CAPITOLO 2: Aubrey

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Mi sarei rassegnata al fatto che sicuramente avrei avuto il mio solito periodo da innamoramento cronico, finchè non sarei riuscita a dimenticare quel meraviglioso Edward, che scoprii essere ancora più meravigliosamente sexy col sudore giù dalla fronte.

Quando uscii dalla camera sentii chiaramente la voce della mia amica Denise provenire dalla camera affianco, così la sorpassai entusiasta ma comunque dispiaciuta per i miei soldi che avrei perso per la suite.

-Ehi Aubrey!- mi sentii richiamare alle spalle, così mi girai -Emh... parliamone da qualche altra parte eh...- mormorò divertito, dato che ci fermammo proprio davanti alla porta dove sicuramente quel ragazzo altamente figo stava facendo sgolare Denise.

Andammo a finire nel giardino del retro, anche se pure lì c'era gente intenta ad assaggiare salive altrui o a lanciarsi alcool addosso, trovammo una pacifica panchina sotto ad un alberello in fiore.

-Che ne dici di darmi il tuo numero?- parlò subito Edward ed io sorrisi più che d'accordo.

-Certo Edward!!- quasi sbraitai.

Dopo esserci scambiati i nostri numeri ci perdemmo nei nostri sguardi, fino a che non fu la voce di Nash a farci tornare nel mondo dei terrestri.

-Edward!! Cazzo, andate a sistemare subito il casino che avete fatto in camera mia!!- sbraitò sull'orlo dell'ira.

-A proposito amico. Il tuo letto è il più comodo del mondo!- esclamò Edward appena gli passò di fianco, portandomi dietro per un polso.

Nash si lasciò cadere le spalle guardandoci dirigerci verso il piano superiore. Appena finite le scale si aprì la porta della camera affianco, da cui uscì Denise mentre si sistemava i suoi lunghi capelli colorati dietro le spalle.

-Ehi amore...- ghignò appena mi vide -...mi devi una suite.- ringhiò scoppiando a ridere ed io dopo di lei, quando un ragazzo sexy a dir poco si affacciò dalla camera ancora a petto nudo, mentre si sistemava i suoi lunghi capelli riccioli.

Mi strizzò un occhio accennando un sorriso laterale ed io lo guardai incantata per quanto fosse davvero il più figo della festa ed accennai anche io un sorriso, realizzai poi però che ce l'aveva con Edward alle mie spalle.

Bella figura di merda.

-Ben fatto.- esclamò soddisfatto Edward, battendo il cinque col ricciolo, mentre si avviò verso la camera e Denise verso il piano inferiore.

-Tu avevi fatto caso a... questo?- ridacchiò Edward appena vide un'enorme macchia sulle coperte blu scuro del letto.

-Oh. Quella è colpa tua.- scrollai la testa, esonerandomi da colpe inutili, ma lui ridacchiò in risposta.

-In parte anche tua.- aprii la bocca estasiata, per poi ridacchiare per la sua trovata, anche se sotto sotto era un complimento implicito.

Sistemammo il letto di Nash ed infine decidemmo pure di togliergli la coperta e portagliela in lavanderia nel seminterrato, dove trovammo il ragazzo di prima a frugare in un enorme frigorifero fra birre.

-Ehi, come mai solo qui?- chiese Edward, così quel ragazzo si girò di scatto guardandolo sorridendo appena.

-Ti ringrazio Ed. Mi ci voleva.- fece un cenno col capo all'amico, per poi tirare fuori la mano dal frigo.

Sbarrai immediatamente gli occhi a tale scena. Com'era possibile che riuscisse a tenere quattro bottiglie di birra con una sola mano?

Si morse appena il labbro inferiore e con un altro cenno del capo ne offrì una a Edward e una a me.

-Complimenti, la tua amica è strabiliante.- mi strizzò un occhio ed io dovetti scrollare tutta me stessa per realizzare che fosse un essere concreto.

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