnel che aveva fatto milioni di altre volte ma quella era diversa: quella per lui sarebbe stata l'ultima volta. Il principe rimase fermo a fissare il cielo limpido che non vedeva da anni prima di voltarsi verso le sue sorelle con un leggero sorriso sulle labbra. Helen stava guardando tutto sorpresa e Lumir notò chiaramente che la più piccola sembrava avere una voglia matta di mettersi a correre tra l'erba li presente. Athena invece era più composta anche se Lumir credeva dipendesse tutto dal fatto che la ragazza si stava coprendo gli occhi con la mano per via della troppa luce che le stava dando palesemente fastidio.

-Athena tutto bene?- non riuscì a non chiederle dopo un po' il biondo osservando come la sorella non stesse minimamente spostando la mano dagli occhi.

-sto bene, c'è solo troppa luce- fu la semplice risposta della ragazza che dopo poco iniziò ad abbassare lentamente la mano e sorrise nel vedere il paesaggio, anche se in rovina, che le si stagliava davanti -è bellissimo-

-vedrai una volta arrivati alla capitale tesoro- le disse Sasha baciandole con calma la testa.

-non l'avete distrutta vero?- domandò Lumir leggermente preoccupato che quella potesse essere la risposta alla veloce conquista e vittoria.

-no Lumir, molta gente si è unita a noi spontaneamente e Irma si credeva troppo superiore da non accorgersi di quanto in realtà stesse perdendo- spiegò velocemente Sasha capendo anche in parte le preoccupazioni di Lumir.

-meglio così, non voglio che qualcuno ci veda nuovamente come dei mostri che non sanno fare altro che distruggere tutto quello che hanno- e Sasha mise una mano sulla spalla del ragazzo per rassicurarlo.

-la vuoi smetterla di farti sempre problemi per qualunque cosa?- sbuffò Athena avvicinandosi meglio al fratello ma solo e soltanto per poter accarezzare la guancia di Daryl che si era addormentato nuovamente non appena Lumir lo aveva preso in braccio -forse dovete davvero impedirgli di dormire così tanto lo sai?- aggiunse poi la ragazza mentre Lumir sorrideva.

-di solito è molto iperattivo quando c'è Addison ma quando andiamo in missione dorme perché sa che quando si sveglierà noi saremo tornati. Sta facendo lo stesso istintivamente perché vuole Ad- fu la supposizione di Lumir che davvero sperava fosse solo per quello.

-allora dovremmo sbrigarci invece di restare immobili qui, gli altri sono già andati avanti- disse Daisy mettendo le mani dietro la schiena di entrambi i suoi figli per incitarli a camminare. Lumir e Athena annuirono prima di incamminarsi anche se Lumir andava davvero troppo lentamente per colpa della gamba e anche di Daryl che stava portando in braccio ma il biondo non aveva nessuna intenzione di svegliare il bambino per farlo camminare o peggio ancora di darlo a qualcun altro. Non si fidava minimamente di nessuno.

Ci mise un bel po' a raggiungere le porte della capitale e poco gli importò di essere rimasto leggermente indietro rispetto agli altri visto che quella strada la conosceva benissimo. Aveva avuto bisogno di riposarsi e lo aveva fatto anche se quando raggiunse le porte si ritrovò davanti un Sasha leggermente arrabbiato con lui.

-la mia gamba non è messa bene- disse immediatamente Lumir precedendo le parole del generale -devo riposarmi più del dovuto e non ho una piena mobilità-

-avvisare invece di farmi preoccupare no?- domandò allora Sasha sospirando -andiamo al castello così puoi riposarti per bene e questa volta ho tutte le intenzioni di tenerti sotto controllo- e Lumir annuì riprendendo a camminare con molta calma e soprattutto cercando di dare il meno nell'occhio possibile solo che non appena varcate quelle porte si ritrovò con lo sguardo di tutti i cittadini curiosi addosso: in qualche modo avevano capito che era lui il principe e si stava sentendo fin troppo a disagio in tutta quella situazione.

-come cazzo lo sanno- non riuscì a non sussurrare Lumir guardando in direzione di Sasha e l'uomo gli sorrise leggermente.

-assomigli a tuo padre Lumir- disse allora il generale -è normale che le persone che lo conoscevano di vista ti riconoscano-

-in questo momento vorrei solo scappare il più lontano possibile- fu il commento di Lumir che fece ridacchiare Sasha al suo fianco, riso che aumentò anche quando il principe iniziò ad aumentare il passo per poter raggiungere il più velocemente possibile il palazzo dove di sicuro era già arrivato il resto della sua famiglia.

-va piano Lumir, non serve sforzarti per nulla. Avrai tanti incontri in quanto principe e quella gamba deve stare nelle migliori condizioni possibili- lo bloccò Sasha prendendolo anche per una spalla e Lumir non poté far altro che assecondare il volere di Sasha e cercare allo stesso tempo di ignorare gli sguardi della gente mentre camminava. Non fu facile, soprattutto quando avvertiva chiaramente la gente parlottare cercando di non farsi sentire da lui, ma poté finalmente tirare un sospiro di sollievo quando entrò all'interno del suo palazzo.

-che faccia- ridacchiò Athena che li aveva aspettati all'ingresso e Lumir la fulminò con lo sguardo.

-a te non hanno minimamente considerato perché nessuno della capitale sa di te ma io mi sono beccato gli sguardi e i commenti di tutti- rispose in modo moto nervoso Lumir.

-Lumir ha solo bisogno di dormire visto che quelle occhiaie dicono che non l'ha fatto- disse una quarta voce e tutti i presenti si voltarono in direzione di Rinald che era appena arrivato.

-ero preoccupato e ancora di più quando ho scoperto cosa fosse questa vostra maledetta missione- rispose sinceramente Lumir trattenendosi dal chiedere di Addison anche se era la prima cosa che voleva fare da quando era entrato nella capitale.

-lo so Lumir lo so- gli sorrise Rinald -stanno bene non preoccuparti- aggiunse poi e Lumir sorrise non immaginando minimamente che l'altro si stesse riferendo anche a suo figlio con quelle parole.

Rival FactionsKde žijí příběhy. Začni objevovat