25. Non me l'aspettavo da te.

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« Cosa vuoi William? » borbotto mettendomi i capelli dietro l'orecchio per il fastidio.

« Abbassa il volume della musica,dannazione! Ti sto chiamando da tre ore dall'auto.
Sta piovendo e tu stai tranquillamente passeggiando come se niente fosse sotto la pioggia. Sali in auto Samantha » ordina ma io scuoto la testa.

« Che cosa? Sei impazzita per caso? » urla per far sovrastare la sua voce al rumore della pioggia

« No,non sono impazzita,non entro in macchina con una persona che non tiene a me » esclamo alzando la voce.

Volevo tirargli fuori quelle maledette parole.Avevo bisogno di sentirmi dire ''A me importa di te'' ma fino ad ora William non me le aveva dette,o almeno,non me le aveva dette dopo i nostri ''ti amo''.

Dio Mio,quanto possiamo essere incasinati?

« Samantha non fare la bambina e sali in macchina » borbotta irritato.

« Non prendo ordini da te,non sei mia madre » esclamo duramente e stringendo i denti.

« Vorrai dire "mio padre" ma poi ricordo che non l'hai mai avuto. »

Appena finisce di dire quelle parole apre del tutto gli occhi e posso vedere nel suo sguardo il suo pentimento.

Lo so,so che non ho mai avuto un padre,ma odio sentirmelo dire,sopratutto con il tono beffardo che lui ha usato.

Questa non me l'aspettavo da te,William.

I miei occhi iniziano a pizzicare finché le lacrime non si mischiano alla pioggia.

« Vai al diavolo,William » sussurro ma facendomi sentire prima di iniziare a camminare per andare a casa.

Le lacrime scorrono copiose sul mio viso, mentre la pioggia aumenta ancora di più dando vita ad un vero e proprio temporale.
Ignoro le sue urla che mi dicono di fermarmi e di ritornare indietro,ma mi sono scocciata di fare solo quello che le persone vogliono.

"Melody,perché papà non torna? Mamma mi aveva detto che era partito,ma non è più tornato.È morto? " Chiesi innocentemente

All'età di cinque anni non avevo capito ancora che mio padre era uno stronzo e che ci aveva abbandonato.

" No Sam,non è morto,è solo che ha avuto molti contrattempi e si è trasferito" inventò lei sorridendomi tristemente.

" E allora perché non siamo con lui? Non l'ho mai visto,perché? Forse non mi vuole bene? " chiesi innocentemente.

" No Sam" si asciugò nervosamente le lacrime " Papà è una persona cattiva e non merita neanche di stare nei tuoi pensieri,capito? Quindi promettimi che non lo penserai più. Non dovrai pensare a nulla di brutto finché ci saremo io e mamma a proteggerti,okay? Promettimelo amore " disse accarezzandomi la guancia.

" Te lo prometto,Mel "

Ho infranto la promessa Melody. L'ho infranta da un bel pezzo.

Il non sono come te. Io non lascio sfuggire in fretta le cose. Dopo anni e anni sono ancora qui a pensare a come si possa abbandonare un figlio che nemmeno si conosce.

Come può vivere bene con se stesso? Io non ce la farei neanche a guardarmi allo specchio la mattina. Mi farei schifo. Veramente,come può guardarsi allo specchio? Ha lasciato un'intera famiglia da sola senza niente,come ha potuto? Che razza di persona è?
Potrebbe anche essere morto,e sinceramente ne sarei felice.

Merita di soffrire come io ho sofferto quando tutte le bambine di quando andavo alle elementari lodavano i propri padri raccontando quello che facevano con questi.

Ascoltavo come le facessero giocare,le aiutavano a fare i compiti. I loro padri c'erano sempre per loro,e per me non c'era mai stato.
Non c'era mai stato e non ci sarà mai.

Se mio padre volesse entrare all'improvviso nella mia vita,probabilmente lo caccerei e non lo farei entrare nemmeno per sogno.

Non sono una persona cattiva,sono soltanto una persona che ha sofferto molto a causa di quell'uomo,e sono dell'opinione che non meriti neanche il mio sguardo su di lui.

Tuttavia quel sogno sembra non volersene andare.

Quel sogno dove io ero piccola e Melody diceva ad un'uomo alto e robusto con i miei stessi occhi di andare via.

È se fosse davvero accaduto? E se Melody mi avesse mentito su questo?

Ho così tante domande nella mia testa che sento che questa tra un po' scoppia.

Cammino sotto la pioggia senza una meta con le cuffiette nelle orecchie e le parole di William che iniziano a farsi sentire nella mia mente.

Vorrai dire "mio padre" ma poi mi ricordo che non l'hai mai avuto.

Non l'hai mai avuto.

Mai avuto.

Mai.

Desideravo tanto? Era tanto che una bambina di cinque anni desiderava suo padre? Volevo solo un padre come tutte le altre bambine, volevo solo poter raccontare e vivere in prima persona come ci si sentiva ad essere amata da una figura maschile.

Desideravo anch'io giocare con mio padre, studiare con lui,ridere e scherzare con lui, o anche solo semplicemente parlare.
Lo desideravo,davvero,ma crescendo ho capito molte cose. Ho capito che certe persone non meritano le tue lacrime e che bisogna essere abbastanza forti perché il bello arriva dopo. Il bello di essere liberi e spensierati.

Un po' come l'amore.
Si combatte per amore. Si combatte,perché dopo la tempesta,c'è e ci sarà sempre il sole.

Il Vicino Di Mia SorellaWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu