8. Gelosie insolite.

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La serata è andata bene,meglio del previsto.
Non mi sono pentita del fatto di essermi sfogata con Margaret,so che lei non dirà a nessuno del mio sfogo,e so che lei mi ha capito più di chiunque altro poteva farlo.
Gli ho detto dell'abuso,cosa che non ne ho mai parlato con nessuno,ed è stata dura,ma mi vergognavo così tanto.
Ieri sera,mentre cenavamo,ho avuto perennemente lo sguardo di William su di me.
Anche quando vedeva che io lo stavo guardando come per dirgli di smetterla,lui continuava a guardarmi ancora più insistente.

È lunedì,e io sto per andare a scuola,e non posso non pensare che è già una settimana che mi sono trasferita.
Insomma,il tempo è passato velocemente,
molto velocemente,e non mi aspettavo questa accoglienza così.

Vado a scuola e come al solito seguo le lezioni, dopo aver finito vado a casa e trovo Melody parlare a telefono con qualcuno.

« No Tom,ma a momen- »

Butto la cartella per terra e mi dirigo verso mia sorella strappandogli il telefono dalle mani.

« TOM! » esclamo ad alta voce e solo ora mi rendo conto che di là ci sono Edward e William.

Bene.

« Ehi piccola,come va? » chiede e io sorrido raggiante.

« Bene,come mai non ti sei fatto sentire!? » chiedo e lui ridacchia

« Beh,ho lavorato molto Sam,ma ti ho pensata tutto il tempo,ti giuro,non c'è stato giorno in cui non ti ho pensata. » dice e sorrido mordendomi il labbro.

« Mi manchi Tom. » dico.

Perché sto sentendo la necessità di far ingelosire il ragazzo che ora mi sta guardando quasi squadrandomi?

« Anche tu Sam,ora devo andare,ci sentiamo presto.Ti voglio bene ricordatelo » dice

Sorrido. « Anche io,un bacio » dico per poi chiudere la chiamata.

Sorrido mordendomi il labbro per poi girarmi e vedere William appoggiato sulla soglia della porta a guardarmi interrogativo.

« Cosa c'è ? » chiedo mordendomi il labbro.

« Chi era al telefono? » chiede alzando il sopracciglio.

« Dovrebbe interessarti? » chiedo con un sorrisetto e lui indurisce lo sguardo.

« No,pura curiosità » dice e io ridacchio

« perché ridi ? » chiede facendo un sorrisino che cerca di nascondere

« Perché mi fai ridere Will. » dico e lui si acciglia.

Che ho detto?

« Mi hai chiamato Will. » dice incredulo e io sbuffo

« E allora? Come tu mi chiami Sam io ti chiamo Will,o ti devo chiamare William? Basta che me lo dic- »

« No no,va bene Will,sai,dicendo William ogni volta avevi l'aria di una stronza.Anche se ammetto che la maggior parte delle volte lo sei » sussurra e io gli tiro un pugno sul braccio facendolo ridere.

*

« Uh,scusami » dico raccogliendo velocemente i libri da terra.

Mi sono appena scontrata con un ragazzo,e appena alzo lo sguardo dai libri mi ritrovo una specie di Dio greco davanti.
È alto,labbra carnose,pelle abbronzata,capelli castani,fisico palestrato e degli occhi azzurri che ti ipnotizzano solo a guardarli.

E ora chi è questo?

Lui ridacchia e mi porge la mano.

« Piacere,Dylan » dice sorridendomi e mostrandomi le sue fossette.

« Samantha » dico stringendo la mano.

« Sei nuova per caso? Non ti avevo mai visto in giro » dice sorridendomi e mostrandomi i suoi denti perfettamente bianchi.

« Mi sono trasferita qui da una settimana e qualcosa » spiego e lui annuisce studiandomi attentamente.

« Gira un po' la testa » dice e io inarco il sopracciglio

« Perché? »

« Hai qualcosa nei cap- »

Sento la sua mano spostarmi qualcosa dai miei capelli castani.
Lo fa con una tale delicatezza che io rabbrividisco e arrossisco al suo tocco.

Si stacca da me e mi fa vedere un pezzo di polvere

« Era la polvere » dice buttando a terra il piccolo pezzo.

Come fare figure di merda avendo la polvere nei capelli...

« Comunque è stato un piacere conoscerti Samantha,spero che ci rivedremo » dice sorridendomi.

« Anche per è stato un piacere,e anche io lo spero » dico.

Lui mi lascia un bacio sulla guancia per poi dirigersi nell'aula di inglese.

Rimango a fissare l'aula per un po' di tempo finché una voce,a me molto conosciuta,non inizia a rompermi di nuovo le scatole.

Si può sapere cosa diamine vuole da me William Walker?

« Ho visto che hai conosciuto Dylan Mitcher. » dice .

Lui si trova dietro di me,e quando mi giro così da poterlo vedere,vedo la sua espressione irritata e seria.

« Si è così.Simpatico non credi? » dico e lui fa una smorfia.

« Sai Sam,ti consiglio di stare lontano da Mitcher. »

Sbuffo. « E perché mai? Perché me lo dici tu? Se voglio conoscerlo lo faccio,non sei mio padre.Non c'è lo mai avuto un padre,ora non devi arrivare tu e farmelo » dico sentendo la rabbia iniziare a salirmi.

« Io ti sto solo mettendo in guardia Samantha,non voglio che tu soffri per un coglione del genere. » dice

« Per caso Dylan ti sta antipatico? » chiedo e lui incrocia le braccia al petto mettendo così in evidenza i suoi muscoli delle braccia.

« Fa parte della squadra di basket della scuola, mentre io sono il capitano di quella di football, ma io e lui abbiamo un'odio in comune l'uno per l'altro.Non mi è mai piaciuto » dice ispezionandomi

« È il capitano nella squadra di basket? » chiedo e lui annuisce guardandomi quasi come se volesse scavarmi dentro con i suoi occhi verdi.

« Ti stai interessando a lui. Perché Samantha? » chiede inarcando il sopracciglio

« Perché è carino,e sembra anche simpatico,quindi perché no? » dico e vedo che si irrigidisce.

« Perché - »

« Piccolo! » la voce di Lydia mi fa alzare gli occhi al cielo mentre William mi ispeziona ancora.

« Dimmi piccola » risponde lui alla ragazza.

« Andiamo a casa Will? » chiede mettendo una mano sulla spalla di quest'ultimo è stringendola mentre mi guarda.

« Si andiamo » dice mentre mi guarda ancora.

Li vedo allontanarsi e quando se ne sono andati definitivamente sbuffo iniziando ad incamminarmi verso casa.

Il Vicino Di Mia SorellaWhere stories live. Discover now