Intrighi e sospetti

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Soundtrack
"Fight Outta You" - Ben Harper

 * * *

- Lì c'è una videocamera...un'altra lassù, ed un'altra che copre tutto il piazzale. - stava dicendo Athena quella mattina, ad un Takeshi col naso all'insù come lei, mentre prendevano nota della presenza delle telecamere di sorveglianza di cui era provvisto il motel, un colpo di fortuna micidiale.

Le telecamere erano fisse sulla tettoia che copriva la passerella delle camere, in più ce n'era un'altra proprio sulla porta dell'ufficio accettazione dove lavorava Makino.
- Ok, cosa intendi fare, chiedere di farti vedere le registrazioni? - chiese il giovane con aria assonnata, praticamente dopo l'episodio notturno non avevano più dormito.

- Ovvio. - rispose Athena, cominciando ad incamminarsi verso l'ufficio.

- Credi che funzionino? -

- Sì...l'hai vista la lucina rossa lampeggiante? - fece lei, e l'altro annuì. - Quando c'è quella lucina, il funzionamento é assicurato. -

Dopo alcuni passi entrò nell'ufficio trovando una Makino sempre allegra e disponibile.
- Buongiorno, Miss. - fu accolta con calore ed un bel sorriso. - Ha passato bene la sua seconda notte qui? -

- Insomma, Makino...ma non certo a causa della stanza, o della tua ospitalità, tranquilla. Tutto é perfetto e ti ringrazio. - disse Athena rassicurandola. - Tuttavia stanotte qualcuno ha, diciamo dato fastidio alla mia porta...siccome ho visto che il motel é provvisto di videocamere di soveglianza, mi chiedevo se potessi farmi vedere i filmati. -

Makino fu turbata dalla notizia ed al contempo si stupì della richiesta, e si notò benissimo sul suo viso.
- Mi spiace che l'abbiano importunata. Ma, Miss...io...-

La rossa tirò fuori immediatamente il distintivo e glielo mostrò troncando ogni opposizione possibile, la povera Makino sgranò gli occhi chinandosi sul tesserino recante la scritta "Athena O'Neil, agente speciale, FBI.".

- Ti prego, Makino, é estremamente importante che io veda le registrazioni di stanotte. - le disse, serissima.

- Va bene, Miss, gliele porto subito...ma la prego, non voglio guai con il mio datore di lavoro. - fece la giovane, intimorita.

- Non lo verrà mai a sapere, promesso. - le assicurò la rossa con un sorriso complice.

La ragazza sparì sul retro e ritornò solo dopo una ventina di minuti con delle piccole videocassette di stampo antico, che posò sul bancone con uno sguardo timido.
- Ecco a lei. -

-Ti ringrazio molto, Makino. Entro sera te le riporto ed il tuo datore non se ne accorgerà mai. - sorrise Athena prendendo le cassette ed uscendo rapidamente dalla porta.

Raggiunse Takeshi che l'attendeva sull'auto e subito partirono alla volta della villa, unico luogo sicuro in cui poterle visionare con calma, e il compagno le aveva detto che c'era nella sala relax un riproduttore adatto allo scopo.
Athena non ci aveva mai fatto caso, ma l'idea di tornare a casa di Jinkai dopo solo un giorno di lontananza le faceva pensare ad una sconfitta.

Inoltre, quel riferirsi a lei nell'ultima lettera come solo Jinkai faceva, le aveva instillato un fortissimo dubbio, un dubbio così plausibile che si sorprendeva di non averci mai pensato.

- Secondo te, Takeshi...quante probabilità ci sono che sia stato Jinkai a rapire Oliver e farlo sparire? - chiese allo Yakuza, stupendolo oltremodo.

- Da uno a dieci, direi cento...se fosse stato lui. Ma siccome non é stato lui, anche se poteva farlo, non pensarci nemmeno. - le disse poi, sicuro di ciò che diceva.

Yakuza AffairsWhere stories live. Discover now