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"cos'altro ti raccontava di me?"
"Diceva che eri l'unica ragazza che lo mandava fuori di testa, all'inizio l'aveva presa un po' come una sfida perché tu quella prima volta non avevi ceduto nonostante lui sia, oggettivamente, un bellissimo ragazzo. Da lì in poi ha detto che voleva conoscerti meglio, per cercare di capire se fossi effettivamente diversa dalle altre. Ha detto che vedeva in te una luce diversa, aveva già capito che ti fosse successo qualcosa e voleva tanto scoprire cosa. Tranquilla non mi ha raccontato cosa è successo, ha solo detto che sei una ragazza fortissima e non riusciva a spiegarsi come avessi ancora il sorriso in faccia dopo tutto ciò che ti era successo e lui si era invece rovinato l'intera adolescenza. Aaron mi ha detto di sua madre ma non dirglielo altrimenti lo uccide davvero"
Mi sento legata a questa ragazza piena di piercing e tatuaggi, mi sembra una sorella maggiore che mi deve dare consigli.
"Raccontami di te e Aaron e scusa la maleducazione di Dylan prima quando beh.. vi abbiamo interrotti"
"Ha detto anche che chiedi sempre scusa per lui perché lui è troppo orgoglioso per farlo. Comunque io e Aaron ci siamo conosciuti mentre lui era in vacanza a Miami, io vivevo la. Ero appena uscita di casa dopo aver litigato con i miei, non ho un buon rapporto con loro, mentre uscivo di casa lui stava correndo, non mi ha vista e mi è caduto addosso. L'ho insultato tantissimo e alla fine mi ha convinta a un caffè con lui. Pemso che fosse rimasto sorpreso dal mio aspetto, mi rendo conto di sembrare una stronza a causa di tutti questi tatuaggi e roba varia ma in realtà piango guardando colpa delle stelle"
Scoppio a ridere, mi piace davvero tanto questa ragazza. Mi racconta un po' della sua vita e non mi accorgo che si sono fatte le 5 di mattina. Tra due ore avrò quel messaggio da Dylan o lo vedrò varcare la porta e spero che la seconda opzione sia quella che si avvererà. Non potrei sopportarlo, non ho nemmeno idea di dove sia andato e a fare cosa, sicuramente c'entra con Adam ma non ho altri indizi.
"Se vuoi puoi dormire, ti sveglio io quando è ora"
"No grazie solo che ho un po'di freddo, non è che avresti qualcosa da prestarmi?"
"Se vuoi Dylan lasciava dei vestiti quando passava a dormire qui, ce li ho in camera sua, vuoi quelli?"
"Si vanno benissimo, vado a prenderli io, è sempre la vecchia stanza?"
"Si"
Fortunatamente la memoria non mi inganna e mi ritrovo in camera sua. Il suo profumo si sente appena apro la porta e mi viene da piangere. Apro l'armadio e trovo qualche maglietta a maniche corte e qualche felpa, ne prendo una a caso e me la metto, sentire il suo profumo addosso mi tranquillizza in parte. Richiudo l'armadio ma un quaderno piccolino cade, chissà cos'è. Comincio a sfogliarlo e mi rendo conto che è una specie di diario, mi viene quasi da ridere a pensare alla mia vita circondata da diari. Un campanello nella mia testa suona e mi rendo conto che probabilmente il motivo per il quale l'appartamento era a pezzi è perché stavano cercando i diari di Abigail. Perché cavolo non ci ho pensato prima? Ovviamente non li hanno trovati perché ce li ho sempre in borsa nell'eventualità in cui io trova qualche momento libero e possa finire di confrontare le due versioni. Mi sento stupida per non averci pensato prima. Comincio a sfogliare il quaderno, alcune pagine sono strappate, chissà perché

Continuo a fare lo stesso identico incubo, mia madre che mi dice che l'unico motivo per il quale mi ha lasciato sono io perché sono un disastro di figlio, lei che se ne va, io che la rincorro e poi mi sveglio di soprassalto. La mia vita fa abbastanza ridere effettivamente perché continuo a fare questi sogni ma in realtà ero piccolissimo quando mia madre è andata via, avevo appena cominciato a parlare probabilmente, come potevo essere una delusione per mia madre? Me lo chiedo ancora oggi il motivo per il quale ha abbandonato me e mio padre e mi sento stupido a diciannove anni a farmi certe domande. Oggi ho fumato davvero tanto, ho fatto a pugni con uno perché continuava a guardarmi come se avessi chissà cosa in faccia....

Cambio pagina, non voglio leggere la parte in cui si vanta di come la faccia dell'altro ragazzo fosse ridotta davvero male. Continuo a ripetermi che è cambiato.

Oggi ho incontrato una ragazza, ero a una corsa, come sempre. È davvero molto molto bella ma non è quello che mi ha colpito di lei. Mi ha colpito il fatto che non le ho fatto ne caldo né freddo, probabilmente le sto simpatico perché ho questa strana abilità di stare simpatico a tutti quando io in realtà li odio anche se non è questo il caso. Ho litigato con il suo tipo o qualsiasi cosa lui fosse, è stato divertente. La parte meno divertente è stato lui che le faceva male accidentalmente, non avrei mai fatto del male a una ragazza, è una delle cose che non sopporto. L'ho portata a casa di Aaron, quella che dividevamo per portarci ragazze, quando il giorno dopo mi ha lasciato lì come un povero idiota, mi sono sentito uno stupido ad averla portata la per quello scopo.

