CAPITOLO 19: Aubrey

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Tornai a casa con Edward per poter depositare tutte le nostre compere.

-Cioè aspetta... in che momento hai comprato questi slip?- mormorò Edward da seduto sul letto, prendendo la mia nuova compera per la catenella.

-Mm... mi pare quando ti sei fermato nel reparto dello sport.-

-Ah... ecco.- la rilasciò cadere nella busta, per poi lasciarsi andare a peso morto nel letto.

Stavo sistemando delle cosine che comprammo per la casa, quando squillò il mio cellulare.

-Aub!! Suona il tuo telefono!!- mi richiamò dalla camera da letto lo scansafatiche, così corsi a prenderlo per rispondere.

-Cynthia?- mi pareva strano che mia sorella mi chiamasse, di solito ci sentivamo nel week-end.

-Aub!! Devi assolutamente venire!!- la sua voce sembrava disperata -Papà ha avuto un incidente a lavoro, e dicono che sia in condizioni gravi!!-

-Oh mio Dio!!- sbraitai in preda al panico, prendendo in uno scatto la borsa e chiamando Denise -Ed. Ed. Mio padre ha avuto un incidente, devo andare da lui!!!- Edward scattò giù dal letto.

-E' sempre a Montrèal?- mi chiese cercando le chiavi dell'auto nella tasca ed io annuii -Corri, ti porto io.- uscimmo di casa velocemente, ma Denise non rispose.

-Porca puttana, Deni!- ringhiai sempre più presa dal panico.
Appena fui in macchina le mandai dunque un messaggio, mentre Edward prese a tutta velocità l'autostrada.

Arrivammo in circa due ore e purtroppo dovetti andare alla ricerca della camera di ospedale da sola, dato che non vi era modo di trovare parcheggio.

-Mamma!!- sbraitai vedendola infondo al corridoio di terapia intensiva.

Le corsi incontro e ci abbracciammo, nel momento in cui entrambe scoppiammo a piangere

-Papà? Che ha? Come ha fatto? Che gli fanno?- ero sempre più nel panico.

-Amore calmati...- mia madre mi accarezzò i capelli pacatamente -...come sei venuta qua?-

Presi dei respiri profondi guardandola negli occhi -Mi ha portata il mio ragazzo.- le risposi poi ansimando, provocando quel suo sorrisetto compiaciuto.

-Papò sarà contento di conoscerlo.-

-Mamma!! Ti ho fatto una cazzo di domanda!!-

-In cantiere... è caduta una gru e si è portata dietro i fili dell'elettricità. Lui stava lavorando con le cuffie e non ha sentito nulla...-

Sbarrai occhi e bocca terrorizzata -Dicono sia messo male, ma c'è una possibilità per lui.-

Scesi nel gradino inferiore della mia grande scala del panico.

-Aub!!- anche mia sorella mi venne incontro abbracciandomi -Denise?-

Scossi la testa -Era uscita con un ragazzo e non mi ha risposto al telefono.- nel momento in cui dissi ciò, squillò il mio cellulare, sotto il nome di Denise.

-Dove sei Aub?-

-Deni...- piagnucolai, mentre mia mamma e mia sorella mi guardavano pietose -...sono a Montrèal.-

-Come a Montrèal? Così di punto in bianco senza dire nulla? Sarei venuta anche io!!-

-Papà ha avuto un incidente sul lavoro...-

-Oh porca troia. Vengo immediatamente!!-

-No Deni!! Tranquilla, c'è Edward con me.-

-Ti ha portata Edward?-

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