Capitolo 24

112 20 0
                                    

Joao si asciugò con calma il volto dopo averla sciacquata con acqua fredda ma nonostante ciò si sentiva ancora tremendamente stordito. Come al solito aveva esagerato con l'alcol in corpo la sera precedente e aveva solo vaghi ricordi di quello che era veramente successo la sera prima ma una cosa la sapeva: doveva nuovamente ringraziare Ignatas per essere andato a prenderlo dalla capitale e averlo riportato al sicuro. Aveva una boccaccia troppo larga ed era certo che se solo qualcuno avesse provato a fare qualche domanda anche per scherzo ubriaco com'era avrebbe vuotato il sacco in pochissimo tempo.

Il castano provò un'ultima volta a buttarsi acqua fredda sul volto, senza risultato, e si cambiò velocemente per andare a mettere qualcosa nello stomaco. Non sapeva che ore fossero, purtroppo per loro li non avevano le finestre e nemmeno la luce del sole per capire di preciso a che punto della giornata erano, ma da quanta fame avvertiva era certo che quello che stava per fare poteva considerarsi un pranzo e non una colazione. Ignatas, che Joao era certo essere rimasto a dormire con lui quella notte per colpa degli incubi, non era in camera con lui e la parte del materasso che aveva occupato era risultata fredda al tatto quella mattina quindi il moro era andato via da quella camera molto tempo prima e non l'aveva svegliato.

Joao uscì di camera e camminò lentamente verso la mensa dove vi trovò solo pochissime persone e dopo aver preso più piatti possibili si diresse verso quello che era diventato ormai anche il tavolo di Addison e Athena oltre che suo e dei suoi amici.

-Jo- Joao alzò lo sguardo e sorrise debolmente in direzione di Lumir che lo aveva appena raggiunto e che gli si era seduto accanto. -tutto bene? Non ti sei presentato questa mattina e ho pensato al peggio-

-sto bene, ho solo bevuto troppo. Ignatas non ti ha detto niente?- sussurrò con voce impastata ancora dal sonno Joao mordendosi il labbro inferiore.

-l'ho visto di sfuggita a colazione ma non abbiamo avuto tempo di parlare perché ha detto che doveva farsi vedere il polso da Yelan- rispose Lumir -cosa hai combinato?-

-cazzo- disse invece Joao ricordandosi come il moro lo avesse letteralmente trascinato di peso per riportarlo li -sono andato a bere alla capitale e mi ha riportato qui che non mi reggevo in piedi. Sono più che sicuro che sia andato a farsi controllare il polso per colpa mia-

-Joao- sussurrò Lumir guardandolo sconfitto -lo sai che non possiamo uscire...anche se avevi bisogno di farlo non significa che...potevi chiamare me e Ignatas invece di andare a bere da solo-

-lo sai che quando arriva quel giorno io non ragiono più e il mio allenamento di ieri era la prova lampante della cosa- rispose di getto Joao passandosi una mano tra i cortissimi capelli castani -ed è successo anche altro- aggiunse poi abbassando notevolmente il tono di voce.

-cosa? Ti hanno scoperto alla capitale?-

-no è Ignatas- scosse la testa Joao -promettimi che rimane tra noi- aggiunse poi guardando il principe fisso negli occhi e Lumir annuì preoccupato di quello che poteva essere successo tra i suoi due migliori amici la sera prima.

-ecco mi piacciono i ragazzi, l'ho sempre saputo ma a parte qualche piccola storiella di sesso nella capitale non mi sono mai spinto oltre perché c'è qualcuno che mi piace-

-cazzo se sai nascondere bene le cose- borbottò Lumir che in tutti quegli anni non si era mai accorto dei veri gusti di Joao tanto che aveva davvero creduto che fosse stato insieme a qualche ragazza con la quale lo aveva visto parlare.

-non tanto a quanto pare- sbuffò Joao felice in parte che l'altro non stesse dando di matto -credo che Ignatas se ne sia accorto-

-perché dici ciò?- domandò Lumir che era certo che se Ignatas se ne fosse accorto come sosteneva Joao non si sarebbe mai fatto tanti problemi a dichiararsi.

-perché è lui quello che mi piace e ieri io...ieri mi ricordo di avergli detto che non stava facendo nulla per aiutarmi a stare meglio e lui mi ha baciato, baciato sulle labbra- spiegò Joao mentre Lumir sgranava gli occhi capendo che i suoi due migliori amici erano due coglioni -non ricordo nel dettaglio tutto perché l'alcol ha cancellato qualche ricordo ma sono certo che mi abbia baciato segno che sa eccome che mi piace-

-non credo che lo sappia sai- sussurrò Lumir.

-oh andiamo allora perché l'avrebbe fatto?- borbottò Joao scuotendo la testa -ora come faccio a guardarlo negli occhi me lo spieghi? Questa mattina sono stato fortunato ma io...non so davvero come comportarmi con lui. Non voglio distruggere il nostro legame di amicizia ma dopo quel maledetto bacio sono certo che non riuscirò più a far finta di niente come prima-

-secondo me dovreste solo parlare di quello che è successo in modo da non creare strani imbarazzi tra voi. Siete i miei due migliori amici e non ho nessuna intenzione di vedermi non più uniti come prima-

-fosse semplice- sussurrò Joao -sai mi sono sempre trattenuto perché...oh lo vedi anche tu che Ignatas non ama tanto quando sono troppo espansivo ed esuberante quindi è già tanto se mi sopporta figurati se io mi dichiarassi...non può funzionare-

-sei davvero sicuro che gli dia fastidio il tuo essere espansivo?- domandò Lumir mentre realizzava che probabilmente Ignatas era terrorizzato da come poteva reagire il suo corpo in presenza di Joao e che anzi non disprezzasse tutta quell'espansività da parte del castano.

-certo che gli da fastidio...mi giudica sempre con quello sguardo severo quando lo faccio e ancora di più quando mi comporto così con persone che conosco da poco- sbuffò Joao con Lumir che voleva solo scoppiare a ridere davanti al suo migliore amico per poi dirgli che probabilmente Ignatas lo guardava male perché era fottutamente geloso di lui e di come lo toccava la gente spinta dalla sua espansività.

Rival FactionsWhere stories live. Discover now