-Denise Ruess. Molto piacere.-
-Steven Johanson. E lei è mia moglie Dakota.-
-Molto lieta.-
-La casa è di sua proprietà ho saputo.-
-Beh sì. Era dei miei genitori, ma sono morti più di 10 anni fa e... e quindi io e il mio ragazzo le abbiamo ridato vita. Adesso è più bella di prima.-
-Oow. Che gesto dolce.- mormorò intenerita Dakota.
-Venite, ve la mostro.- salii i tre gradini ed aprii il portone -Come potete ben vedere abbiamo lasciato diverse cose tipiche delle case di quel tempo. Le mura originali risalgono a più di 40 anni fa.- feci visitare ogni stanza alla coppia interessata, che sembrava essere intenzionata a comprare la casa.
Dato che era l'ora giusta, offrii loro un caffè, così avemmo l'occasione di sederci e parlare.
-Quanti anni ha Denise?- mi chiese Dakota.
-Quest'anno 29.- sorrisi, ma non ricambiai la domanda, non volevo sembrare inadeguata o irrispettosa.
-E non ha famiglia?- mi venne un fitta al cuore, ma dopotutto lei non poteva saperlo.
-No.- scossi la testa -Emh... non- deglutii, ma supposi che mi chiese questa cosa per il fatto che avevo detto di avere un ragazzo e che stavo vendendo una casa di mia proprietà grande abbastanza per avere almeno cinque figli -non posso averli...- conclusi dunque ammiccando un sorrisetto, mentre lei sospirò.
-E' per questo che vendete questa casa... Non... non vi...- sembrava timorosa di concludere.
-Non ci serve.- ridacchiai io -In due si sta bene anche in un appartamento.- mi strinsi poi nelle spalle.
-Caro. Compriamola.- guardò in uno scatto il marito che si strinse nelle spalle.
-Voi non avete figli?- chiesi curiosa e la donna sorrise.
-Beh... nella nostra casa attuale ci stanno aspettando due cagnoloni che sarebbero sicuramente entusiasti di questa casa e...- guardò suo marito con un sorriso da un orecchio all'altro ed anche lui sorrise, con la complicità nello sguardo -sono incinta.-
Sorrisi intenerita ed inclinai il viso commossa, nel volto di Dakota era stampata la felicità, era più che evidente.
-Il prezzo della casa è come quello in agenzia?- mi chiese il marito.
-Ascolti.- sorrisi -Vengo a farla vedere io proprio per non farla pagare di più, le agenzie sono troppo approfittatrici.- ridacchiai ed anche Dakota -E sinceramente non ho deciso io il prezzo di vendita, ma l'ingegnere che si è preso l'impegno di ristrutturarla.- mi strinsi nelle spalle mentre Dakota mi seguiva annuendo.
-Beh ma... è una casa decisamente enorme. E' ovvio che valga una fortuna. E possiamo dire che economicamente ce la caviamo, è per questo che ho voluto venire a vederla. Due milioni di dollari va più che bene.-
Mi venne un attacco di cuore.
-B.beh ovviamente avrà tutte le rate che vuole, si può riferire direttamente a me, me ne occupo io.- balbettai in preda all'emozione.
-E' troppo carina questa ragazza Steve.- guardò il marito sorridendo -Vieni a cena con noi.-
-Oh no, la ringrazio Dakota ma... ma sono tre settimane che sono qui e... e devo comunicare al mio ragazzo la notizia.- ridacchiai.
-Allora. Affare fatto.- Steven mi porse la mano che strinsi -Sarà sempre la benvenuta in casa Johanson.-
* * *
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❇ My Temporary Fix ❇
FanfictionNon sono un'istruttrice, non insegno ma vengo pagata. Non lo faccio per dovere, ma per piacere. Sinceramente nemmeno capisco perchè sono finita in questo giro, ma non ho intenzione di tirarmi indietro. In tanti mi chiamano "La mia bambola", altri si...