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"ancora non ci credo che mi hai dedicato un tatuaggio!"
"E io non ci credo che non ti sei messa a piangere con il tuo"
"Dai stronzo"
"Che ti ha detto mia madre?"
"Ne parliamo in camera mia va bene?"
"A proposito di questo... Potremmo prenderci un appartamento noi due no?"
"Dylan... Mi sono appena licenziata... Non voglio che succeda come succedeva a New York dove tu pagavi e io non facevo niente.."
"So che hai bisogno di essere indipendente, ma so anche che non ti piace stare con loro tutto il giorno mentre si scambiano le loro effusioni o mentre hai le tue cose eccetera eccetera. Vuoi bene a Caroline e a Matt ma vorresti startene da sola, ti sto dando la possibilità"
"Non sarei sola nemmeno in quel caso e non lo so, è stata una botta di culo inizialmente vivere qui senza dover pagare visto che la zia di Carry é stata gentile a non farci pagare niente se non le bollette, ho qualche risparmio e migliaia di soldi che mio padre mi versa ogni mese ma quelli non ho intenzione di usarli"
"Ma sono sempre tuoi, perché ti costa tanto? Senti, facciamo così, domani mattina andiamo a lasciare qualche curriculum in giro, vedrai che ti prenderanno sicuramente"
Sono pensierosa riguardo a ciò. Cerco di aprire la porta minimo 5 volte ma becco la chiave sbagliata e le chiavi mi cadono 3 volte di fila con i commenti di Dylan della serie: che bella vista
Apro la porta ridendo per la sua stupidità e mi trovo l'ultima persona che pensavo di trovare: Brian in carne e ossa, davanti a me.
Butto la borsa per terra e corro verso di lui saltandogli in braccio
"Ommiodio, ommiodio mi sei mancato un sacco" La voce di Dylan che scimiotta la mia mi fa tornare con i piedi per terra, letteralmente. Non posso assolutamente dimenticare ciò che ha fatto ma non posso neanche dimenticare quanto è stato importante per me. Un campanellino nella mia testa mi dice di staccarmi e così faccio, non voglio dargli troppa soddisfazione o fargli credere che siamo apposto così.
"Come stai piccola Megs?"
"Non chiamarla piccola, rimane sempre la mia fidanzata"
"Stai calmo Smith, sono fidanzato"
Spalanco la bocca, per la sorpresa più che altro. Non immaginavo si sarebbe fidanzato e, da ciò che diceva Matthew, disintossicato in un anno.
"Racconta tutto"
"Beh, diciamo che mi ha aiutato a disintossicarmi. Mi ha trovato in un vicolo vicino casa sua, stavo male e mi ha portato da lei. Si chiama Alice, ha origini italiane"
"Oddio davvero commovente, mi sciolgo"
Ah Dylan, non cambierai mai.
Dylan pov
Sono seduti sul divano e parlano come fossero fidanzati.
Vado in camera sua mentre Megs mi guarda male ma al momento non mi interessa, non è colpa mia se non mi sta simpatico lui. L'unico motivo per il quale le ho detto di invitarlo è che per lei è una persona importante, per me poteva anche stare a marcire nei suoi vicoletti, non dimentico ciò che le ha fatto.
