CAPITOLO 21: Harry

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-Aub!!- sbraitò Denise appena vide la sua amica sull'uscio di casa, per poi strangolarla in un abbraccio -Come sta tuo padre?-

-Bene Deni. Sta migliorando.- rispose Aubrey entrando lentamente, seguita da Edward.

-Oddio, menomale!!- Denise si lasciò andare a un enorme sospiro di sollievo -Verrò anche io con te la prossima volta che vai, eh. Nessuna scelta.-

-D'accordo Deni, grazie...- Aubrey la stava guardando con un vero e proprio sguardo di tenerezza, chi avrebbe mai detto che Denise fosse così cara ai genitori di Aubrey?

-Ehi Harry!!- Edward mi salutò allungandomi una mano, che afferrai volentieri.

-Allora Ed?! Che racconti?-

-Troppe... cose...- mormorò lui, abbassando immediatamente la voce -Stasera ti dico tutto.-

-Ed perchè sussurri?- investigò subito la sua ragazza guardandolo di sottecchi.

-Segreti maschili.- le rispose lui fingendosi altezzoso.

-Sì, come no... se speravi che l'avessimo fatto nel letto dei miei, mi dispiace ma non è così.- Aubrey mi guardò ghignando appena con le mani ai fianchi.

-Signorina Aubrey...- mi avvicinai a lei pavoneggiandomi -...pensa che solo per il fatto che siamo dei ragazzi altamente ed estremamente fighi, pensiamo solo al sesso?- scherzai, cercando di essere più serio possibile.

-Sì.- rispose subito lei alzando in un millesimo di secondo le spalle.

Io e Edward scoppiammo a ridere all'unisono guardandoci divertiti.

-Non dire che si sbaglia, perchè non ti crederemmo mai.- parlò Denise assumendo la stessa posizione e lo stesso sguardo dell'amica.

-Ah sì, eh?! Pensate realmente questo di noi?- Edward alzò le sopracciglia strabiliato.

-Io so. Che siete macchine per il sesso. Ecco perchè non voglio impegni.-

Denise alzò le spalle altezzosa, dirigendosi poi alla cucina per preparare il pranzo.
Aubrey fece lo stesso sguardo e lo stesso gesto per poi dirigersi invece alla camera, sicuramente per cambiarsi.

Edward mi guardò strabiliato per poi scuotere la testa, mentre a me venne solamente un brutto colpo al petto per l'enorme delusione.

"-Non sono la tua ragazza Harry. Non ti appartengo e non sono vincolata da un contratto di fedeltà, tienilo bene a mente questo.-
-Vorrei tanto chiederti se vorresti esserlo, ma so già che la risposta sarebbe no. Quindi...-"

"-E' per quello che... che quella sera sono uscito di testa. Tu sei... sei la descrizione della ragazza dei miei sogni, e l'ho capito quando realizzai che Hailee non era un sogno... ma un incubo. Un'ossessione. A dire la verità... anche tu un po' lo sei. Solo che... lo sei perchè mi fai semplicemente impazzire... ogni...singolo... nervo del mio corpo... è pazzo di te. Non mi interessa di ciò che pensi tu. Ma io sono innamorato di te e non posso fare altrimenti.-
-Harry... io...-
-Deni... ti capisco benissimo. Aspetterò tutto il tempo che vuoi. Tutto il tempo che ti serve... per capire che c'è un ragazzo, in questo schifo di mondo, che vuole amarti e non usarti.-"

Speravo che quelle mie parole di quei pochi giorni che passammo assieme solo io e lei fossero servite a qualcosa; speravo che non le fossero entrate da un orecchio e uscite dall'altro, ma che si fossero ben ancorate nei suoi ricordi.
Sin da quella sera che ci conoscemmo nel più sbagliato dei modi, percepii dentro di me che quella ragazza mi avrebbe cambiato la vita, pur non sapendo se in meglio o in peggio, ma non mi importava.

Avevo ben presente il tono con cui mi parlò di quella sua sventura e il tono con cui mi parlò quella famosa sera a casa mia; o anche quello con cui si rivolse a me per la prima volta, o quando invece ansimava il mio nome in preda al piacere.
Sembrava fossero state più persone in un corpo solo, e non mi piaceva.
Avrei tanto voluto aver potuto conoscerla negli anni passati, quando ancora era una ragazzina aperta e sociale, e non chiusa e diffidente come adesso; sicuramente le cose sarebbero andate in un altro modo.

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