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La casa totalmente in disordine, i vestiti di Megan sparsi ovunque, trucchi lanciati ovunque, vasi rotti, sedie tirate ovunque. Mi assale il panico e comincio a urlare il suo nome, non so cosa cazzo sia successo ma non mi interessa finché non la trovo. Non mi risponde e giro ogni angolo della casa finché non la trovo per terra dietro la porta che piange
"Megan che cazzo è successo"
"Tu sei andato via e... E Brian l'ho mandato via e... Avevo fame sono scesa per prendere... Per prendere da mangiare qui di fronte. Q-quando sono tornata a casa era tutto così n-non so come abbiano fatto a entrare ma aveva lasciato un biglietto e"
Scoppia nuovamente a piangere e sento la rabbia dentro di me crescere, vorrei rompere qualcosa per scaricare la tensione ma lei ha bisogno di me. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se fosse stata in casa lei in quel momento. Evidentemente sta pensando la stessa cosa perchè scoppia a piangere e balbetta qualcosa sul fatto che se fosse stata a casa sarebbe successo nuovamente. Penso si riferisca a ciò che è successo due anni fa dopo quella festa. Quel fatto le è rimasto dentro ovviamente e ancora oggi mi maledico per averla mollata di vista. La prendo in braccio e vado verso la doccia scalciando le cose rimaste per terra. Mi chiedo come cazzo hanno fatto a entrare qui dentro, l'ascensore ha bisogno della chiave dell'appartamento per partire. Mi continuo a ripetere che ora non è il momento di pensarci perchè devo pensare prima a Megan. Apro l'acqua calda per farla rilassare e riempio la vasca come piace a lei. La aiuto a spogliarsi e continua a tremare come una foglia. Mi sento impotente e debole in questo momento, non so come aiutarla e continuo a maledirmi, se non fossi stato un coglione magari non si sarebbe spaventata così tanto e ringrazio dio per le sue scarse doti culinarie che l'hanno fatta uscire di casa in quel momento. La immergo nella vasca e non dice una parola e i miei sensi di colpa continuano a crescere. Mi dirigo verso la porta ma mi ferma.
"No ti prego non voglio rimanere sola"
Mi siedo nel bordo della vasca e mando un messaggio a Aaron, Matthew e persino a quello stronzo di Brian. Nonostante mi stia sul cazzo e ci abbia provato di nuovo con la mia ragazza, è palese che è stato Adam a creare questo casino e deve finirla, una volta per tutte. Stanotte non possiamo dormire qui, Megs è sconvolta e non dormirebbe. La aiuto ad uscire dalla vasca e la riporto in camera che è messa davvero male. I cassetti dell'armadio sono tutti per terra,le foto mie e di Megan che ha voluto appendere ad ogni costo sono a terra e ormai rotte, i miei vestiti strappati e i trucchi di Megan ovunque. Mi sale nuovamente la rabbia e comincio a tirare pugni al muro come un pazzo, non sento nemmeno il dolore, vorrei solo spaccare la faccia allo stronzo che ha creato tutto sto casino, anzi, agli stronzi perchè sono sicuro che ci siano servite più persone, Megan non è stata molto tempo fuori. Prendo i documenti che, fortunatamente avevo messo in cassaforte, aiuto Megs a vestirsi e la porto verso la mia auto. Non me ne frega un cazzo dei limiti di velocità stasera, ho bisogno di scaricare la rabbia che ho in corpo e questo è uno dei pochi metodi che funzionano con me. Perché quello stronzo deve continuare a rovinarci la vita? Vorrei davvero spaccargli i denti e vedere se ride ancora.
"Cosa c'era scritto nel biglietto Megan?"
"c'era scritto solo 'surprise' a caratteri cubitali e in rosso"
Freno immediatamente facendo manovre per cambiare corsia, fortunatamente la strada è quasi vuota. Volevo andare in albergo ma ho cambiato idea.
"Senti, Adam sa dov'è casa di tua madre vero?"
"Si"
"E casa di tuo padre?"
"Si lo sa, ha lasciato un pacco una volta"
"Devo portarti in un posto che lui non conosca e ti devo lasciare la quindi tira fuori idee"
"Col cazzo, io vengo con te"
"No, tu non vieni con me, sei ancora sconvolta, dove vorresti andare in quello stato"
"Quale stato Dylan, stai dicendo che sono debole?"
"Sto dicendo che sei ancora sconvolta e che non ti posso portare con me"
"Dove cazzo devi andare perchè ti giuro che se stai andando da Adam non ti lascio andare, non ho voglia di dover organizzare un funerale poi"
"Ma che cazzo stai dicendo"
"Sai bene quanto me che è uno psicopatico, non ti lascerò andare a un ovvio suicidio"
"Non devo andare da Adam e ho appena pensato a dove portarti. Ti ricordi la casa dove ti ho portata la prima volta che ci siamo conosciuti? Quella che ti ho detto giusto qualche giorno fa che condividevo con Aaron. Nessuno conosce quel posto tranne il mio vecchio gruppo di amici, oggi è venerdì e ci sarà sicuramente la ragazza di Aaron in casa. È una brava ragazza anche se dall'aspetto non sembra, ti porto la"
"Dylan, non la conosco e non voglio stare con una sconosciuta, fammi venire con te"
"Non ti faccio venire con me, avrei sempre il pensiero costante di farti stare al sicuro e non riuscirei a concentrarmi"
"Vedi che vai da Adam"
"Basta, Megan. Non sono affari tuoi, ora ti lascio la e fine della discussione. Chiuditi in casa con Alice, mangiate, dormire fatevi le trecce quello che vi pare"
"Smettila di parlarmi come se avessi 2 anni, non ti ho fatto nulla"
"E tu smettila di contraddirmi e fai ciò che ti dico per una volta"
"Bene, se hai voglia di suicidarti o commettere un omicidio fai pure, sappi che non scriverò niente per il tuo funerale e non verrò a trovarti in carcere"
"Tanto sappiamo entrambi che non riusciresti a non venirmi a trovare, ti mancherei troppo"
"Non è divertente, smettila"
Freno di colpo davanti a casa di Aaron e busso forte alla porta, possibile che nessuno apra? Circa un minuto dopo Alice apre in mutande e con addosso solo una camicia mezza sbottonata che presumo sia di Aaron
"Ma quanto siete coglioni? Ho avvisato mezz'ora fa che stavamo arrivando e proprio ora dovevate accoppiarvi?"
