Capitolo 20

112 21 0
                                    

-perché non li hai uccisi? Così parleranno di sicuro- sussurrò Addison guardando attentamente Lumir mentre puliva il suo pugnale dal sangue della guardia che aveva incontrato.

-cerco di non uccidere nessuno quando sono in missione a meno che non sia strettamente necessario. Dovevi rimanere ferma Addison e non palesare la tua presenza in quel modo- le spiegò con calma Lumir -adesso saranno ancora più sicuri che sei con noi e che anche tuo padre è vivo-

-ne erano già sicuri e poi...scusami ma non sopporto quando la gente mi da della puttana e...-

-ma tu sai che non lo sei quindi non dovevi scaldarti così tanto. Cazzo per un momento mi sei sembrata Joao che si butta sempre a capofitto in tutto- borbottò Lumir rallentando il passo per poter camminare accanto alla mora che aveva abbassato lo sguardo.

-per anni- iniziò Addison continuando a tenere lo sguardo basso -per anni ho sempre creduto ciecamente a quello che dicevano su Irma, al fatto che la nostra governatrice ci aveva salvato dal male peggiore, che ci aveva dato la libertà e sono rimasta sempre convinta che fosse nel giusto perché non avevo sentito mai nessuno opporsi a lei. Adesso capisco che non ho mai sentito critiche nei suoi confronti perché chiunque sia solo sospettato di aver parlato male viene ucciso...alla faccia della libertà- Addison storse la bocca -capisco perché mio padre crede ciecamente nella monarchia anche se...anche se odio la gente che si crede superiore agli altri solo perché è nata in una famiglia ricca-

-quindi posso dire al generale Rinald che la figlia si unisce ufficialmente alla nostra causa?- domandò ridendo Lumir e Addison gli lanciò un'occhiataccia ma comunque con un leggero sorriso sulle labbra mentre annuiva. Se proprio doveva combattere per qualcosa lo avrebbe fatto per un governo meno oppressivo di quello di Irma anche se non le piaceva ancora del tutto.

-riusciremo a salvare quelle due bambine senza incontrare altre guardie?- domandò dopo un po' Addison.

-se tu non decidi di fare nuovamente di testa tua forse si- ridacchiò Lumir per poi farsi serio -Addison fa uscire immediatamente quelle parole dalla tua testa okay? Quel coglione non può influenzarti in questo modo-

-la fai facile- borbottò la ragazza mentre Lumir sospirava.

-puoi insultare tutta la famiglia reale se ti fa sentire meglio come cosa o puoi insultare me- "anche se in teoria è la stessa cosa".

-dovrei insultate coloro per i quali sto combattendo in questo momento?- domandò Addison confusa -che ti sei fumato?-

-ehi prima non ti facevi problemi a farlo-

-prima non volevo essere dalla loro parte ora volente o no devo rispettarli anche se non li ho mai visti- sbuffò Addison -come mai il principe non si allena con voi? Dovrebbe imparare a combattere-

-lo sa fare- rispose Lumir -solo che...non ha tanta voglia di palesare la sua presenza ecco-

-a proposito di persone che non si vedono io ancora non ho conosciuto l'altra mia cugina e la moglie di mio zio- ragionò dopo un po' Addison.

-e ci credo- ridacchiò Lumir per poi mordersi il labbro inferiore maledicendo la sua lingua lunga.

-in che senso?- domandò Addison confusa da quella frase e osservando con insistenza il biondo che aveva accanto per far si che parlasse.

-tuo zio e tua cugina hanno accuratamente evitato di presentarti il resto della famiglia e credo che se Athena non avesse insistito con il generale Sasha probabilmente non avresti conosciuto nemmeno lei questa prima settimana- si ritrovò a dire Lumir. Sapeva che quella era una cosa che avrebbero preferito spiegare Sasha e Athena ma in quel momento era certo che Addison l'avrebbe stressato fino a quando non avesse sputato il rospo.

-e perché mai?-

-perché tuo zio ha sposato la regina Addison- sussurrò Lumir mentre la mora sgranava gli occhi -e Athena ed Helen sono le due principesse. Certo molti nobili dicono che in realtà non lo sono visto che non sono discendenti della famiglia Janostoisti ma la regina ha messo in chiaro che per lei tutti e tre i suoi figli sono principi e principesse-

-mio zio ha sposato la regina?- Addison aveva preso a guardare davanti a se -e Athena è...cazzo- aggiunse poi passandosi una mano sul viso.

-che c'è?-

-ho insultato la monarchia davanti a mia cugina senza sapere che in realtà è una principessa-

-credo che il generale l'aveva avvisata di questa possibilità e non ti abbia detto niente per questo motivo- cercò di rassicurarla Lumir.

-ora capisco anche perché zio aveva così tanta paura ad allenarla ma...cazzo se Athena è una principessa dovrebbe a maggior ragione sapersi difendere- ragionò ancora Addison e Lumir annuiva.

-concordo con te su questo punto, anzi credo che anche Helen debba allenarsi. Adesso ha solo otto anni quindi forse è ancora preso ma quando sarà più grande è meglio che si alleni anche lei-

-mi batterò per insegnare anche all'altra mia cugina allora- sussurrò Addison sospirando -non ci credo che me lo hanno tenuto nascosto-

-non volevano farti impazzire più del dovuto-

-ma...non me ne sono nemmeno accorta io di mio- borbottò Addison -perché nessuno ha mai parlato ad Athena come se fosse una principessa e la cosa è...-

-strana?- continuò per lei Lumir e la mora annuì -diciamo che i nobili che si allenano con noi sotto sotto non la considerano davvero una principessa per quello che ti ho detto prima quindi non le parlano con rispetto e noi altri...ci ha imposto di comportarci come se non fosse una principessa quindi rispettiamo il suo volere-

-e mangia sempre con voi? Da quanto mi ha spiegato la famiglia reale ha un'area riservata e...-

-prima lo faceva più raramente ma da quando sei arrivata tu è fissa con noi. Athena non ha mai avuto una vera amica perché il generale Sasha si è sempre preoccupato del fatto che potessero in qualche modo volersi avvicinare alla famiglia reale e tu sei la prima persona con la quale ha un po' di confidenza in più- le spiegò Lumir mentre Addison annuiva a quelle parole.

Rival FactionsDonde viven las historias. Descúbrelo ahora