CAPITOLO 20: Denise

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-Ma buongiorno dormigliona!!- mi svegliò la vociona bassa e roca di Harry a due centimetri dal mio naso, che venne invaso da un buonissimo profumo di caffè.

-Che hai fatto?- mugolai scoprendomi dalle coperte per alzarmi, così rivelando a Harry che ero quasi completamente nuda e ancora ricoperta dei suoi succhiotti fino ai fianchi.

-Uhuh. Già di prima mattina, no eh!- scherzò lui alzandosi per farmi scendere per vestirmi.

-Ho letto che la botta e via mattiniera fa venire il buon umore.- ghignai sistemandomi gli slip, per poi sentire la sua risatina maliziosa.

-Ah. Allora non stare nemmeno a vestirti.- scherzò lui, afferrandomi con forza per i fianchi per poi buttarmi nel letto.

Sinceramente non ne avevo granchè voglia perchè ancora dormivo, ecco perchè non opposi resistenza. A ritrovarmi fra le coperte ancora calde mi rivenne un attacco di sonno.

-Harry...- borbottai scherzosa, già gustandomi le sue labbra sul mio collo -...ma ti pare il momento?- ridacchiai poi appoggiando le mani al suo petto.

-L'hai detto tu eh.- alzò le sopracciglia per difesa -Non so te, ma... a me piace essere di buon umore.- ghignò poi mordendomi leggermente le labbra.

Forse, o meglio sicuramente, notò che ancora avevo sonno, così continuò a baciarmi il collo, mentre la sua mano a scendere verso le mie cosce.
Sapevo che gli piaceva accarezzare le mie gambe, ma non mi sarei mai aspettata che avrebbe puntato agli slip. Sempre con una mano afferrò l'orlo di questi ultimi e li tirò giù leggermente con una lentezza tale da farmi già impazzire, nonostante non avesse fatto ancora nulla.

Mandai indietro la testa, così lasciandogli un'altra parte del mio collo, quando invece che sfilarli fece entrare una mano dentro di essi.
-No!!- gridai afferrando in un millesimo di secondo il suo polso -Non farlo mai più.- ringhiai a mezzo millimetro dal suo viso, mentre gli feci spostare la mano lentamente.

Harry mi guardò stranito per la mia reazione, dopotutto chiunque l'avrebbe fatto.
-Perchè tu sì e io no?- mi chiese confuso così scossi la testa.

-Non... non mi piace.- gli risposi semplicemente, ma evidentemente a lui non bastava, capibile dal suo sguardo -Harry...- mormorai già sull'orlo del pianto -...non voglio ricordare quello schifo di esperienza.- dovetti sforzare ogni singola ghiandola per non piangere.

Il suo sguardo cambiò radicalmente, lasciandosi andare su di me per abbracciarmi accompagnato da un triste sospiro.
-Mi dispiace...- sussurrò vicino al mio orecchio, facendomi sorridere.

-Non potevi saperlo... di cosa ti scusi...- mormorai portando le mani alle sue muscolose, calde, morbide, accoglienti spalle.

-Ti faccio sempre pensare a cose brutte... ma non è mia intenzione...- sussurrò nuovamente alzandosi e portando il suo peso sui gomiti -Scusa... pensavo di... di fare qualcosa di-

Lo fermai chiudendogli ovviamente la bocca.
Di solito sono i maschi a farlo, ma quella volta i ruoli si erano invertiti.

Lo tirai a me avvolgendolo al collo con le braccia e fu inevitabile per lui ricambiare quel mio gesto.
C'era un solo problema in tutto ciò.

Ciò che provavo io quando stavo con lui, era amore?

Non mi ero mai innamorata in vita mia, o almeno non seriamente, dunque non sapevo cosa volesse realmente dire "amare".
Io semplicemente sentivo il mal di stomaco quando mi baciava e nascere i brividi sin dalle gambe quando giocava col mio corpo.
Sentivo la costante voglia di toccarlo, soprattutto coccolare i suoi bellissimi capelli sapendo chiaramente che amava quando lo facevo e sentivo la cronica voglia di abbracciarlo, sentire le sue braccia avvolgere il mio petto.
Percepivo la smania strana che nasceva nella mia pancia quando mi guardava malizioso e il dolorino al petto quando mi sussurrava.

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