"Wo so frena Smith, sai benissimo che non vorrei mai dei marmocchi puzzolenti in giro per casa quindi non ci stavamo accoppiando e poi lo stavamo facendo già da prima, il tuo messaggio ci ha solo interrotti. Tu devi essere la famosa Megan per il quale il nostro caro Dylan qui veniva a piangere i mesi scorsi, è proprio una checca. Alice piacere"
Lo sguardo di Megan è stranito, non è abituata a certe cose ed è già abbastanza arrabbiata con me ma le da la mano ugualmente. Entriamo in casa e quell'idiota di Aaron è ancora mezzo nudo. Copro gli occhi alla mia ragazza e Alice scoppia a ridere, sono così divertente per tutti oggi? Quando finisce di vestirgli gli tiro un pugno in faccia, almeno mi ha aiutato a scaricare un po' di rabbia
"Ma sei un coglione"
"Sai che la mia ragazza deve venire a casa tua e tu sei nudo, mi fai incazzare e io ti prendo a pugni e questo non era assolutamente niente, muovi il culo che dobbiamo andare"
Gli lancio la giacca mentre lui mi passa le chiavi di una Ferrari, chissà come ha fatto ad averla. Saluta con un bacio la sua ragazza mentre io guardo la mia che abbassa immediatamente lo sguardo. È offesa ma non posso assolutamente portarla con me. Esco dopo del mio amico ma sento dei passi inconfondibili venirmi dietro
"Sono ancora incazzata ma non voglio lasciarti andare così. Stai attento ti prego e non fare cazzate perché non ne vale la pena"
"Se non torno entro domani mattina tu prendi il primo aereo, è alle 10, il biglietto è tra i documenti, ho già avvisato Matthew di venirti a prendere per l'evenienza, so che non capisci quello che sta succedendo ma devi fidarti di me e capire che lo sto facendo anche per te. Fidati di me"
"Come fai a chiedermi di andarmene se entro domani mattina non ti vedo? Secondo te sarò tranquilla ad andarmene senza avere tue notizie? Ma che problemi hai?"
"Ti manderò un messaggio alle 7 di mattina per farti sapere che sto bene"
"Tu avevi già programmato tutto stronzo"
"Megan ti prego devo andare"
Mi dà un bacio rabbioso, ovviamente è arrabbiata e la capisco assolutamente ma sto facendo tutto questo per lei. Si stacca da me e le lascio un bacio delicato.
"Dopo che hai espresso tutta la tua rabbia, non voglio che tu ti ricorda di me così ma voglio che ti ricorda che ti amo"
"Dylan ma cosa stai dicendo non c'è niente da ricordare assolutamente nulla perché domani mattina tornerai"
"Ciao Megan"
Continua a chiamare il mio nome ma chiudo la porta a chiave dietro di me, la sento urlare e vorrei tornare dietro per tranquillizzarla ma non posso cedere.
Megan pov
Scoppio a piangere e a prendere a pugni quella fottuta porta che ci separa. Aveva programmato tutto, sapeva che mi avrebbe lasciata sola e se ne sarebbe andato, sapeva che probabilmente non tornerà domani. Lo stronzo sapeva tutto e mi ha lasciata qui, da sola.
"Ehi Megan tirati su, andiamo in cucina"
"Anche tu sapevi tutto?"
"No, non ne sapevo niente, non so mai niente delle cose che va a fare Aaron quando esce come ha fatto stasera ma stai tranquilla, torneranno. Anche a me dice sempre di andare dai miei genitori se non lo vedessi rientrare ma torna sempre"
"Non mi fai sentire meglio. Dylan va fuori di testa quando è arrabbiato e non lo può fermare nessuno, si calma solo quando sta con me e invece mi ha lasciato qui da sola con una sconosciuta, senz'offesa"
"Non mi offendo, infondo hai ragione ma a me sembra di conoscerti da una vita per tutte le volte che quel coglione è venuto a piangere qui per te, spero tu non ti offenda ma conosco la maggior parte delle cose successe tra di voi, mi sembrava di guardare una serie TV ogni volta che parlava di voi due"
"Davvero lui veniva qui a lamentarsi con te?"
"Oh no, non con me, con Aaron ma io sono sempre stata qui, ogni tanto c'ero solo io e ne parlava con me, era sempre ubriaco in quel periodo"
Sento una morsa allo stomaco.



Spazio autrice
Come forse qualcuna avrà intuito, anche il sequel sta per terminare. Mi piange il cuore. Che ne pensate?

l'inferno nei tuoi occhiWhere stories live. Discover now