Era piuttosto impossibile per me riuscire a credere a ciò che disse.
Così sinceramente e dolcemente da farmi capire che anche io mi stavo innamorando sempre di più."Voglio? Non voglio? Lo bacio? Lo abbraccio? Sto zitta? Che faccio?"
Inutile dire che andai nel panico.
-Ehi Deni.- ridacchiò lui strizzando gli occhi -Non importa che ti fai prendere dall'ansia, mica ti ho chiesto di sposarmi eh!- rise lui, così ridacchiai anche io, adesso consapevole di aver fatto una madornale figura di merda.
"Non me lo chiederai?" pensai dentro di me, o meglio uno dei miei tanti alter-ego pensò dentro me.
-Harry...- riuscii a mugolare, dannandomi per la mia testardaggine -...dammi tempo.- mormorai e lui sorrise accarezzandomi una guancia delicato.
-Aspetterò tutto il tempo che ti serve piccola...- rispose lui, motivo per cui salii un gradino più in alto della mia lunga scala per raggiungere il mio ambitissimo obiettivo.
"-Ehi piccola... quanto mi costeresti?-"
"-Sei una bomba piccola...-"
"-Piccola mia... cosa sei...-"Quelle erano le parole che mi volarono alla mente in un fulmineo flash-back, e poi le sue.
Era letteralmente ineguagliabile sotto ogni punto di vista.E così passarono altre settimane a fare nulla; anche se in realtà lavorai su altre coreografie per il locale e andammo tre giorni a Montrèal, ma con colui il quale era sempre e solo nel mio cervellino bacato non successe altro, anche se lo speravo.
Ogni notte e ogni mattina mi dannavo per come fossi ostinata a non credergli, il punto era che non riuscivo nemmeno se mi impegnavo.
Così passavamo i giorni chiacchierando su Whatsapp o guardando film in streaming mangiando noccioline e bevendo birra, e mentre Edward e Aubrey diventavano sempre più affiatati tanto da sembrare due sposini, io e Harry divenimmo amici, sicuramente il primo passo mancante che avremmo dovuto aver fatto molto tempo prima.
Tralasciando ovviamente il fatto che per me amico non era.
E fu così che venne settembre, ancora era caldo e dunque quel giorno a Harry venne la brillante idea di andare al lago verso sera.-Scusa se ti contraddico eh... ma non mi fiderei di fare il bagno lì.- borbottavo mentre guardavo Harry frugare nel mio cassetto per i costumi.
-Mio Dio... com'è che sono più sexy i tuoi costumi che le lingerie di Victoria's Secret?- scherzò afferrando uno smilzo due pezzi nero con delle catenelle.
-Com'è che guardi le sfilate di Victoria's Secret?- lo sfidai sedendomi alla fine del mio lettone.
-Ma... hai presente che fisico hanno quelle modelle?- strabuzzò gli occhi e mi guardò altezzoso.
-Quante volte ti ci sei masturbato?- lo sfidai ancora quindi io.
Il suo sguardo divenne subito serio accennando un sorriso -In realtà, mi piace da morire come le vestono, mi sarebbe piaciuto fare lo stilist.- si portò le mani ai fianchi guardandomi sincero, così facendomi sorridere addolcita e strabiliata.
-E perchè ti trovi a fare il panettiere?- quella volta ero curiosa.
-Perchè... eh...- ridacchiò amaramente, appoggiando il costume e sedendosi sul letto a sua volta -Ero così... con la testa fra le nuvole, che... che sono uscito davvero male dal liceo.-
-Per Hailee?- quasi sbraitai per quanto fosse surreale per me.
-Per Hailee.- sussurrò lui guardando per terra -Se c'è una cosa positiva che devo a quella ragazza è che voleva che avessi un bel fisico e allora per accontentarla cominciai palestra. Se fossi rimasto cicciottello come da ragazzo non avrei mai conquistato la dea di questo mondo.- infine mi guardò ridacchiando, facendo sorridere appena pure me, non tanto per l'immenso complimento che mi dedicò ma per ciò che disse su Hailee.
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❇ My Temporary Fix ❇
FanficNon sono un'istruttrice, non insegno ma vengo pagata. Non lo faccio per dovere, ma per piacere. Sinceramente nemmeno capisco perchè sono finita in questo giro, ma non ho intenzione di tirarmi indietro. In tanti mi chiamano "La mia bambola", altri si...