Capitolo 45

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-Addy- la mora alzò lo sguardo e sorrise in direzione di Joao che l'aveva appena raggiunta e si era seduto al suo fianco. Si erano tutti fermati, una quindicina di minuti prima, fuori dalle mura della capitale per potersi sistemare e quindi attaccare nel migliore dei modi e Addison ne aveva approfittato per sedersi e quindi riuscire a far sparire in parte la nausea che aveva avvertito durante il cammino.

-sei venuto a disturbarmi perché la tua dolce metà è intenta a istruire i bambini?- domandò la mora che per bambini intendeva i ragazzi che avevano deciso di combattere con loro anche se avevano dai quindici anni in su e secondo lei non erano ancora pronti per quella battaglia.

-Ignatas è andato a prendere la cena per tutti io mi sono seduto qui perché mi sembri pallida- rispose sinceramente Joao scrutando attentamente la ragazza cercando di carpire anche il minimo movimento che potesse dargli qualche informazione -Lumir non è venuto a salutarti e la cosa mi preoccupa-

-ti ricordo che viviamo insieme- rispose Addison ringraziando con un cenno della testa Ignatas che proprio come aveva detto Joao in precedenza aveva portato loro la cena -l'ho salutato prima di arrivare da voi anche se era ancora arrabbiato-

-non è buono Addy- disse Joao scuotendo la testa -l'ultima volta che uno dei due è andato in missione con l'altro arrabbiato Lumir è tornato con la gamba rotta ed è rimasto incosciente per una settimana-

-non portare sfiga Jo- disse semplicemente Ignatas per poi fissare Addison -stai bene? Sei troppo pallida-

-non iniziate anche voi- ringhiò la mora -ho già Lumir terrorizzato a morte perché ho avuto nausee negli ultimi giorni-

-hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male?- chiese sinceramente preoccupato Joao, non voleva minimamente che la ragazza potesse sentirsi male durante la battaglia. Forse sotto sotto Lumir aveva avuto ragione a voler far restare Addison con lui e quindi non partecipare a quella battaglia.

-no- rispose sinceramente Addison sospirando per poi decidere di sganciare la bomba con i due ragazzi che aveva accanto: non potevano di certo impedirle di combattere visto che era già li -ho le nausee perché sono incinta-

-cosa cazzo...- sbottò Joao guardandola come se fosse un mostro.

-Lumir era così arrabbiato perché lo sa e non ti voleva qui- ragionò invece Ignatas sospirando -Addison dovevi ascoltarlo-

-ho combattuto nell'arena all'ottavo mese di gravidanza e non ho avuto problemi quindi non ci saranno problemi nemmeno questa volta- disse seria Addison mentre Joao la inceneriva con lo sguardo.

-tuo padre lo sa? Lo sa che sta per combattere con una vita dentro di te?- chiese proprio il castano al quale stava venendo una voglia matta di legare la ragazza e non farla partecipare a quella battaglia.

-no e non deve saperlo...solo Lumir, mio figlio e voi lo sapete- rispose sinceramente la mora poggiando un attimo la testa sulla spalla di Joao che sospirò.

-ci farai impazzire tutti lo sai vero Addy? In primis Lumir- sussurrò Joao accarezzandole con calma la spalla. Era assurdo come in pochi mesi quella ragazza era già diventata una loro carissima amica.

-Joao il nostro compito sarà impedire che ad Addison e al futuro principino finiscano nei guai o troppo dentro all'azione- disse Igantas guardando i due ragazzi al suo fianco con Addison che alzò gli occhi al cielo per quelle parole.

-non chiamatelo futuro principino- sussurrò lei mettendosi entrambe le mani sulla pancia.

-è quello che è Addy- ridacchiò Joao -anche se tu all'inizio eri fermamente convinta che la monarchia fosse il male supremo-

-Irma mi aveva fatto il lavaggio del cervello- borbottò Addison -e ora mi sembra quasi strano pensare al fatto che dentro di me sta crescendo quello che a tutti gli effetti sarà l'erede al trono- aggiunse poi cercando di mantenere un tono di voce parecchio basso per non farsi sentire da nessuno se non dai due migliori amici del suo ragazzo.

-se ci riprendiamo la capitale oggi certo e lo sai che dovrai dirlo a tutti ed uscire allo scoperto?- le domandò Joao pensandoci attentamente -adesso ti stai nascondendo ma fra un po' quella sarà evidente e non puoi non dire di chi è il bambino-

-lo so lo so...ho solo paura che non lo accettino-

-di chi hai paura?- domandò sinceramente curioso Ignatas.

-i nobili e poi anche Daisy-

-oh andiamo non l'hanno presa male quando avete detto di stare insieme quindi perché mai dovrebbero prenderla male della tua gravidanza?- domandò sinceramente Joao sorridendo poi verso Ignatas: stavano per diventare zii acquisiti.

-non siamo sposati e poi mio padre potrebbe non parlarmi nuovamente per una settimana proprio come ha fatto quando ha scoperto di Daryl- disse ancora la ragazza per poi sbiancare completamente nel vedere proprio il padre camminare verso di loro.

-avete intenzione di stare senza far niente seduti per tutto il tempo?- domandò l'uomo osservandoli curioso di capire come mai si erano appartati tutti e tre e si erano messi a parlottare come se stessero nascondendo qualcosa. E il fatto che i tre avessero del tutto smesso di parlare dopo il suo arrivo confermava ancora di più quell'ipotesi.

-ci stavamo riposando due secondi papà- disse Addison mentre Ignatas e Joao si alzavano -hai detto tu che eravamo in pausa-

-ma non significa che poi prenderla come se non fosse una missione seria Addison. Stiamo per attaccare la capitale tesoro-

-lo so, ne sono pienamente consapevole motivo per il quale non ho detto niente a Lumir- sbuffò la mora alzandosi a sua volta e cercando di non far vedere al padre che le era venuto un capogiro. -si sarebbe di sicuro lamentato della cosa-

-dovete stare tutti attenti- disse Rinald guardando anche gli altri due ragazzi che erano al suo fianco -tu più di tutti Addison, non voglio riferire a Lumir qualcosa di brutto-

-tranquillo papà non ho nessuna intenzione di morire adesso, devo far capire al mio ragazzo che può fidarsi di me-

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