48. Mai piú senza te.

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Pagina Instagram; samanthakade

Siamo agli sgoccioli della fine di quest'anno scolastico. I ragazzi dell'ultimo anno si stanno preparando per affrontare l'esame finale per poi prendersi il diploma. A volte mi avvicino alla finestra della mia camera e vedo William studiare intensamente.

Quest'anno si è dato da fare.

Ora sono qui,seduta sul davanzale della finestra mentre lo guardo andare avanti e indietro nella sua camera mentre ripete.

Mel mi ha detto che dopodomani dovrà fare l'esame per il diploma.

Più lo guardo e più mi viene in mente quanto mi manca.

Si accorge del mio sguardo e si gira immediatamente verso la mia finestra. Io distolto lo sguardo e faccio finta di star giocando con il telefono. Sento il rumore delle sue tende che si chiudono e mi mordo il labbro con ancora lo sguardo sul cellulare.

Mi odia così tanto?

Scendo giù per prepararmi una tisana,dato che sono nervosa per non so che cosa. Sono sola in casa,dato che papà è fuori per delle questioni di lavoro,e Mel è con Edward per un fine settimana alla spa. Quindi metto un po' di musica,e come prima canzone parte Thinking Out Loud di Ed Sheehan. Mentre inizio a canticchiare sento uno sguardo su di me.

Ma chi diamine può essere? Sono sola in casa.

Mi starò impressionando.

« People fall in love in mysterious way. Maybe it's all part of the plan... I'll just keep on making the same mistakes. Hoping that you'll understand » quando sento un'altra voce cantare sobbalzo facendo cadere la tazza a terra.

William è affianco a me con le mani nei pantaloni che mi guarda come se non mi vedesse da anni.

« Che ci fai qui? Come hai fatto ad entrare? » chiedo non capendo.

Lui fa un leggero sorriso. « Le chiavi sotto lo zerbino. Me lo disse Melody per qualsiasi emergenza » disse mentre io mi abbassai per prendere i pezzi più grandi di tazza rotta.

Ovviamente,la sfiga vuole che Samantha si taglia e William corre subito accanto a me quando mi esce un lamento.

Ora Thinking Out Loud è finita,c'è Dusk Till di Zayn e Sia.

« Ti sei fatta male? » chiede prendendo la mia mano nella sua per vedere il piccolo taglietto.Io non rispondo,sono troppo incantata dai suoi movimenti e i suoi occhi.

Quando mi vede fissarlo inizia a fissarmi anche lui. Si avvicina e senza preavviso prende il mio viso nelle sue mani e mi bacia. Le sensazioni che provo sono così intense che non riesco neanche a spiegarle. Mi sento rinata.

Ci baciamo come per dirci che siamo mancati e che non vogliamo più stare separati. Almeno io questo voglio dirgli. Senza te tutto è più uno schifo.

Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi. « Mi sei mancato » dico senza problemi.

Lui mi sorride. « Anche tu piccola,ho capito che senza te la mia vita non ha un senso. Ho capito che quando non sto con te mi sento in gabbia. Ho capito anche perché hai fatto quello che hai fatto,e non è del tutto colpa tua »

Io scoppio a piangere dalla felicità e tristezza.
« Mi dispiace così tanto. Io non avrei mai voluto lasciarti. Tu...tu sei la mia casa William, se ho te non ho bisogno di nessuno. Sei tutto per me » lui sorride mentre mi asciuga le lacrime.

« Ti amo » dice solamente.

Sorrido. « Ti amo anch'io »

Continua a baciarmi e io sento di volergli dare tutta me stessa in questo momento. Voglio che lui capisca che io voglio essere sua per tutta la vita. Abbiamo già perso tempo.

Lui se ne accorge. Mi guarda e mi chiede con quegli occhi verdi giada se sono convinta. Io annuisco,ma prima deve sapere quello che successe quella maledetta sera.

Saliamo in camera mia e mentre si sta avvicinando poso le mani sul suo petto come se volessi farmi forza a raccontare una delle cose che non ho mai detto a nessuno.

« Piccola? Lo sai che se non sei pronta io ti aspetto. Per me non è importante fare l'amore se ho te. Io l'amore con te lo faccio sempre. Anche solo guardandoti negli occhi » dice e io sorrido mentre scuoto la testa come per dirgli che non é quello.

« Io...tu devi sapere una cosa »

« Non sei vergine? » chiede e io distolgo lo sguardo,ma mi maledico subito perché non voglio che lui pensi che io non sono vergine per mia scelta. Anzi,io mi sento vergine,perché ero ubriaca quella notte,e non ho sentito niente se non dolore.

« No. In un certo senso non lo sono » dico e lui non capisce. « Io... » prendo un respiro « Mi hanno violentata »

Sulla sua faccia ci sono varie espressioni. All'
inizio stupore. Poi rabbia.

« Chi cazzo é stato,Samantha? » esclama e capisco che lui crede che sia avvenuto in questi giorni.

« Non lo so. Non è accaduto di recente,avevo sedici anni. Non ti avevo ancora conosciuto. » abbasso il volto verso il basso.

« Com'è accaduto? » chiede alzandomi la testa con due dita.

Ormai la musica è finita,e c'è un silenzio che regna.

« Ero andata ad un festa con una mia amica. Mia madre non lo sapeva,era a lavoro. Ho iniziato a bere,e un ragazzo mi si è avvicinato. Mi ha portato di sopra,ed è successo mentre io urlavo con la speranza che qualcuno potesse sentirmi. Ma erano tutti ubriachi. » le lacrime iniziano a scendermi sul volto senza poterle controllare,ma d'altronde,con William sono sempre me stessa. Non posso mentire.

Mi attira a se e mi da un bacio nei capelli. « Lo hai detto a tua madre o a Melody? Hai fatto qualcosa per incastrare quel ragazzo? »

Scuoto la testa facendo segno di si. « L'ho denunciato grazie l'aiuto di una ragazza che aveva subito la stessa cosa da parte dello stesso ragazzo. Io...non lo sa nessuno William. Sei la prima persona a cui lo dico. Solo tu e tua madre lo sapete. » lui mi guarda non capendo

« Mia madre? »

Annuisco. « Dalla prima volta che la conobbi capí subito com'ero fatta. Mi mise con le spalle al muro facendomi abbassare le mie difese. Lei mi ha capito,e mi sono confidata con lei. Ma Melody non sa niente di questo e non lo deve sapere » spiego

« Perché non vuoi dirglielo Sam? Lei ti capirebbe »

« Perché non voglio darle problemi inutili. Ora che è tornato mio papà,voglio che le cose stiano bene. Capito Will? Non voglio che nessuno lo sappia. Né Mel né mio padre »

Lui annuí guardandomi negli occhi.

« Ti amo piccola. Davvero e ucciderò chiunque osi farti del male »

Ridacchiai. « No,non devi ucciderlo perché poi andresti in prigione. Gli darai solo una lezione » lui rise.

« Anch'io ti amo » risposi.

E dopo esserci messi nel letto mi addormento accoccolata a lui,desiderando di stare tutta la vita con lui.

Il Vicino Di Mia SorellaWhere stories live. Discover now