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Oggi è il nostro ultimo giorno qui e l'ansia mi assale. Ho ansia di dover tornare alla realtà e affrontare tutti i casini della mia vita: per prima cosa dobbiamo tornare a new York, mia madre chiede di me da una vita, lui ha bisogno di parlare con suo padre e io ho bisogno di lasciare qualche girasole ad Abby. Mentre saremo in viaggio gli racconterò tutto quello che mi ha detto sua madre, sperando che la prenda bene perché conoscendolo se la potrebbe prendere con me anche se mi ha detto lui di non dirglielo quando volevo, non può farmene una colpa. Dobbiamo finire di leggere quei dannati diari, capire quale sia la versione vera e affrontare i genitori di Abigail una volta per tutte, occuparmi di Adam che ha deciso di rendermi la vita un inferno e cercare di sbatterlo in prigione. Mi sento veramente male a pensare a tutte queste cose ma, essendo il nostro ultimo giorno, voglio godermelo appieno. Dylan è andato a sciare con il tizio della suite accanto, non so sciare e non volevo rallentarlo, inoltre devo ancora preparare le valigie e finire di sistemare le sue visto che ha lasciato tutto in disordine. Siccome non abbiamo particolari piani che richiedano un abbigliamento formale decido che infilarsi una sua felpa sia la scelta migliore ma, cercando di tirarla fuori dall'armadio, una cartella cade per terra. Ma che diavolo è? Ha smesso di lavorare. La mia curiosità ovviamente mi spinge ad aprire la cartella e ciò che c'è dentro mi fa venire i brividi. Ci sono tutti i miei spostamenti di 3 anni fa, informazioni su Abigail, informazioni su Adam e persino qualcosa su Caroline. Ma che diavolo sta facendo? Non poteva essere tutto normale e andare tutto bene per una volta? A cosa gli servono queste informazioni? Il rumore della porta mi fa pensare che sia meglio chiederlo direttamente a lui.
"Brutto deficiente che cavolo facevi? Mi spiavi? Abbiamo di nuovo segreti? Come un anno fa quando sapevi già tutto? Che cavolo sono per te un caso clinico?"
"Datti una calmata e fammi spiegare. Ti ho già detto che non voglio avere segreti ma.."
"Ma cosa? Spiarmi e includere tutti i miei movimenti, le volte in cui ho usato la carta di credito e dove, quante volte sono andata a fare shopping per te significa non avere segreti? Sai, se non fossi bloccata qui con te ti avrei già mandato a fanculo e me ne sarei andata. Non ho intenzione di farmi prendere nuovamente in giro da te, non ho voglia di dovermene andare nuovamente per cambiare vita e cercare di dimenticarti"
"Dio santo Megan lasciami parlare. Quando siamo venuti e avevo quella faccia, ti ho detto che era per mio padre ed era una mezza verità. L'anno scorso ha scoperto il motivo per il quale tu te ne eri andata e ha deciso di fare ricerche su Adam per poterlo incastrare pensando di aiutarmi. Questa cartella me l'ha mandata il suo investigatore prima che partissimo, per quello ero arrabbiato, perché io non gli avevo chiesto nulla. Non l'ho nemmeno letta, è qui solo perché non mi fidavo a lasciarla in una stanza d'albergo che sarebbe rimasta vuota. Secondo te sono così deficiente da rifare l'errore che ho già fatto una volta?"
"Perché tuo padre fa ricerche su Adam? Quale scopo avrebbe?"
