Scelte

99 3 0
                                    

Soundtrack
"Don't Cry" - Guns N'Roses

 * * *

Delirava.
Mormorava parole senza senso logico.
Sudava abbondantemente in tutto il corpo.
La febbre aveva preso il sopravvento sulla forza fisica di Jinkai, ed Athena lo vegliava in silenzio con infinita angoscia.

Per un attimo, un attimo lunghissimo e doloroso, lo aveva creduto morto, quando aveva estratto il proiettile dal suo addome ed il sangue aveva preso a zampillare copioso, invece era semplicemente svenuto a causa dell'enorme sforzo compiuto durante l'operazione, e sicuramente dell'intenso dolore provato fino a quel momento.

Ripresasi dallo shock, la rossa subito si era adoperata per arrestare nuovamente l'emorragia; si era portata cavalcioni su Jinkai ed aveva usato alcune pezze per tamponare la ferita con forza, premendo con tutto il suo peso sul foro, aveva dovuto cambiare la pezza nel giro di pochi momenti perché rapidamente aveva assorbito così tanto sangue da gocciolare ovunque.

Si era poi fatta dare il saké da un Kakashi ammutolito e spaventato, e lo aveva versato direttamente sulla ferita approfittando dell'incoscienza del boss, sperando con tutta sé stessa che il liquido aiutasse la vena recisa a cicatrizzare velocemente.

Non ne era stata sicura, lo aveva sentito dire da alcuni colleghi che avevano prestato servizio in zone di guerra che poteva funzionare, e dopo dei minuti interminabili in cui si era udito un sinistro sfrigolio sulla carne di Jinkai, pareva comunque aver avuto effetto.

Rilasciando un sospiro tremulo e scambiandosi un'occhiata con Kakashi, Athena aveva continuato a tamponare la zona finché non ne era uscita più una goccia di sangue; allora aveva fasciato l'addome di Jinkai con della garza facendosi aiutare dai due bodyguard e poi era rimasta cavalcioni su di lui senza più un briciolo di energia in corpo.

Stremata, sfinita, con le braccia ricoperte del sangue del suo Yakuza, aveva finalmente realizzato che era arrivata a tanto così dal perderlo, ed osservando poi le candide lenzuola ormai interamente rosso scuro si era sentita invadere da un forte tremore dovuto senza dubbio al rilascio dell'adrenalina.

"Aiutatemi a cambiare le lenzuola...e dopo portate dell'antipiretico...ho paura gli venga la febbre e se viene, bisogna temere un'infezione."
Aveva detto agli uomini presenti nella stanza, accortasi fossero una decina se non di più, mentre scendeva dal suo corpo e dal letto, con gran fatica.

Hosu, notando il suo tremore, le si era accostato con un balzo per sorreggerla.
"Si riposi, Athena-san...faremo tutto noi."
Le aveva detto, gentile, facendola sedere su una poltroncina della camera.

Athena, seppur riluttante, aveva convenuto che non sarebbe riuscita a fare granché ed aveva osservato gli uomini spostare delicatamente il loro boss e cambiare le lenzuola sporche di sangue con delle pulite, per il materasso ci avrebbero pensato quando Jinkai si fosse ripreso, tanto ormai era da buttare.

Quando avevano finito, quasi tutti erano sembrati attendere suoi ordini, Athena li aveva congedati dichiarando che sarebbe rimasta lei con lui tutta la notte, gli aveva ordinato di informare Tanaka non appena fosse rientrato dalla sua abitazione e non prima, per non preoccuparlo inutilmente, e di portare quanto prima gli antipiretici che pensava necessari.

Quando era rimasta sola, si era recata nel bagno ed aveva riempito una piccola bacinella con dell'acqua fredda, aveva preso un piccolo asciugamano e li aveva poggiati sul comodino di destra del letto, aveva avvicinato la poltrona al letto e vi si era seduta, preparandosi alla lunga veglia sul suo boss senza nemmeno togliersi il suo sangue di dosso.

Le ore erano trascorse lentamente, nel silenzio della casa e nel buio della stanza rischiarato soltanto dall'abatjour accesa sul comodino di sinistra; ogni tanto la rossa aveva controllato la fronte di Jinkai trovandola fresca fino alle prime luci del nuovo giorno, quando la febbre aveva fatto capolino come aveva temuto.

Yakuza AffairsWhere stories live. Discover now