Capitolo 9

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-il generale Rinald ne ha parlato- fu la risposta di Lumir -ogni tre anni si combatte al suo interno per le cariche più alte nell'esercito di Irma. Il generale ha detto anche che ti stavi preparando per l'arena- aggiunse poi il biondo.

-già- sussurrò Addison osservando il figlio -e ci ho partecipato. Tre anni fa più o meno solo che sono stata costretta a rinunciare all'ultima sfida e sono stata esclusa. Oggi c'era nuovamente il combattimento e io ho provato ad intrufolarmi solo che mi hanno scoperta e non mi hanno dato il tempo di fare niente-

-perché hai rinunciato la prima volta?- domandò curioso Lumir osservando la mora attentamente. Sapeva che forse queste domande potevano innervosirla ma era davvero troppo curioso.

-ero incinta- Addison aveva bisogno di parlare con qualcuno, qualcuno che non fosse Miranda e che forse avrebbe avuto una reazione diversa da un rimprovero -ero all'ottavo mese e il signorino ha deciso di nascere prima-

-hai combattuto incinta?- domandò sconvolto Lumir mentre Addison alzava gli occhi al cielo -non guardarmi così poteva finire male per entrambi. Tuo marito sapeva che eri incinta? E pensandoci dovresti anche...-

-non sono sposata- rispose secca Addison -il padre di Daryl...lui era fidanzato con me e con un'altra ragazza...altra ragazza che lui non poteva toccare perché di famiglia nobile e quindi io ero solo il suo sfogo. Ho scoperto tutto quando gli ho detto di essere rimasta incinta- la mora baciò sulla testa il figlio chiudendo un momento gli occhi -mi è crollato il mondo addosso e io non ho mai potuto dire niente perché quel coglione di Sepp non voleva che si sapesse la presenza di un suo figlio illegittimo: doveva assolutamente fare buona figura con Sophie. Ho perso tutto per colpa sua-

-avevi solo quella possibilità- realizzò Lumir -non potendo dire di essere incinta non potevi avere una ragione valida per poter rifare la selezione nell'arena-

-esatto-

-perché non hai mai provato a dirlo lo stesso? Perché non rivelare la verità?-

-mi ha minacciata biondino- ringhiò Addison -è riuscito a diventare una delle guardie strette di Irma e poteva tranquillamente convincerla che io fossi una spia. Ha poi anche minacciato di farmi uccidere insieme a Daryl-

-ed eri spaventata per questo- sussurrò Lumir -be' adesso stai davvero con noi- ridacchiò il biondo ricevendo un'occhiataccia da parte di Addison.

-non sono ancora convinta. Sono cresciuta con l'idea che Irma stia facendo del bene e io...-

-ti farò cambiare idea- le disse Lumir -e stando qui, parlando con noi...capirai davvero quello che sta succedendo e che la monarchia era il minore dei mali- il biondo poi si bloccò di colpo all'interno di quello che era un enorme spazio circolare con diversi cunicoli.

-è molto buio qui- sbuffò Addison.

-è l'ingresso dell'area nord dove hanno sistemato alcuni vecchi appartamenti. Questa era l'area sotterranea della vecchia capitale e qui vivevano le persone che volevano scomparire o comunque nascondersi. Molti di questi erano anche nobili e avevano delle belle aree residenziali. Li hanno sistemati tutti poco alla volta in questi anni in base a quanto cresceva la popolazione- Lumir osservò uno dei corridoi -tuo padre ha scelto quest'area perché è una delle nuove e anche meno popolata segno che ti vuole al sicuro-

-adesso ne dubito- sussurrò Addison -come fai a sapere che genere di persone abitavano qui?-

-ci sono i registri- sussurrò Lumir, Lumir che quei registri li aveva letti eccome -che cosa vuoi dire con ne dubito? Tuo padre ha avviato una missione per venirti a prendere- gli fece notare Lumir.

-quando ha scoperto di Daryl è impazzito- sussurrò Addison -la famiglia reale di allora era la stessa che è stata spodestata da Irma? Se lo sai ovviamente- chiese ancora la mora: voleva capire.

-mi stai chiedendo se la vecchia famiglia reale era sempre quella dei Janostoisti?- Lumir sospirò -si, erano sempre loro. Non credo sia mai cambiata la famiglia reale in tutti questi anni. Solo adesso con Irma c'è stato un cambiamento al potere- Lumir chiuse un momento gli occhi -hai detto a tuo padre come sono andate le cose con la nascita di Daryl?-

-no, sa solo che ho un figlio fuori dal matrimonio di quasi tre anni e che non sono nemmeno fidanzata-

-dovresti parlargli e sono certo che risolverete tutto. È tuo padre e ti vorrà sempre bene- continuò Lumir sicuro di quelle parole -vieni, avete bisogno di riposare entrambi- e il biondo riprese a camminare con calma, facendo attenzione a non poggiare troppo il peso sulla gamba destra che ogni tanto gli faceva male, per poter arrivare all'enorme corridoio dove erano presenti diverse porte (ben distanziate le une dalle altre) delle nuove camere.

-è qui che vivrò quindi?- sussurrò Addison guardando preoccupata il corridoio e soprattutto tutta la terra che era sopra le loro teste.

-non crollerà- intuì i suoi pensieri Lumir -ha resistito per secoli e continuerà a farlo non devi temere. Credo che in quest'ala nessuna camera sia realmente occupata quindi puoi scegliere quella che vuoi- e dicendo ciò aprì con calma alcune delle porte per far vedere le camere al loro interno alla mora che aveva accanto. Addison sospirò e si diresse a passo svelto verso la seconda camera rispetto all'ingresso: non voleva stare troppo vicina all'ingresso e solo su quello si sarebbe basata la sua scelta.

-prendo questa-

-non le hai nemmeno viste tutte e...-

-prendo questa- lo bloccò nuovamente Addison sistemandosi meglio in braccio Daryl che stava diventando fin troppo pesante -grazie per avermi accompagnata ora però ho bisogno di riposare- concluse il discorso la mora prima di chiudere la porta in faccia al biondo. Una volta rimasta sola con Daryl nella sua nuova camera, che era fin troppo enorme, la prima cosa che fece fu posare sul grande letto matrimoniale il figlio per poi circondarlo con quasi tutti i cuscini che aveva a disposizione. Una volta fatto si fiondò verso una delle porte e sorrise felice nel notare un enorme bagno: aveva bisogno davvero di farsi un bel bagno.

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