"Sinceramente non lo so, nemmeno io l'ho capito, capisco che magari volesse aiutarmi con te ma spingersi a tanto.. è troppo perfino per un uomo d'affari come lui"
"Ma certo, che stupida che sono stata a non pensarci prima, lui sa tutto"
"Sono confuso"
"Senti siediti. Non arrabbiarti con me perché ho cercato di dirtelo più di una volta e puntualmente mi hai fermata. Quando tua madre è venuta dove lavoravo, mi ha detto Delle cose. Mi aveva detto di starti lontano perché aveva saputo di quello che aveva fatto Adam mentre eravamo in vacanza con Matthew e Caroline. Quando le ho detto che in realtà conoscevi Adam da prima di conoscere me è sbiancata e mi ha detto che... Il padre di sua figlia e di tua sorella è il padre di Adam.. lui ha cercato di uccidere tua sorella mentre era ancora nella pancia di tua madre e lei ha dovuto andarsene. Tuo padre sicuramente avrà cominciato le ricerche e per evitare credo l'umiliazione e il dirti la verità ti ha detto che non aveva notizie di tua madre ma io presumo sapesse benissimo tutto, non può avere un fascicolo pieno di robe mie e non sapere dove è stata la sua ex moglie"
Penso di essere senza fiato dopo questa specie di confessione e sto tremando dalla paura della sua reazione, prima l'ho aggredito senza chiedere spiegazioni e ora gli dico che ha una sorella il quale padre ha come figlio un bastardo e come se non bastasse, sono praticamente fratellastri. Gli appoggio la mano sulla spalla sperando di confortarlo ma me la toglie alzandosi in piedi e dirigendosi verso l'ingresso sbattendo la porta. Vorrei andargli dietro ma sarebbe assolutamente inutile, non mi ascolterebbe perché è troppo arrabbiato e, anche se so che non mi farebbe del male  quando è arrabbiato è intrattabile.
Continuo a mordicchiarmi le unghie e mando al diavolo i miei propositi di stare lì dove sono, ha bisogno di me e l'ho lasciato solo già per troppo tempo. Non serve cercarlo per molto perché appena apro la porta lo trovo seduto per terra difronte alla porta
"Non ero sicuro saresti venuta"
"In effetti non volevo, sapevo che eri troppo arrabbiato e avevo paura mi urlassi in faccia, scusami sono una stupida"
"Mi spieghi perché le nostre vite devono essere così complicate? Insomma, conoscevamo quello psicopatico di Adam da prima di incontrarci, lui tenta di uccidere te e Caroline andando a schiantarsi contro un camion solo perché era geloso, finisce in un ospedale psichiatrico, riesce a farla franca e a rovinarti la vita facendoti scappare da New York, andiamo in vacanza insieme e ci lascia pacchi di foto che farebbero venire i brividi a chiunque  e poi, dopo tutto questo casino, scopro che è il mio fratellastro e che probabilmente mio padre lo sapeva? Chissà se Adam lo sa... Chissà se mi avrebbe minacciato e mi avrebbe fatto fare quello che ho fatto... Non so nemmeno chi sono e pretendo di conoscere gli altri. Senti Megs penso che dovresti tornare a casa"
"Oh non credere che cederò ai tuoi giochetti. Ti sembro stupida? So cosa stai facendo. Pensi di non meritare qualcosa quindi fai di tutto per rovinarla. In questo caso pensi di non meritarmi perché credi di essere un totale fallimento, che nessuno ti voglia, che nessuno debba amarti perché perfino la tua famiglia ti ha voltato le spalle e bla bla bla. Mi dispiace Dylan Smith ma questi giochi non funzionano più con me. Non sono più una ragazzina e non ho intenzione di lasciarti solo e farmi respingere da te quindi alza il culo da quel pavimento, vieni a sistemare le tue ultime cose e prendiamo il nostro volo per New York. Ho passato i giorni più belli di tutta la mia vita qui e sì, saranno state le lunghe passeggiate sulla neve, i pupazzi di neve, il magnifico resort, la sauna, la piscina e l'idromassaggio ma credimi, l'unica cosa che ha reso questo viaggio speciale sei stato tu, con le tue battute e il nostro ritrovarci a letto letteralmente 4 volte al giorno se non di più, non che mi dispiacesse ovviamente. Sarcasmo a parte, sei una persona meravigliosa e tua madre è stata una stupida ad abbandonarti e tua sorella è davvero sfortunata per non aver conosciuto un ragazzo come te"
"Megan, nella mia vita non è rimasto altro che dolore e un immenso vuoto che nessuno potrà mai colmare davvero"
"Non hai bisogno di altri per colmare il tuo vuoto, fa parte di te, devi solo accettarlo"

l'inferno nei tuoi occhiOù les histoires vivent. Découvrez maintenant