A casa del boss 2.0

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Soundtrack
"Bring Me To Life" - Evanescence

* * *

- E tu hai accettato?! - la voce di Ursula uscì alta, troppo alta per la quiete del reparto in cui era ricoverata e soprattutto per la serenità del piccolo Orion, che si stava addormentando tra le braccia della rossa.

Athena la ammonì con lo sguardo di abbassare il tono, mentre cullava ritmicamente il bimbo; gli aveva dato il biberon lei stessa poco prima perché Ula non aveva latte al seno, gli aveva fatto fare il ruttino tenendolo sulla spalla, ed allora aveva preso a cullarlo tra le braccia per il riposino.

La verità era che, occuparsi del figlio di Ursula ed Oliver, la rendeva serena, le infondeva una calma ed una pace senza eguali e, cosa non di poco conto, esonerava la bionda da un bel lavoro con un bimbo così piccolo.

Mentre era intenta a far mangiare Orion, aveva raccontato all'amica dell'avvenuto incontro con Jinkai, tutto ciò che si erano detti e della sua proposta finale, ed Ursula ovviamente l'aveva ascoltata attentamente, avida di sapere tutto perché, per lei, seguire le vicissitudini di Athena ed il suo Yakuza era diventato più interessante di una soap opera.

La bionda vedeva ciò che Athena non vedeva, ossia quanto fosse presa dal boss, quanto ne fosse invaghita e forse addirittura innamorata, ed il suo animo romantico le faceva sognare una favola moderna per i due, schierati su fronti opposti ma che erano riusciti a costruire un legame speciale nonostante le vite diversissime.

Li avrebbe voluti insieme?
Ursula non poteva dirlo, prima di pronunciarsi avrebbe desiderato conoscere Jinkai di persona, per vedere se effettivamente era degno dell'amore della sua amica, per vedere con i suoi occhi se ciò che lei le raccontava era tutto vero o ingigantito dai sentimenti.
Certo, il fatto di aver pagato le costose cure che le erano servite in un anno di coma giocava a suo favore, perché per lui era un'estranea, e non vi era dubbio alcuno che lo avesse fatto solo per Athena.

- Sì, Ula, ho accettato...Jinkai mi piace, forse più di prima, e non penso di far del male a qualcuno se riprendo ad andarci a letto. - rispose la rossa, seria ed a bassa voce. - Credi abbia sbagliato? -

- Non posso proprio dirti se hai sbagliato, Athe. La vita ci pone di fronte a delle mutazioni di pensiero frequenti...prendi Taker! Chi lo avrebbe mai detto che si sarebbe liberato delle mie cose, nel nostro appartamento, e di quelle di Oliver? Lo avresti mai detto tu? - disse Ursula, ed al cenno di diniego della rossa continuò. - Lo vedi? Pensavamo che Taker ci fosse amico, ed evidentemente ci siamo sbagliate...ora, abbiamo pensato che Kenzo fosse il male assoluto, ma tu che lo hai conosciuto davvero, non hai mai visto altro che generosità in lui. Quindi, tesoro, hai sbagliato cosa? A cogliere l'opportunità di divertirti con lui? Andiamo! -

Athena ridacchiò continuando a cullare Orion, divertita dalla verve dell'amica.
- Come sei cambiata, Ula! Un anno fa non mi avresti mai detto delle cose simili. -

- Un anno fa non ero stata in coma e non avevo partorito un bambino senza nemmeno accorgermene...é proprio vero che la vita ci plasma a suo piacimento, quindi tanto vale godersela fino in fondo. - fece la bionda, che se ne stava sdraiata sul suo letto senza molta possibilità di movimento.

Athena riconobbe che aveva ragione, ed infatti aveva accettato la proposta di Jinkai per quel motivo, unendo l'utile al dilettevole; avrebbe avuto l'aiuto prezioso di tutto il clan per cercare Oliver, in cambio di notti infuocate tra le lenzuola con il boss di quel clan, esisteva forse qualcosa di più esaltante?

Certo, un po' temeva il rientrare in quell'ambiente, soprattutto adesso che avrebbe giocato a carte scoperte e tutti sapevano chi era davvero, ma sapeva che Jinkai le avrebbe spianato la strada e, se lui diceva che nessuno le avrebbe mosso delle rimostranze, ebbene gli credeva, giacché si fidava di lui come di sé stessa.

Yakuza AffairsWhere stories live. Discover now