capitolo 2

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Megan pov

Esco dal lavoro tutta sudata. Stare a servire tavoli dalla mattina al pomeriggio in spiaggia a  Malibù non è tra le cose che avevo previsto di fare dopo un'anno in California ma bisogna adattarsi. Trovo 10 chiamate perse da mia madre e questo  mi ricorda i tempi in cui facevo la figlia ribelle e non le rispondevo apposta
"Pronto mamma"
"Megan, devi farmi un favore e non voglio un no come risposta"
"Dimmi mamma"
"La figlia di Fred compie 10 anni e vuole organizzare una festa, invitando anche sua madre esuo fratello e Fred ha invitato me ovviamente. Non puoi farmi stare da sola alla festa di compleanno della figlia del mio fidanzato mentre ci sarà sua madre che non ho mai conosciuto, nella stessa stanza. Devi tornare a casa almeno per un mese, è da un'anno che non torni qui.
"Mamma, sembri una ragazza in crisi ormonale, rilassati,l'ex di Fred non potrà essere così cattiva dopotutto"
"Non mi hai ancora risposto riguardo il tornare a casa"
"Mamma, sai come la penso"
"Non puoi scappare per sempre, devi imparare a prendere e affrontare tutto ciò che ti capita nella vita, solo così riuscirai ad andare avanti, ti prego fallo per me."
"Quando è la festa?"
"Tra due settimane, ma vieni un po' di giorni prima così passiamo del tempo insieme"
So che mi pentirò di ciò che sto facendo, ho cercato in tutti i modi di allontanarmi da quella città, dalle persone che ho fatto stare male.
Torno nell'appartamento dove Caroline e Matthew stanno preparando la cena, quanto li invidio, stanno insieme da praticamente due anni.
"Ciao amici, tra quanto è pronta la cena?"
"20 minuti"
annuisco e apro il mio pc per studiare. Ho deciso di finire scuola ma di fare le lezioni  su inernet, così di giorno posso lavorare e durante le pause e la sera studiare. Matthew non capisce perchè io abbia deciso di fare un lavoro a tempo pieno se ho mio padre che non vede l'ora che io usi il conto che ha aperto per me, ma in realtà il lavoro al no vacancy è l'unica cosa che mi ha permesso di distrarmi dai primi giorni qui. Non sembra, ma è stata dura per me ambientarmi e lasciare alle spalle tutta la vita che mi ero costruita. Per loro due è stato più facile, non avevano lasciato cuori rotti a NY e la lontananza di casa ha rafforzato il loro rapporto, ho già detto che li invidio un sacco?
Matthew mi porta la mia solita tazza di caffè, bevo solo quella quando torno da lavoro, anzi, bevo caffè sempre
"Ha chiamato tua madre e ci ha detto che parti, voleva assicurarsi che tu non cambiassi idea."
"Ovviamente è sempre la solita, non vorrei andarci ma so che per lei è importante quindi farò uno sforzo"
"so che ti costa molto e per farti stare tranquilla lui non è a New York, sta ancora cercando la madre"
Tiro un sospiro di sollievo anche se vorrei essere là a dirgli che andrà tutto bene.
"Devo anche chiederti un favore, spero non ti dispiaccia"
"Spara Matt"
"Ti dispiacerebbe lasciarci soli stasera? E' il nostro anniversario e..."
"Inutile che ti imbarazzi, non sarebbe la prima volta che vi sento-lo vedo diventare improvvisamente rosso- comunque va bene andrò a farmi un giro per qualche locale"
"Grazie e vieni che la cena è pronta"

Esco di casa, mi dispiaceva mettermi in mezzo a loro due anche oggi. Caroline si è insospettita quando sono uscita, sa che oltre ai miei colleghi di lavoro non conosco molte persone, ed è per questo che mi dirigo al bar dove lavoro. Saluto i miei colleghi e chiedo una birra a Mercedes. E' l'unica con la quale ho legato di più anche se abbiamo alcuni turni diversi. Le ho raccontato qualcosa della mia vita a New York e le sto raccontando della paura che ho di tornare. Mi dirigo verso la spiaggia e mi vengono i brividi al contatto con la sabbia fredda. Di giorno questa spiaggia è piena di turisti e artisti di strada che disegnano o suonano anche sotto il sole cocente. Tiro fuori dallo zaino il maglioncino che mi sono presa per sicurezza. Il primo mese non sapevo mai cosa mettermi a causa del clima diversissimo, a New York fa freddo pure d'estate.
E' un anno che sono qui e non mi sono mai fermata, solo per avere meno tempo possibile per pensare a tutto ciò che mi sono lasciata alle spalle e sopratutto chi mi sono lasciata alle spalle. Un'anno che potevo passare con l'unica persona che ho amato in tutta la mia vita, un'anno che potevo passare a risolvere la mia vita ma come ha detto mia madre, ho preferito andarmene.  Ho posticipato tutti i problemi che sono insorti e probabilmente ho creato un'unico, grande caos che devo sistemare al mio ritorno. Non credo di essermi mai odiata così tanto.

Spazio autrice
Buonasera. Non volevo pubblicare così presto il secondo capitolo ma almeno così capirete qualcosa di questo sequel visto che sto ricevendo non poche critiche. Detto ciò buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate perché non ho idea se vi piaccia o meno il sequel.

l'inferno nei tuoi occhiWhere stories live. Discover now