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"Senti io non ero qui, l'ho trovata così, come posso sapere chi cazzo è stato e perché? Non credi che se lo sapessi avrei già rotto il naso allo stronzo?"
"Come fai a essere sicuro che fosse maschio?"
"Perché l'ho visto correre via e le dimensioni erano tutto tranne che quelle di una donna. Alto, muscoloso, fin troppo muscoloso, no sono sicuro era un uomo e questa è una bella notizia perché almeno posso spaccargli qualche osso"
"No Dylan non spaccherai il naso di nessuno"
"Caroline perché devi essere una guastafeste? Ha cercato di uccidere Megan, la mia Megan, per chissà quale motivo, se solo non fossi arrivato quei 10 secondi prima tu saresti al telefono con sua madre, Matthew starebbe al telefono con Tyler e io a piangere in un angolo quindi non rompere"
"Dylan, Caroline, state zitti Megan è di sopra e può sentirvi"
"Tranquillo Matthew non sono una bambola di porcellana e poi stavate urlando talmente tanto che è stato inevitabile sentirvi. Detto ciò, nessuno di voi ha pensato alle telecamere di sicurezza?"
Ha i capelli spettinati, è più pallida del solito e i miei vestiti le stanno 3 taglie in più. Ed è distrutta ma nonostante ciò è di fronte a noi facendo finta che tutto vada bene. Nessuno di noi aveva pensato alle telecamere di sicurezza poiché io e Caroline eravamo impegnati a litigare e Matthew a pensare a chi possa essere stato. Sussultiamo tutti e 4 al suono del campanello, chi diavolo suona se non è la nostra casa e non abbiamo ordinato niente? Matthew va ad aprire mentre io e Caroline ci guardiamo in cagnesco, non la sopporto affatto quando pretende di avere ragione e non lascia spazio a nessuno di noi. Matthew torna con una scatola in mano e una faccia confusa
"C'era questa scatola fuori dalla porta e non c'era nessuno, io mi sto preoccupando"
"Non fare il bambino e apri la scatola"
Apre la scatola e tira fuori da essa delle polaroid che ritraggono noi: me e Megan ,Matthew e Megan, noi in macchina, Caroline in costume e un ultima frase nell'ultima polaroid: "vi siete meritati tutto ciò che vi sta per succedere. Ciò che è successo a Megan non è niente in confronto a ciò che succederà a tutti voi"
Megan sbianca, Caroline trasalisce e io e Matthew ci guardiamo preoccupati. Che cazzo sta succedendo? Sembra un gioco malato in un dannato film Horror ma questa è la vita reale, non un film horror, e qualcuno si sta divertendo a farci spaventare.
"Matthew, vai a controllare le telecamere, voi due invece state calme perché giuro che trovo il bastardo e gli faccio patire le pene dell'inferno"
Megan si avvia verso la nostra stanza come un fantasma mentre Caroline va da Matthew senza dire una parola. Ci mancava solo questo, come se i miei problemi non fossero già abbastanza, si aggiunge questa stupida storia che deve trovare una fine al più presto. Ho bisogno di normalità e la normalità me la può dare solo Megan, perciò faccio le scale di corsa e la trovo a gambe incrociate sul letto mentre fissa il vuoto
"Megs"
La chiamo infinite volte ma non mi risponde e un ansia mi pervade, comincio a scuoterla e sbatte gli occhi come se fosse in uno stato di trance.
"Sai cosa mi fa pensare? Quando ero là sotto, in piscina, con la mano di quello sconosciuto sulla testa, dopo che le tempie mi esplodevano e non avevo più aria, non sentivo nient, mi veniva quasi da sorridere al pensiero che finalmente avrei potuto raggiungere Abigail. Ero quasi felice dell'idea, non avevo paura di morire, non volevo farvi passare ciò che ho passato con Abigail ma mi sentivo bene. Pensavo 'chissà cosa si prova a morire' e francamente stavo bene. Mi fa riflettere su quanto poco valore attribuisco alla mia vita"
"Sai cosa sentivo io invece quando mia madre mi ha detto quelle cose? Niente. Non sentivo assolutamente nulla perché mi aspettavo tutte le cose che mi ha detto, non avevo aspettative positive. Eri sul filo del rasoio, stavi per morire e non sapevi nemmeno perché. Cosa ti aspettavi?"
"non lo so"
"Non farti domande. Lascia perdere questi problemi"
"Di a Matthew di lasciar stare le telecamere. So già chi è che mandale polaroid e chi ha cercato di farmi annegare. Il sospetto mi è salito ripensando alla piscina. Mi ha accarezzato la testa, quindi non poteva essere uno sconosciuto. Quando sono arrivate le poaroid ho collegato. È Adam. Adorava fare polaroid e minacciava la gente così. Lui sa che io lo so perciò è un avvertimento per me. Non voglio che vi facciate male quindi statene fuori"
La rabbia mi assale e ho voglia di prendere a calci in faccia lo stronzo. Non è bastato aver rovinato la vita di Megan facendola schiantare contro un camion? O aver rovinato la vita a noi due inventando balle costruendo la sua storia perfetta? Esco dalla stanza sbattendo la porta mentre sento Megan urlare a squarciagola e Matthew venire verso di me con lo sguardo preoccupato di chi non capisce nulla. Voglio prendere il bastardo e farlo stare talmente male da farlo tornare di sua spontanea volontà in quell'ospedale per pazzi dove sarebbe dovuto essere ancora rinchiuso.

l'inferno nei tuoi occhiWhere stories live. Discover now