Non voglio leggere di più di questa pagina. Sono stupita che lui abbia un diario e non vorrei finire per leggere cose che non dovrei. Sfoglio nuovamente le pagine

Abbiamo dormito insieme. Dormito nel vero senso della parola. Nulla di passionale se non qualche bacio ma abbiamo dormito insieme. Io, ho dormito con una ragazza senza concludere nulla. Non voglio sembrare arrogante e pieno di me ma non ho mai solo dormito con una ragazza. Mi sono svegliato felice, contentissimo di ciò, mi sentivo uno stupido a fischiettare per casa e cantare sotto la doccia. Io non canto sotto la doccia. Le sto nascondendo il fatto che conosco Adam e questo mi ha rovinato tutta la giornata. Mi sento uno stronzo ma inizialmente non ricordavo nemmeno che fosse lo stesso Adam. Alla fine quello stronzo l'avrò visto 4 volte prima di conoscerla, di solito si faceva sostituire dai suoi amici. Mi sento uno stronzo a pensare a quello che le farò, a lei che odia le bugie. Non vorrei farlo ma è per il suo bene, lo giuro, è per il suo bene.

Mi salgono le lacrime agli occhi e cambio nuovamente pagina, non voglio leggere ciò, mi fa ancora male nonostante sappia che l'ha fatto anche per me. L'ho perdonato ma non posso dimenticarmelo.

Cazzo, mi manca, mi sento perso. Ho passato la notte per i locali, a bere come un maniaco. Sarei dovuto finire in ospedale da quanto ho bevuto ma purtroppo sono ancora vivo. Sentivo questa sensazione allo stomaco, un senso di vuoto. Mi si è avvicinata una ragazza, ci ha provato, continuava ad abbassare il top già abbastanza scollato per mostrare ancora di più il seno. Continuavo a pensare che nonostante la ragazza che avevo davanti fosse ben più formosa, non mi interessava, volevo solo riavere la mia ragazza. Mi ha dato un bacio a stampo e sono andato a vomitare. Ho vomitato tutti i sensi di colpa, tutte le bugie che le ho detto, tutte le delusioni che le ho dato, tutti i rimpianti che ho. Sono uno stupido. L'unica cosa bella che avevo tra le mani sono riuscito a distruggere, più ci ripenso, più mi convinco che infondo mi merito di stare solo.

Ho un colpo al cuore, non pensavo che stesse così male. Pensavo che enfatizzassero tutti ma sono fermamente convinta che le cose scritte su carta siano estremamente sincere. L'avevo beccato a scrivere un paio di volte ma sì è sempre rifiutato di farmi leggere ciò che scriveva perché era imbarazzato. Mi ucciderà quando scoprirà che l'ho letto ma mi sento più tranquilla ora. Guardo l'orologio e sono quasi le 7 di mattina ma ho questa sensazione strana nello stomaco, come se fosse successo qualcosa di brutto. Per smorzare il tempo e non pensarci metto in ordine i suoi pochi jeans rimasti qui, per lo più sono neri. Tiro fuori il cellulare e continuo a fissarlo interminabilmente, Alice ora è sulla porta a fissarmi. Sono consapevole di sembrare pazza ma l'ansia mi sta divorando, ho paura abbia fatto qualche cavolata delle sue. Mi vibra il cellulare, leggo il messaggio e mi scivola dalle mani.
"Fidati di me, prendi il primo aereo, Matthew sa già tutto. Sai già dov'è il biglietto, io sto bene. Ti amo"
Scoppio in un pianto isterico trattenuto fin troppo e Alice cerca di farmi capire che devo davvero andarmene. Prende la mia borsa e comincia a metterci dentro le felpe di Dylan e qualche paio dei suoi jeans. Tutti i miei vestiti sono rovinati.
Mi fido di lui?
Fino ad adesso si ma mi ha abbandonata senza spiegazioni e senza un motivo e usando come scusa il fatto che dovrei fidarmi di lui e ora sono a pezzi. Di nuovo. Mi chiedo come questa cosa chiamata amore possa essere così bella ma possa distruggerti in così poco tempo. Perché è così che mi sento ora, distrutta, pure mentre mi faccio accompagnare in aeroporto da una semi sconosciuta alla quale non ho più rivolto la parola. Non so più cosa fare con lui, tutto era perfetto, andava tutto benissimo finché non mi ha mentito, di nuovo, come faccio a fidarmi? So benissimo che è la rabbia che parla per me ma non posso fare a meno di pensare che mi abbia mentito nuovamente, che fosse stata un'altra presa in giro. No. Non è così. Per quanto errori abbia fatto non mi stava prendendo in giro, ne sono sicura, credo. Non ho spiaccicato parola con nessuno se non con gli agenti al controllo e ora, mentre l'aereo parte, non posso fare a meno di collegare questo viaggio con quello che ho fatto più di un anno fa e scoppio a piangere, stanca, delusa e frustrata.

l'inferno nei tuoi occhiWhere stories live. Discover now