Ha rovinato tutto, oggi saremmo dovuti tornare a casa, avrei dovuto ordinarle cinese perché sta per avere le sue cose ed è costantemente affamata e saremmo andati a letto con la scusa che siamo stanchi, quando invece avremmo parlato fino a tardi e si sarebbe addormentata sul mio petto mentre mi accarezza distrattamente i tatuaggi, facendomi venire la pelle d'oca. Le ho dedicato un fottuto tatuaggio e avrebbe dovuto guardare il tatuaggio che mi sono fatto per lei, invece di stare sul divano con quello. Mi sale la paranoia, e se lui provasse a baciarla? Scatto immediatamente in piedi e corro fino in soggiorno, dove fortunatamente non stanno facendo nulla. So che lei non me lo farebbe mai, non lo farebbe vero? Mi sorride e giuro che potrei svenire per quel sorriso. Ma che faccio? Sto parlando come una fottuta femminuccia, devo ripigliarmi. Voglio anche sapere cosa le ha detto quella che dovrei chiamare mia madre, l'ho vista turbata e non voglio assolutamente che quella là le dia fastidio. Vado verso il frigo sperando che Matthew abbia lasciato qualche birra e per mia fortuna è così. Mi siedo sul bancone, dal quale posso vedere quei due senza dare troppo nell'occhio. Fisso la porta e penso al fantastico pomeriggio che ho passato con lei mentre era contro il muro. Non ora Dylan, non è il momento adatto di pensare al sesso con lei mentre è sul divano con l'ex. Ci mancava solo Justin e facevamo una bella compilation di tutti i ragazzi con cui è stata. Li vedo che si abbracciano e mi viene voglia di andare a spaccargli la bottiglia in testa ma so benissimo che Megan mi ucciderebbe. Perché sono così dannatamente insicuro sulla nostra relazione? Mi ha dimostrato milioni di volte che ci tiene a me e io continuo a essere insicuro come un bambino. È odioso, mi sento stupido. Sento la porta aprirsi e Matthew e Caroline entrare mentre limonano. Scoppio a ridere e Caroline diventa rossa come la sua maglietta
"Non si può avere un po' di privacy in questa casa.. trovatevi un appartamento cazzo! Ciao Brian"
Non pensavo si sarebbe incazzata così tanto, insomma ha detto che per lei non c'era nessun problema ma capisco che la situazione sta diventando insostenibile anche per loro, soprattutto perché è casa sua. Riesco a vedere l'espressione delusa di Megan fin qui, sono sicuro che ora si senta un peso e a sto giro Caroline è stata veramente una stronza. Insomma, ci sono modi e modi per dire le cose, se non fosse la sua migliore amica la avrei già insultata. Matthew è visibilmente imbarazzato e chiede scusa andando dietro a Caroline.
"Scusa Brian vado un attimo in bagno"
Mi alzo immediatamente e vado dietro di lei anche se non se ne è accorta.
"Sono contento che tu abbia messo la testa apposto e che la tratti come merita, un anno e mezzo fa non le saresti mai corsa dietro"
"Fatti i cazzi tuoi"
Apro la porta del bagno ma è chiusa a chiave e sento puzza di fumo.
"Megs, Sono io apri"
Apre la porta e il suo trucco è tutto sbavato dalle lacrime.
"Ehi shh calma"
"Non.. non capisco perché.... Non capisco perché sia così cattiva.. non le ho fatto niente e Brian è... è amico di Matthew e.. e anche lei lo era.. perché"
Non riesce a formulare una frase completa senza singhiozzare e la stringo al mio petto
"Fumare non serve a nulla, non sfogarti di nuovo così, ci sono io qui"
"Tu sei arrabbiato"
"Arrabbiato? Se mai geloso si ma arrabbiato proprio no. Infondo non hai fatto niente, sono io troppo paranoico"
"Sono diventata seriamente un peso... Domani andiamo a cercare un lavoro per me e anche un appartamento beh.. per me"
"Vorresti dire per noi"
"Tu torni a New York"
Si stacca dal mio abbraccio e va verso la finestra dove ha appoggiato le sigarette, ne accende una e guarda fuori.
"Quando ho detto che tornavo a New York, non intendevo dire che ci sarei tornato per sempre. Ci devo tornare perché mio padre ha bisogno di me ed è il compleanno di mio fratello, non hai ancora capito che io vengo ovunque tu vada? Ci abbiamo provato per un anno a stare lontani ed ero depresso, immagina ora come starei"
"Quindi pensi di beh... Trasferirti qui?"
"Se tu pensi di stare qui sì"
"Davvero?"
"Te l'ho detto piccola. Non vado da nessuna parte senza di te"

l'inferno nei tuoi occhiWhere stories live. Discover now