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"Megan apri sono io"
Vado verso la porta trascinando i piedi. Sono arrabbiata con me stessa per come mi sono comportata con Dylan.
"Amore mio, cos'è successo? Ho sentito che Dylan è uscito sbattendo la porta"
"Niente mamma, abbiamo litigato ma non mi va di parlarne"
"Va bene. Cosa ne pensi di tuo padre invece?"
"Per quanto lui ci provi, non mi sono dimenticata tutte le cose che ci ha fatto e che mi ha fatto quindi mi dispiace ma per me è un no"
"In sua difesa vorrei dire che di è davvero impegnato a cambiare per te. Da quando beh, è successa quella cosa con te si è pentito di averti messo le mani addosso e per quanto io odi ammetterlo, probabilmente la sua compagna l'ha aiutato a capire che fosse sbagliato. Assurdo come lei ci sia riuscita in poco tempo e noi ci abbiamo impiegato anni a capirlo"
"Mamma, non voglio parlare di queste cose, proprio non mi va"
"Va bene. Cos'è successo con Caroline invece? È da due settimane che mi chiama e mi chiede di te"
"Non voglio parlare neanche di questo. Ti basti sapere che sto cercando un nuovo appartamento"
"Quando ti sentirai pronta a parlarne con me vorrei saperlo"
"Va bene. Vai adesso che Fred e sua figlia ti staranno aspettando al parco"
"Sicura che non vuoi venire? Almeno esci un po'"
"No grazie lo stesso, ci vediamo stasera"
Già, perché mi sa proprio che rimarrò qui da sola. Bussano alla porta, ovviamente avrà dimenticato qualcosa. Cammino pigramente, la mia voglia di alzarmi dal mio letto era pari a zero. Sussulto appena apro la porta, non mi aspettavo di vedere Dylan con il suo sorrisetto strafottente.
"Spero tu abbia sbollito e abbia capito che ho fatto quel che ho fatto per il tuo bene, detto ciò, fammi entrare, ho comprato del cibo e spero che tua madre non abbia disattivato l'abbonamento di Netflix"
Gli salto addosso facendogli cadere i popcorn per terra, mi chiedo davvero come faccia a conoscermi così bene. Raccoglie i popcorn e mi porta in braccio fino al soggiorno, credo che nessuno troverà mai un ragazzo come lui. È così spontaneo nelle cose che fa.
"Vediamo un po', se ti conosco bene vorrai rivedere gli episodi di gossip girl dove ci sono le scene della tua coppia preferita, come la chiami tu? Ship vero? Perché se vuoi guardare gossip girl dobbiamo cominciare a mangiare il gelato alla vaniglia ma ti giuro che se piangi di nuovo sulla mia felpa quando lui la tradisce ti butto giù dal divano"
Scoppio a ridere. Ho visto infinite volte gli episodi con Chuck e Blair, ho la lista nelle note del telefono con i miei episodi preferiti. Ovviamente lui lo sa perciò sblocca il mio telefono e mette uno degli episodi segnati.
"Ma vuoi spiegarmi perché si mettono con altre persone nonostante sia palese che si amino?"
"Secondo la mia personale opinione, penso che abbiano paura di tutto quell'amore tra di loro, è una cosa troppo grande che non hanno mai provato e non sanno come affrontarla perciò continuano a negare l'evidenza"
"Io penso che siano semplicemente troppo stupidi, comunque mi chiedo quale sguardo hai quando parli di me se hai gli occhi a cuoricino quando parli di una serie TV"
"Quanto sei stupido"
Mi metto in braccio a lui e gli do un bacio sul naso ma appena mi ricordo perché abbiamo avuto una discussione mi sposto. Ovviamente se ne è accorto, figurati se non si accorgeva
"Non ti ho detto che ora non devi più sfiorarmi lo sai questo vero? Almeno hai capito perché non volevo fare niente?"
"Si, sono stupida io"
"Non ho mai detto una cosa del genere"
"Lo so ma è la verità, comunque non parliamone più, ho fame"
Mi passa il mega sacchetto di pop corn e comincia a fare il fenomeno lanciandoseli in bocca. Cerco di imitarlo ma ovviamente i miei tentativi vanno a vuoto e il tappeto ormai è sparso di popcorn, io e l'agilità siamo su due poli completamente opposti.
"Credo che qualcuno dovrà raccoglierli poi"
"Ovviamente li raccoglierai tu"
"Non sono di certo io quello che li ha sparsi in giro per il soggiorno"
Dylan pov
Mi fa troppo ridere mentre cerca di mangiare i popcorn, ovviamente non è capace e ora ha sparso tutto sul tappeto. Prende l'aspirapolvere e comincia a piegarsi mostrando tutte le sue curve. Mi ci è voluta tutta la buona volontà del mondo per fermarla per ben due volte, ovviamente l'ho fatto solo per lei, si sarebbe sentita stupida a fare qualcosa solo perché era arrabbiata, anche se non lo ammette, ma adesso, beh adesso non so quanta buona volontà io possa avere.
Torna a sedersi vicino a me e mi guarda con una faccia stranita
"A che pensavi?"
Diglielo che pensavi a tutte le cose che vorresti farle
Credo che rimarrebbe sconvolta perciò evito di dire qualcosa e mi invento la prima balla che mi viene in mente. Guardo l'orologio e merda è già tardi.
