CAPITOLO 11: Harry

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-Oh merda.- sentii implorare Edward, e Aubrey borbottare fra sè nervosa.

Sicuramente volevano spiarci ma il loro piano era saltato.

-Oh, peccato... vi siete appena giocati l'occasione di assistere al miglior porno di tutti i tempi!!- li prese in giro Denise spingendomi per il petto e dunque farmi alzare, prima di lei.

-Con questo ammetti che il mio amico è arrapante.- ghignò Edward scansandosi per farla passare, mentre si tirava giù il vestito.

-Mai detto il contrario.- sbottò lei, già nel salotto, e come potei non scoppiare a ridere.

Guardai Edward scuotendo la testa, mentre mi sedetti a peso morto sul bordo del letto -Potevi evitare.- ridacchiai e lui pure, per poi venirmi incontro, mentre Aubrey andò da Denise.

-Ti piace eh?!- disse lui sedendosi al mio fianco.

-Non lo so Ed... sono così confuso, che... non so se è solo voglia o davvero amore.- confessai sincero, piantando lo sguardo a terra -Solo che ogni volta che incrocio il suo sguardo non voglio fare altro che baciarla... toccarla... averla.- alzai lo sguardo sul suo, intenerito quanto dispiaciuto -Ma so che non sarà mai mia.- sospirai velocemente -Forse è per questo che mi vieto di innamorarmi.- tornai a guardare per terra.

-Devi dimenticare quella stronza.- la mano di Edward si appoggiò sulla mia spalla -Forse... cioè, forse sicuramente, Denise vuole solo scoparti, ma che differenza fa? E' una bellissima ragazza, tientela!-

-Ti devo ripetere?- lo guardai -Lei non sarà mai mia.-

-Nulla nella vita può essere perfettamente ciò che vuoi. Ne hai già avuto una dimostrazione, amico.- mi diede una pacca alla spalla -Sarò anche stupido o ingenuo in fatto di ragazze... ma a giudicare da come ti guarda e da come me ne ha parlato Aubrey... sei l'unico per cui ha costantemente voglia di conoscere... e non scopare.- sbarrai gli occhi, mentre lui sorrise -Dai tempo al tempo. Ci sta che lei sia quella che aspettavi.-

Sospirai, mentre Edward si alzò ed uscì dalla cameretta a passo lento, nel frattempo rimasi immobile dove mi aveva lasciato, immerso nei miei pensieri, sguardo nel vuoto, respiro lento.
-Ehi...- fu una dolce, sexy, provocante voce a svegliarmi.
Alzai lo sguardo e lei era lì, appoggiata su una spalla allo stipite della porta, gambe incrociate e viso inclinato -...Aub ha proposto di uscire un po'... ti va?-

Annuii semplicemente e mi alzai afferrando la mia maglia e subito infilarmela, mentre i suoi occhi mi seguivano.

Aspettammo che le ragazze si fossero preparate e sistemate e verso le 15 uscimmo, inizialmente io e Edward pensavamo un qualcosa di banale, come una passeggiata al parco o fra negozi di intimo e scarpe da donna; chi si sarebbe mai immaginato che quelle due erano sfegatate di paintball?
E come erano sexy in quelle tutine mimetiche attillate in calzamaglia, con la cinturona con le munizioni, casco e occhialoni.

-Facciamo una scommessa.- ghignò Denise, alzandosi gli occhiali sulla fronte e mettendo sotto braccio il fucile.

-Amo le scommesse.- la seguì Aubrey, ghignando a sua volta.

Scrutò me e Edward, decisamente meno intriganti di loro in tuta mimetica, per poi soffermarsi su di me. -Che proponi?- sibilò mordendosi le labbra e guardandomi provocante.

-Io non ho nulla da proporre.- mi difesi ridacchiando.

-D'accordo... allora direi... che se vinciamo noi, ci pagate una giornata alla spa di massaggiatori e spogliarellisti notturni...- a quelle parole di Denise, sia io che Edward sbarrammo gli occhi.

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