18. Non lasciare che il passato ti distrugga.

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Quando sono rientrata in casa ho fatto un lungo sospiro.

La giornata si era rivelata turbolenta all'inizio ed è finita nello stesso modo,solo che ora c'era stata una vera e propria tempesta.

Insomma,perché deve rovinare sempre tutto? Dopo che ci eravamo baciati quasi tutta la notte perché doveva andarsene all'improvviso?

Forse è stato solo divertimento.
Può darsi,ma per me non lo è stato affatto.

Io lo odio,diamine se lo odio.

Odio il fatto che lui,con quei fottuti occhi verdi, mi fa perdere il controllo come nessuno ha mai fatto.

Con Dylan mi sento spensierata e felice,ma non mi fa provare le sensazioni forti che mi fa provare invece quel coglione che mi ritrovo come vicino.

Perché deve capitare a me? Eh? Perché non può semplicemente farsi i cavoli suoi e lasciarmi in pace?
Mi sta solamente complicando ancora di più la vita.

Sbuffo ancora una volta per poi salire al piano di sopra e andare in bagno per svestirmi e struccarmi per poi fare quello che facevo quasi sempre a fine giornata.

« Ti rendo conto di quanto sia snervante, mamma? Dopo quello che abbiamo passato ieri notte si permette di andarsene senza neanche salutarmi o lasciarmi un misero biglietto.Per di più quando sono andata a cercarlo a casa sua l'ho trovato con quella - » mi fermo un minuto cercando di contenermi sul dire parole poco belle su lei « ...vabbè,hai capito,quella Lydia che io tanto odio.Per di più adesso mi sono anche fidanzata con Dylan,insomma,come mi sta succedendo? A me Dylan piace,ma non lo so,e come se qualcosa di William mi attrae,e non lo posso evitare. » mi fermo per mettermi il pigiama per poi andare in bagno e struccarmi « Tuttavia gli ho detto chiaramente che dobbiamo prendere le distanze.Lui è solo uno stronzo senza sentimenti,e finirebbe per ferirmi ancora di più. » concludo uscendo dal bagno e andandomi a mettere nel letto.

« Buonanotte mamma » sussurro per poi sprofondare nel sonno.

« Mamma » le tirai il vestito per farle attirare l'attenzione su di me.

« Dimmi tesoro » disse abbassandosi alla mia altezza bassa di quattro anni.

« Dov'è il mio papà? » chiesi con voce impastata e facendo il broncio.

Lei si ammutolì per un minuto per poi accarezzarmi la guancia.

« È partito,tesoro » disse guardandomi con compassione.

« E ritornerà presto? » chiesi con voce interrogativa.

« Non lo so,amore. » disse scoraggiata.

« Perché sei triste mamma? » chiesi e lei mi sorrise subito dopo facendo finta di niente.

« Niente amore,va a chiamare tua sorella che il pranzo è pronto » disse e io salì le scale per poi entrare nella camera di Melody,ma non c'era lei,c'era un'uomo che appena mi vide aprí del tutto i suoi occhi color ghiaccio,
proprio come i miei.

« Papà va via! » urlò lei tirandomi indietro.

Mi sveglio di soprassalto con il fiatone.

« Samantha! Che succede? » Melody ben presto entra in camera seguita da Edward.

Tutti e due hanno un'espressione allarmata sul viso.

Decido di fare una domanda che mi sta perseguitando da tanto.

« Hai mai visto papà Melody? » chiedo e lei subito sussulta.

« C-che cosa? » chiede balbettando e Edward dietro di lei le prende la mano.

« Ecco...io ho fatto un sogno.Stavo venendo in camera tua,quando ho visto un'uomo.Tu lo hai chiamato papà.Lui era così simile a me,
diamine,è un flashback oppure è soltanto frutto della mia immaginazione? » domando e lei deglutisce.

« No Sam,non l'ho mai visto se non quando ero proprio piccola.Tu non eri neanche nata,se ne andato quando io avevo due anni e tu eri nata da circa un mese.Iniziava già ad essere assente già da prima la tua nascita. Ne io ne mamma l'abbiamo più sentito » dice e posso vedere Edward asciugarli una lacrima solitaria.

« Perché lo ha fatto? » chiedo sentendo il mio viso bagnato dalle lacrime.

« Cosa? » chiede tirando su con il naso.

« Perché se ne andato? Forse è per me che se ne andato. Evidentemente non mi sopportava » mormoro e Melody corre verso di me posandomi le mani sulle guance.

« Non dire neanche per sogno queste stronzate Samantha. Tu non hai avuto colpe,non hai colpe su quell'uomo è stato uno stronzo e se ne andato. Ora noi stiamo bene,viviamo bene da sole,o almeno io sono felice che tu sia qui. Tu lo sei? » mi chiede e io annuisco guardandola nei suoi occhi color cioccolato.

« Bene,e allora non dobbiamo preoccuparci di questa faccenda. Lasciamo tutte le cose brutte al passato,ora stiamo,stai,ricostruendo la tua vita,non lasciare che gli incubi,le insicurezze e il passato ti distrugga ancora e non ti permetta di andare avanti » dice asciugandomi le lacrime con la sua mano.

Passano vari minuti di silenzio fin quando il silenzio viene spezzato dalla voce di Edward.
« Sapete,mi sento molto a disagio,ma me ne starò zitto a contemplare questa scena così sentimentale » dice e lì scoppio a ridere insieme a Melody che si alza e mi abbraccia.

« Ti voglio bene,Sam » dice e io sorrido annuendo.

« Ho rovinato un momento sentimentale tra due sorelle,vero? » chiede sempre Edward mentre Melody si butta tra le sue braccia.

« No,non lo hai fatto. » dico ridacchiando.

Edward mi tira verso di lui abbracciandomi insieme a mia sorella.

Okay,ora sono io quella a disagio.

« Le due sorelle Nelson,chi l'avrebbe mai detto che si sarebbe anche aggiunta una seconda Nelson » dice sempre Edward e io rido per poi staccarmi.

Quando stanno per uscire dalla camera Melody rientra per darmi una notizia.

« Preparati perché a pranzo mangiamo da Margaret » dice e io annuisco senza smettere di pensare agli occhi di quell'uomo nel mio sogno.

Il Vicino Di Mia SorellaWhere stories live. Discover now