"Megan, alza il tuo bel culetto e andiamo a vestirci"
"Vestirci? Non ci penso nemmeno, ho voglia di stare qui a guardare Remember Me"
Non capirò mai perché continua a riguardare quel film, si rispecchia nel tipo che aveva un fratello che si è suicidato quindi come immaginavo è triste per Abigail oggi. È assurdo come io non abbia mai conosciuto quella ragazza eppure mi senta sempre così triste per lei, mi viene sempre una morsa allo stomaco.
"Megan alza le chiappe"
"Ti prego non voglio"
"Megan non lo dirò nuovamente"
Si alza controvoglia e cammina tanto lentamente che mi vedo costretto a prenderla in braccio e portarla di sopra. La appoggio sul letto e comincia ad accarezzarmi il viso
Non ci capisco più niente quando mi accarezza con quelle mani piccoline
"Scusa per prima, non volevo essere così scontrosa"
"Lo so, non preoccuparti"
Mi lascia un bacio imbarazzato, non è da lei chiedere scusa, siamo entrambi troppo orgogliosi da questo punto di vista e penso che il fatto che mi abbia chiesto scusa sia un segno di maturità da parte sua. Le tolgo i vestiti e mi ci vuole tutto il controllo del mondo per rivestirla. Le ho preso semplicemente una maglietta corta e i jeans neri, insieme a quegli stivaloni che si ostina a mettere. La fanno sembrare più cattiva. Me la carico in spalla e ride come una matta finché non arriviamo in macchina. Le do un bacio e mi metto dalla parte del guidatore. Continua a stressarmi tutto il tempo su dove andremo ma non glielo dirò finché non lo capirà da sola. Canticchia  qualche stupida canzone che passa in radio, in realtà lei ha una voce molto bella. Guarda il paesaggio e appena capisce dove siamo impallidisce
"Come lo sapevi?"
"Non mi è difficile capire quando hai bisogno di venire qui a lasciare dei girasoli. Hai comportamenti strani da tutto il giorno e non poteva essere solo mio padre o tuo padre. Quando hai deciso di vedere Remember Me ho avuto la conferma. Vuoi che vengo al cimitero con te o preferisci andarci da sola?"
"No vieni con me"
Prende i girasoli dal fioraio di fronte e la tengo per mano mentre ci avviciniamo alla sua tomba. Questa è una delle poche occasioni in cui la sua faccia è talmente apatica che mi risulta davvero difficile capire cosa pensa e cosa prova. Butta via tutte le erbacce rimaste dei fiori appassiti che saranno qui da tantissimo tempo, probabilmente solo Ethan Walker viene ogni tanto qui. Appoggia i fiori e si siede difronte alla tomba. Mi sento fuori luogo, è una cosa tra lei e Abigail e io sono qui come un coglione a fissarla. Delle lacrime cominciano a rigarle il viso e mi siedo vicino a lei abbracciandola. Ho imparato che spesso non servono gesti ecclatanti per far capire a qualcuno di essere al suo fianco e di appoggiarla in tutto. Basta un abbraccio o la semplice presenza. Mi vibra il telefono in tasca e lo tiro fuori perché non aspetto messaggi da nessuno. Che cavolo vuole Walker da me?
"So che non vorresti nemmeno ricevere messaggi da me ma riguarda Adam. Ha inviato delle polaroid a Caroline, c'eravate anche tu e Megan mentre eravate ad Aspen. Penso sia arrivato il momento di intervenire intelligentemente. Domani torno a New York, vi prego non andate via prima che io vi abbia parlato"
Vorrei spaccare il telefono ma mi ricordo che siamo in un cimitero. Come cazzo ha fatto a venire fino ad Aspen quello stronzo? Megan mi fa sussultare quando mi appoggia la mano sulla spalla, non devo perderla assolutamente di vista, non deve nemmeno più uscire da sola. Odio imporle queste cose, non voglio sembrare uno di quei fidanzati malati che non fanno uscire le ragazze.
"Capisco che siamo in un cimitero ma non serviva spaventarsi così tanto"
"Vuoi stare ancora un po' o andiamo? Stai tremando dal freddo, prendi la mia giacca"
Le appoggio la giacca sulle spalle e andiamo verso la macchina. Sussulto perché sono quasi sicuro di aver visto la sagoma di qualcuno correre via. Menomale che non si è accorta di niente. Siccome è quasi ora di cena, voglio portarla a mangiare qualcosa ma non riesco a decidermi in quale ristorante andare, come se fosse quello il vero problema di oggi. Ho paura che quel figlio di puttana trovi magari l'unico momento nel quale sarà da sola e le faccia del male. È meglio avvertire Aaron.
"Che vuoi mangiare stasera?"
"Non lo so, ho voglia di pizza"
"E pizza sia"
Sono combattuto, non so se avvisare Megan o meno di Adam, non vorrei spaventata ma dall'altro lato deve sapere che non ho intenzione di lasciarla sola nemmeno per andare in bagno a casa mia.
"Megs, non voglio che ti spaventi ma..."
"Ma Adam ha fatto un'altra delle sue. Non essere sorpreso fai sempre la stessa faccia quando si tratta di lui. Che ha fatto?"
"Ha mandato delle polaroid nostre a Caroline mentre eravamo ad Aspen. Domani arriverà Brian,  doveva tornare ugualmente e, per quanto odi ammetterlo, abbiamo davvero bisogno di lui"

Spazio autrice
Scusate davvero il ritardo con il quale pubblico ma sono in Spagna e ci starò una settimana e non ho mai tempo per scrivere. Spero vi piaccia, fatemi sapere!

l'inferno nei tuoi occhiWhere stories live. Discover now