CAPITOLO 18: Denise

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-Dunque mi stai chiedendo di entrare... prendere un pacco di preservativi large che si illuminano al buio... solo per vedere la faccia del commesso che ancora non ti sei fatta?- Harry mi guardò sconcertato ed io annuii frettolosa -Lo sai che è una cazzata quella che hai appena detto?-

-E perchè?- feci la faccia dispiaciuta sull'orlo del pianto.

-Beh, perchè... a me serve la extra-large.- concluse malizioso strizzandomi un occhio e ovviamente ghignando.

-Dopo questa posso andarmene.- sbottò divertito Edward facendo un giro su sè stesso.

-Geloso Ed?- lo prese in giro Harry cercando una banconota da 20 nel portafogli.

-Non so in realtà.- Edward e Harry cominciarono a dibattere su quelle cose strane da uomini, con sottofondo le risate di me e Aubrey.

Quando Harry entrò, si atteggiò a figo come gli avevo consigliato e si sistemò i capelli con una mano. Noi altri tre assistevamo da dietro la vetrina all'entrata, da cui si poteva sentire benissimo ciò che si stavano dicendo.

-Ah però.- disse il cassiere -Hai una ragazza così perspicace?- si sentì battere alla cassa.

-Diciamo che non è la mia ragazza... ma la ragazza che tanti vorrebbero avere come ragazza.- lo prese in giro Harry, e fu palpabile il finto tono altezzoso.

-E' conosciuta?- si sentì muoversi un sacchettino -Ah sì, eh!?- sicuramente Harry annuì -A vedere da come sei... attraente... scommetterei che è una della coppia "Ruess-Dean".-

Aubrey mi guardò disastrata dato che aveva perso la scommessa.
Avrei messo in palio 50$ sul fatto che chiunque avrebbe immaginato che andavo con Harry, ma Aubrey non ne era così sicura.

-Ci hai azzeccato amico.- Harry afferrò il sacchetto, avviandosi all'uscita -Mi dispiace aver distrutto i tuoi sogni erotici.- Harry uscì infine dal negozio trionfante, mollando lo sguardo appena fu al nostro pari.
-Bene. Mi devi 16$.- mi porse rabbioso il sacchetto che presi maliziosa.

-Hai forse intenzione di non usarli?- sussurrai al suo orecchio, così facendolo dubitare se lasciare o no la presa sul sacchettino.

Dopo qualche istante girò il viso verso di me e ghignò -Ti è andata di culo che c'era xl.- mi strizzò un occhio divertito, così, immersa nella risata, incrociai le dita alle sue e cominciammo a dirigerci al supermercato del centro commerciale.

Ne uscimmo ovviamente con sacchetti e sacchettini, che, ovviamente, ci portavano Harry e Edward dato che noi dovevamo tenere le nostre borse.

-E ora dove andiamo?- Aubrey si girò verso di me.

-Come dove andiamo? A casa!! Avete svuotato il centro commerciale!- obiettò Edward affaticato.

-Abbiamo solo fatto un giro nel supermarket se hai fatto caso, tesoro.- lo prese in giro Aubrey increspando le labbra.

-Cioè, aspetta. Per voi questo ancora non è shopping?- alle parole di Edward, io e Aubrey scuotemmo la testa in contemporanea.

-Mi sto maledicendo.- borbottò Harry abbassando lo sguardo.
Allungai velocemente la mano sinistra verso Harry e piegai le dita a mò di fargli capire di dare a me qualcosa.
-Cosa vuoi?- mi chiese lui, cercando di mollare lo sguardo annoiato.

-Li uso con qualcun'altro.- forse quelle mie parole erano una perfetta minaccia, o meglio dire ricatto.
Harry sbarrò gli occhi, corrugò la fronte, li richiuse e alzò il mento.
-Allora?- piegai nuovamente le dita.

-No.- mormorò lui.

-Come no?-

-No...-

-Perchè no?-

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