17. Dobbiamo prendere le distanze.

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William

Nella mia vita ho sempre lasciato che il mio istinto facesse quello che voleva.Non ho mai pensato alle conseguenze di un'azione,ho sempre fatto quello che sentivo di voler fare.
Non mi sono mai preoccupato di far soffrire qualcuno,sono sempre stato uno strafottente di prima classe che ha sempre e solo pensato a se stesso in certe occasioni.

Insomma,uno stronzo a tutti gli effetti.

Le uniche persone con cui non lo faccio sono mia madre,mio fratello,Ethan, che si è guadagnato la mia fiducia,e Samantha.

Samantha.

Quella ragazza ha scombussolato la mia vita dal primo momento in cui l'ho vista.
Con quegli occhi color ghiaccio e i suoi capelli  castani mi ha catapultato in un mondo che non avevo mai visto.

Lei mi piace,diamine,e anche tanto.

Mi piace non solo per la sua bellezza smisurata, ma anche per il suo carattere così forte ma fragile allo stesso tempo.

Dalla prima volta che incrociai i suoi occhi e come se la mia anima si fosse calmata.

Il suo essere stronza e dolce allo stesso tempo mi fa impazzire.
Il suo essere altruista e generosa mi affascina e mi fa sorridere ogni volta che ci penso.

Il suo essere diversa dalle altre la rende unica.

Mi prenderei a pugni se ripenso al fatto che stamattina mi sono comportato come un coglione.L'ho lasciata nel suo letto dopo che ci siamo baciati e abbiamo dormito insieme,non posso essere considerato un'uomo,ma più un coglione senza palle.

Per di più,quando stamattina è venuta a casa ha trovato Lydia.

Io non amo Lydia,io non credo nell'amore,nel destino e queste cose che io reputo cazzate varie,ma in questo momento non so se sono tanto delle cazzate.

Ammetto che per Lydia,non ho mai provato niente se non un minimo di affetto,visto che stiamo "insieme" da quasi un'anno,ma il nostro rapporto è basato principalmente sul sesso,non c'è amore alla base.

Lydia,stamattina, si trovava a casa perché era venuta a parlarmi e chiedermi spiegazioni sul fatto del perché io sia così distante da lei in questo periodo,ma io mentre stavo per risponde in maniera poco bella,il campanello ha suonato ed è comparsa Samantha.

Lei ha sicuramente interpretato male la cosa,e quindi è per questo che mi ritrovo qui,fuori le scale di casa sua ad aspettare e chiarire qualunque cosa ci sia tra di noi.

Proprio mentre sto per chiamarla una macchina,a mio malgrado conosciuta,mi risveglia dai miei pensieri e mi ferma dal comporre il numero di telefono di Samantha.

Dylan Mitcher parte appena lei scende dall'auto e il suo sorriso si spegne appena mi vede.

« Cosa ci fai qui? » la sua voce è fredda e distaccata.

« Dobbiamo parlare,non credi? » dico cercando di sembrare disinteressato e senza ansia.

« E di cosa? È stato uno sbaglio quello che è successo ieri. » dice con tono tagliente.

Lo reputa uno sbaglio,ma lo so che sta mentendo,so che lo sta dicendo solo perché ha interpretato male il fatto che Lydia fosse a casa mia,ma non posso non dire che comunque Lydia fino ad ora è la mia fidanzata.

« Ho l'impressione che tu mi stia mentendo Samantha » dico andandole vicino e portandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sorrido quando arrossisce al mio tocco.

« Smettila William » ordina spostandosi dal mio tocco.

« Smetterla di fare cosa Sam? Perché vuoi negare quello che ci sta accadendo? »

« Non sta accadendo niente William.Te lo ripeto,è stato tutto un dannato sbaglio,e io mi sono fidanzata » dice e mi irrigidisco alla notizia.

Non dirmi che...

« Con Dylan » dice e sento il sangue ribollirmi nelle vene.

« Cosa? » dico allontanandomi da lei.

Non può averlo fatto sul serio.

« Si,ci siamo fidanzati.D'altronde perché dovrebbe importarti? Sei fidanzato,o sbaglio? » dice acida ma posso intravedere amarezza nei suoi occhi color ghiaccio.

Lei non lo ama,come io non amo Lydia.

« Forse è meglio se ognuno continua a farsi la propria vita. » borbotta cacciando le chiavi dalla borsa e aprendo la porta di casa.

« Sarebbe a dire? Vuoi che continuiamo ad evitarci? Anche se sono incazzato con te so che sarà impossibile evitarci,Samantha » dico

« Può darsi,ma io e te dobbiamo prendere le distanze,le avremmo dovute prendere da un po' di tempo. » mormora più a se stessa che a me per poi entrare in casa lasciandomi da solo fuori la porta con la convinzione che se oggi non me ne fossi andato in quel modo,le cose ora sarebbero diverse.

Quando rientro in casa trovo mia madre seduta sul divano a braccia incrociate al petto mentre mi guarda scuotendo la testa.

Poso le chiavi sul piccolo tavolo all'entrata per poi dirigermi in salone mentre mi levo ancora il cappotto.

Mia madre mi guarda quasi arrabbiata,e ho il presentimento che è come se sapesse quello che è successo.

« Sei un cretino,per non dire un'altra parola » mi dice mentre mi siedo sul divano accanto a lei.

Ora ho la convinzione che sa quello che è successo.

Io e mia madre abbiamo un rapporto di amicizia quasi.

Ha fatto sia a me sia a mio fratello da padre e madre insieme.È una donna forte e dolce.

« Dimmi una cosa che non so mamma » dico cercando qualcosa da vedere in tv.

« Forse il fatto che quella povera ragazza ha sofferto? Questo lo sai? » dice e io annuisco lentamente.

« Lo so mamma,lo so »

Lei si alza dal divano e si sistema la gonna color beige.

« Non fartela scappare William,quella ragazza è rara. » dice per poi uscire dalla casa ma non prima di avermi dato un bacio sulla fronte.

Non fartela scappare William.

Il Vicino Di Mia SorellaWhere stories live. Discover now