CAPITOLO 41: Denise

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-Denise Ruess. Molto piacere.-

-Steven Johanson. E lei è mia moglie Dakota.-

-Molto lieta.-

-La casa è di sua proprietà ho saputo.-

-Beh sì. Era dei miei genitori, ma sono morti più di 10 anni fa e... e quindi io e il mio ragazzo le abbiamo ridato vita. Adesso è più bella di prima.-

-Oow. Che gesto dolce.- mormorò intenerita Dakota.

-Venite, ve la mostro.- salii i tre gradini ed aprii il portone -Come potete ben vedere abbiamo lasciato diverse cose tipiche delle case di quel tempo. Le mura originali risalgono a più di 40 anni fa.- feci visitare ogni stanza alla coppia interessata, che sembrava essere intenzionata a comprare la casa.

Dato che era l'ora giusta, offrii loro un caffè, così avemmo l'occasione di sederci e parlare.

-Quanti anni ha Denise?- mi chiese Dakota.

-Quest'anno 29.- sorrisi, ma non ricambiai la domanda, non volevo sembrare inadeguata o irrispettosa.

-E non ha famiglia?- mi venne un fitta al cuore, ma dopotutto lei non poteva saperlo.

-No.- scossi la testa -Emh... non- deglutii, ma supposi che mi chiese questa cosa per il fatto che avevo detto di avere un ragazzo e che stavo vendendo una casa di mia proprietà grande abbastanza per avere almeno cinque figli -non posso averli...- conclusi dunque ammiccando un sorrisetto, mentre lei sospirò.

-E' per questo che vendete questa casa... Non... non vi...- sembrava timorosa di concludere.

-Non ci serve.- ridacchiai io -In due si sta bene anche in un appartamento.- mi strinsi poi nelle spalle.

-Caro. Compriamola.- guardò in uno scatto il marito che si strinse nelle spalle.

-Voi non avete figli?- chiesi curiosa e la donna sorrise.

-Beh... nella nostra casa attuale ci stanno aspettando due cagnoloni che sarebbero sicuramente entusiasti di questa casa e...- guardò suo marito con un sorriso da un orecchio all'altro ed anche lui sorrise, con la complicità nello sguardo -sono incinta.-

Sorrisi intenerita ed inclinai il viso commossa, nel volto di Dakota era stampata la felicità, era più che evidente.

-Il prezzo della casa è come quello in agenzia?- mi chiese il marito.

-Ascolti.- sorrisi -Vengo a farla vedere io proprio per non farla pagare di più, le agenzie sono troppo approfittatrici.- ridacchiai ed anche Dakota -E sinceramente non ho deciso io il prezzo di vendita, ma l'ingegnere che si è preso l'impegno di ristrutturarla.- mi strinsi nelle spalle mentre Dakota mi seguiva annuendo.

-Beh ma... è una casa decisamente enorme. E' ovvio che valga una fortuna. E possiamo dire che economicamente ce la caviamo, è per questo che ho voluto venire a vederla. Due milioni di dollari va più che bene.-

Mi venne un attacco di cuore.

-B.beh ovviamente avrà tutte le rate che vuole, si può riferire direttamente a me, me ne occupo io.- balbettai in preda all'emozione.

-E' troppo carina questa ragazza Steve.- guardò il marito sorridendo -Vieni a cena con noi.-

-Oh no, la ringrazio Dakota ma... ma sono tre settimane che sono qui e... e devo comunicare al mio ragazzo la notizia.- ridacchiai.

-Allora. Affare fatto.- Steven mi porse la mano che strinsi -Sarà sempre la benvenuta in casa Johanson.-

* * *

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