15. Ho infranto la promessa.

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Quando la mattina mi sveglio accanto a me non c'è William,non c'è nessuno.
Mi lascio andare un sospiro affranto per poi buttarmi di nuovo con la faccia nel cuscino dove era poggiata la sua testa.
Sicuramente le cose ora cambieranno di nuovo, e non in meglio,ma secondo me peggioreranno solo.
Non so,ma ho visto una sorta di tempesta nei suoi occhi,e anche nei miei c'era e tutt'ora c'è.

Mentre sono sicura che provo qualcosa per William,sembra che arrivi Dylan a scombussolarmi la testa.

Il mio cellulare squilla risvegliandomi dai miei sogni.

Rispondo alla telefonata senza vedere chi è.

« Pronto? » rispondo con voce assonnata mentre mi passo una mano nei capelli scompigliati tra loro

« Sam! » la voce acuta di Skyler mi fa sobbalzare

« Skyler,amica mia,lo sai che ti adoro,ma perché non abbassi leggermente la voce la mattina? » borbotto massaggiandomi la testa per un giramento di testa.

« Come posso non urlare se domani esco con Ethan!? » urla e io ridacchio quando sento degli urli.

« Ti ha davvero chiesto di uscire? » chiedo e lei urla e posso capire che è un grande "si"

« comunque... » si ricompone « Come è andata l'uscita con Dylan? » chiede e io sospiro

« Beh,è andata bene escludendo la parte dove William mi ha praticamente trascinata via » dico e mi tocco le labbra al pensiero delle sue labbra sulle mie.

Come può la mia testa essere così in confusione?

« COSA?! » urla e io ridacchio

« Si Sky,mi ha accompagnata a casa con la scusa che mia sorella mi stava cercando,
quando invece mia sorella era dal suo fidanzato.Mi ha portata a casa,e dopo neanche mezz'ora ha ribussato alla porta e mi ha baciato » spiego e dopo vari minuti posso sentire le sue grida isteriche

« Skyler ti prego,non urlare come se volessi spaccarmi i timpani » dico e lei sospira mentre sbuffa

« Sei davvero noiosa Samantha,te l'hanno mai detto? »

« Si,tante volte.Ti chiamo dopo,perché ora devo andarmi a lavare Sky,ti racconto dopo » mi congedo e lei sospira dicendo « Okay,ma non pensare di svignartela » dice e io annuisco sghignazzando.

Quando attacco mi passo una mano tra i capelli per poi sentire la porta della mia camera aprirsi.

Subito sbianco,pensando che in casa ero da sola,ma poi vedo la figura di mia sorella farmi un sorrisetto.

« Com'è andata ieri? » chiede mentre si siede sul letto incrociando le mani e mettendomi ansia.

Gli racconto tutto,e alla fine del racconto lei sta sclerando per tutta la mia camera.

« Mel,ti puoi calmare per favore? » dico e lei prende un respiro profondo per poi sorridere raggiante.

Scuoto la testa divertita. « E poi? Cosa è successo? Ha dormito qui,ma dov'è? » chide guardandosi intorno.

« Se ne andato Melody,ovvio.Sicuramente si sarà pentito » dico e lei si alza dal letto dirigendosi verso il mio armadio.

« Che stai facendo? » chiedo inarcando un sopracciglio

« Vai a cercarlo. » ordina alzando le spalle e buttandomi sul letto un jeans stretto e una felpa lunga.

« Cosa? »

« Ho detto va a parlargli Sam,i maschi sono incapaci in questo settore,devi parlare con lui e chiarire le cose » dice e io sospiro.

Forse dovrei davvero parlargli..

Sbuffo. « Okay,sai se sta a casa? » chiedo e lei sorride mentre annuisce.

« Dovrebbe essere solo,visto che Edward è uscito per andare a lavoro,quindi,meglio ancora » dice facendomi poi un'occhiolino e infine uscire dalla stanza.

Mi vesto e mi trucco in fretta per poi mettere le scarpe e scendere al piano di sotto.

« Allora,io vado. » annuncio  e lei sorride annuendo mentre guarda la televisione.

Quando sono fuori casa prendo un respiro profondo per poi incamminarmi verso la porta di casa sua.

Non so esprimere il mio stato d'animo,sono ansiosa di rivederlo dopo quello che è successo, ma anche un po' arrabbiata,mi ha comunque lasciata sola la mattina senza lasciarmi un dannato biglietto o qualcosa del genere.

Quando arrivo fuori la sua porta le mani mi sudano.

Quando la porta si spalanca quello che vedo mi lascia a bocca aperta.

Lydia è davanti a me mentre mi sorride con un sorrisetto malefico.

Che ci fa lei qui?

« Desideri? » chiede con tono acido e strafottente.

Staccarti i capelli finti dalla testa,ma mi astengo dal farlo...

« Piccola chi è alla por- » la voce di William si blocca appena mi vede.

Il mio sguardo arriva a lui in modo freddo.

Piccola? Non posso non pensare al fatto che ieri sera quel piccola era rivolto a me,e non a lei.

« Sam... » la sua voce esce come un lamento.

Mi giro per andare via ma vengo bloccata dalla sua mano sul mio polso.

« Lasciami William »

« Come "lasciami"? Ti devo dare assolutamente il quaderno che mi hai prestato » dice aprendo del tutto gli occhi e inventando una scusa.

Ora inventa anche le scuse?

« Non preoccuparti,puoi tenerlo,tanto a me non serve.É uno stupido quaderno » mormoro sentendo gli occhi inumidirsi.

« Andiamo piccolo,ha detto che puoi tenerlo,perché non rientriamo e continuano a fare quello che stavamo facendo? » si intromette Lydia posando la sua mano sulla spalla di William.

William mi guarda con i suoi occhi giada mentre si morde nervosamente il labbro.

Io scuoto la testa mordendomi anche io il labbro per poi allontanarmi dalle nostre case e arrivare nel parco dove sono stata con Dylan ieri sera.

Avevo promesso di non farmi più illudere da nessuno,e ora ho infranto la promessa.

« Sam? » la voce di Dylan mi fa alzare la testa verso l'alto.
« Tutto okay? » chiede e io annuisco tornando a guardare a terra.

« Vieni con me,Sam » il suo,più che un'invito e come se mi stesse supplicando.

Annuisco dopo un po' per poi seguirlo,non so se sto facendo la cosa giusta,ma la mia testa ora non è in grado di ragionare lucidamente.

Il Vicino Di Mia SorellaWhere stories live. Discover now