CAPITOLO 1 : Denise

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-Forse questo? Il nero mi dona?-

-Ti dona da morire Deni. Tutto ti dona da morire.-

-Aubrey non fare la bugiarda.-

-Basta vedere quanti uomini fanno la fila per te.-

-Effettivamente mi dona da morire.-

Scoppiammo a ridere entrambe, mentre ci guardavamo allo specchio una di fianco all'altra
-Scommettiamo.- Aubrey già mi guardava con uno sguardo di sfida, però con la consapevolezza di vincere.

Errore.

-Io dico che... arrivo a 10.-

-Scopati o limonati?- mi avvicinai allo specchio per potermi sistemare il rossetto all'angolo della bocca.

-Scopati 2.-

-E se non sarà così?- le strinsi la mano che mi porse.

-Ti pago la suite che desideri tanto per costruire il tuo nido d'amore con Donald.-

-Quello?? Ci sto solo perchè mi paga la cena, le bevute e a volte anche qualche vestito qua e là.- la guardai dall'alto -Io scommetto che mi farò il più figo della festa, e se perderò la suite te la pago io.-

Non mi erano nuove queste nostre sfide, si andava avanti così da quando finì il college; eravamo amiche dall'asilo, o meglio da ancora prima dell'asilo ma a quei tempi non potevamo considerarci già amiche; e come ogni coppia di ragazze che crescono insieme avevamo litigato tante volte, ma molte più volte combinati guai in giro per la città.
Ecco perchè ci conoscevano ovunque a Ottawa.
Oltre al fatto che ci consideravano le ragazze più fighe e popolari della città.

Una l'opposto dell'altra, eravamo la coppia più scoppiettante del secolo.

-Ecco le anime della festa!!- sbraitò il padrone di casa appena ci aprì l'uscio -Eccitanti come al solito devo dire.- continuò e sia io che Aubrey gli dedicammo un ghignetto soddisfatto.

-Allora... comincia ad adocchiare. Oggi ho voglia di prendermi una cotta per qualche ragazzo figo.- borbottai subito io, mentre affiancata dalla mia amica mi dirigevo al banco bar.

Nash, il capitano della squadra ufficiale di hockey di Ottawa, aveva invitato tutta la squadra e amici dei vari componenti per festeggiare la vittoria ai quarti di finale del campionato, perciò ci aspettavamo degli omoni coi muscoli anche sul collo, lo sguardo da spaccone superiore e un culo da favola, ma l'unico che era la personificazione delle nostre fantasie era solo Nash.
E per tradizione non ci facevamo mai lo stesso ragazzo più di due volte.

-Che palle... io mi aspettavo dei fighi assurdi, e invece...- piagnucolò Aubrey.

-Tranquilla cucciola... la festa deve ancora cominciare!!- sbraitai andandole davanti alzando il mio bicchiere di vodka al cielo -Alla mal parata ci sarò io per te.- scoppiammo a ridere entrambe, dirigendoci al centro della sala per ballare un po'.

-Sai che sono etero.- mi urlò in faccia, dato che la musica sovrastava di gran lunga le nostre voci.

-E tu sai che io ti amo!!- urlai pure io, prima di darle un veloce bacio sulle labbra -Mm... ho appena adocchiato un figo.- ghignai guardando oltre le sue spalle, così la mia amica si girò di fretta per poi sbarrare la bocca strabiliata.

-E' senz'altro il più figo della festa.- ghignò pure lei, ma nonostante ciò esitai un po', sembrava un po' troppo innocente.

Niente drink in mano, semplici jeans neri, t-shirt grigia e cappellino verde vomito a coprire dei ricciolini ribelli.

-C'è Edward con lui.- notò Aubrey, così la afferrai per un polso e la portai fuori dalla mischia per poter scrutare i due -Non avevo mai fatto caso a quanto fosse carino...-

❇ My Temporary Fix ❇Where stories live. Discover now