13

1.6K 71 1
                                    

Dylan pov
Mi sveglio a causa della luce che filtra da una finestra a me sconosciuta e comincio a chiedermi dove sono. Mi guardo intorno e sono sdraiato in un letto dalle coperte rosa e l'immagine di una cameriera mi passa per la testa. Che abbia fatto sesso con lei? Spero proprio di no. La porta si spalanca e credo di essere ancora ubriaco quando vedo Megan,la mia Megan, solo con una felpa che mi scruta con i suoi occhioni già ricoperti da quel trucco che tanto odio. Che diavolo sta succedendo? Ho fatto sesso con Megan? Non mi dispiacerebbe affatto ma vorrei, quantomeno, ricordarmelo.
"Ma che diavolo?"
"Ti riassumo in breve. Ti sei presentato nel locale dove lavoro e la mia collega ti ha riempito 10 shot Di tequila ma tu eri già ubriaco. Hai cominciato a blaterare qualcosa sulla nostra storia e ho dovuto spiegare anche a lei quindi ti ringrazio. Hai cominciato a dire cose tipo che mi ami, che ti manco, che non hai trovato tua madre, che ci hai dedicato un tatuaggio e di quanto ti manchi fare sesso con me. Dopo questa ultima affermazione che francamente potevi evitare ti sei addormentato sul bancone e Mercedes ci ha accompagnati a casa mentre tu continuavi a mettermi le mani tra le gambe e a urlare quanto sono simile alla 'tua Megan' quindi grazie anche per non avermi riconosciuta"
Gesticola arrabbiata mentre ha una tazza di caffè in mano, quello a lei non manca mai. Osservo la sua figura non molto slanciata ma magra e le sue gambe nude, ha addosso solo una felpa.
"Ehi aspetta quella felpa è mia, non la trovavo più da mesi."
Arrossisce e scoppia a ridere, probabilmente starà pensando che di tutto il discorso che ha fatto io ho notato solo la felpa che ha addosso, ma è troppo imbarazzata per dirlo.
"Te l'ho presa un anno fa, quando me ne sono andata, è la mia preferita e dormo sempre con questa, che faccia caldo o freddo, quindi non osare dire di nuovo alla mia collega che ti ho abbandonato e che ho smesso di pensare a te, mi piangeva il cuore quando l'ho lavata la prima volta perché ero consapevole che non avrei sentito più il tuo profumo ma poi sono andata in profumeria e ho annusato ogni singolo profumo da uomo che c'era e ho finalmente trovato il tuo. Ne spruzzo un po'ogni volta che la lavo. Quindi smettila di essere egoista e pensare che sei l'unico ad essere stato male durante tutto questo tempo perché francamente, mi sono sentita pazza quando sono andata a comprare il profumo."
Non saprei cosa dirle perciò dico la prima cazzata che mi passa per la testa.
"Hai un'aspirina? Mi scoppia la testa"
Sembra sollevata dal fatto che io non abbia approfondito l'argomento e va a prendermi la pastiglia, ovviamente non faccio a meno di notarle la parte di sedere che la felpa non copre. Mi do uno schiaffo mentale e cerco di non pensarci.  Quando torna noto che non si è coperta le lentiggini che ha sul naso con il trucco e così è ancora più bella, anche se la spessa linea nera negli occhi rovina quel viso angelico. Probabilmente si è truccata solo perché da fastidio a me.
"C'è qualcuno in casa oltre a noi?"
"Se volevi salutare Matthew, lui e Caroline sono andati a lavoro e non torneranno prima di mezzanotte perché hanno una cena di lavoro"
Mi alzo di scatto dal letto e faccio la cosa più stupida che potevo fare. Le metto le mani sulle guance e la bacio. È un bacio famelico, privo di amore ma carico di passione. So che anche lei lo vuole, anche se il suo sussulto iniziale mi ha fatto perdere il coraggio iniziale. La spingo al muro e tra un bacio e l'altro lei parla ma non la ascolto molto in realtà.
"Questo è il nostro modo di parlare vero?" Mi spinge nel letto e probabilmente un'espressione di sorpresa attraversa il mio volto, soprattutto quando mi strappa letteralmente i bottoni della camicia e comincia a baciarmi con foga. Pensavo che tra i due sarebbe stata lei ad avere più autocontrollo. Ribalto la situazione e la bacio sul collo, il suo punto debole. La tocco ovunque e mi accorgo che è senza reggiseno. Sa che me ne sono accorto e sorride, ma non è un sorriso dolce, è quasi un sorriso malizioso. La bacio tra le cosce e salgo fino alla pancia mentre la sua pelle si ricopre di brividi ma vuole di più, il suo sguardo dice tutto. Ribalta la situazione facendomi sbattere contro la testiera del letto e scoppio a ridere ma la mia risata dura poco perché si leva completamente la felpa rimanendo con le mutandine e basta. Mi guarda divertita e mi chiedo da dove venga questo coraggio, solitamente sono sempre io quello che prende il sopravvento. Forse penso un po' troppo. Mi bacia il collo ma si ferma. Il suo sguardo è caduto sul tatuaggio che ho in mezzo al petto e accarezza i bordi Delle iniziali
"Perché hai fatto questo tatuaggio?"
"Per ricordarmi Delle uniche persone che abbia mai amato e che beh... Mi hanno lasciato"
"Io sono qui"
"Te ne pentirai tra qualche ora di quello che stiamo facendo e me ne farai una colpa. Credo di conoscerti abbastanza per saperlo e di essere abbastanza masochista da lasciartelo fare"
"Dylan, ieri hai detto delle cose per le quali mi sono sentita una stronza senza sentimenti. E sai cosa? Mi è difficile starti lontano e lo hai appena visto ed è la stessa cosa per te, perciò smettila di pensarci troppo perché sai che non mi butto tra le braccia del primo che capita"
e tra baci, ansimi e amore, succede finalmente quello che ho desiderato per un anno intero. Lei.

l'inferno nei tuoi occhiWhere stories live. Discover now