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"Marie che cavolo ci fai tu qui e come hai fatto a trovare questo posto?"
"Beh, le fatture a casa tua. Chi cavolo è questa sciacquetta mezza nuda?"
"La sua ragazza tesoro, con chi ho il dispiacere di parlare?"
"Marie, la sua ragazza"
"Oh no, ci siamo lasciati mesi fa e poi sai meglio dime che beh.. la nostra relazione non era neanche lontanamente amore"
Mi sale la nausea sentendo il discorso tra questa ragazza e il mio ragazzo, me ne vado sbattendo la porta della mia vecchia stanza, non ho intenzione di stare con Dylan per ora. Ha detto di averla lasciata ma lei si è presentata qui. Mi vibra il telefono nella tasca, Matthew mi ha mandato una decina di messaggi che dicono tutti la stessa cosa, di chiamarlo. Che cavolo è successo? Lo chiamo e risponde dopo due squilli
"Megan grazie a dio"
"Cos'è successo?"
"Caroline sta avendo il suo solito periodo nel quale urla e basta, ha rotto la sua lampada e ha completamente disfatto la tua vecchia stanza, credo che tu e Dylan dobbiate tornare dalla vostra vacanza"
"Col cavolo e poi siamo a New York. Non torno indietro, è lei che ha deciso di trattarmi così male, nonostante io non le avessi fatto niente se non degnarla troppo della mia presenza. Mi dispiace Matthew ma sai anche tu che questa volta ha davvero esagerato"
"Ma che cavolo fate a New York? So che ha esagerato ma devi capirla, si stava avvicinando l'anniversario di Abby anche per lei, non solo per te"
"Mi stai dando dell'egoista per caso?"
"Sto dicendo che solo tu e lei sapete quanto avete sofferto e che tu più di tutti la puoi capire"
"Dovrebbe imparare a capirmi anche lei, non posso essere sempre io a chiedere scusa a tutti. Ci sentiamo Matt"
Chiudo la chiamata prima che possa dire qualcosa che potrebbero farmi cambiare idea. L'ho sempre perdonata per tutto, pure quando andava in giro con Kayla senza dirmi niente e usando la scusa dell'essere troppo occupata. Brian mi ha chiamata qualche volta perciò decido di chiamare anche lui ma non risponde. Sbuffo e lancio il cellulare sul letto rischiando di romperlo in due, amen.
Esco in terrazza e la vista dello skyline di New York mi fa capire che nessun posto è come casa, nonostante mi abbia fatto male stare qui, ritroverò sempre un senso di familiarità. Chissà cosa sta facendo quella Marie nel salotto di casa nostra, con il mio ragazzo. Decido improvvisamente che non devo subire questa umiliazione, nonostante sia sera posso uscire ugualmente. Chiamo Tyler per dirgli che sono tornata ed è più che contento di sentirmi, ci diamo appuntamento davanti al nostro bar preferito. Sono contenta di rivederlo finalmente. Mi infilo i miei stivali al ginocchio e tiro fuori il cappotto, passare da un clima caldo a quello freddo non è esattamente il massimo, soprattutto per quanto riguarda l'abbigliamento.
Quella tizia sta ancora parlando con il mio ragazzo perciò le tiro una spallata, ovviamente accidentalmente.
Certo, accidentalmente, ci manca solo che faccia la pipì intorno a Dylan come le tigri.
"Ehi dove vai? E' tardi"
"So che ora è, vado da mia madre, o forse a qualche corsa che ne so, tanto dici anche tu cavolate no? Posso farlo anche io"
"Io ti ho detto la verità, è lei che crede ancora di stare con me. Ci siamo lasciati prima che ti rivedessi alla festa di Sophie quindi l'ho lasciata di mia spontanea volontà prima ancora di sapere che ti avrei rivisto"
Perché questo ascensore ci mette così tanto?
"Megs, torni vero?"
Il tono con cui me lo ha chiesto mi fa venir voglia di sbattere quella tizia fuori casa e passare la sera con il mio ragazzo ma il mio orgoglio ferito ha la meglio, questo è troppo perfino per me. L'ultima cosa che vedo è il suo sguardo disperato. Mi sono quasi già pentita di essermene andata e aver lasciato quei due da soli. Fermo un taxi e mi abbandono ai miei pensieri finchè non arrivo al bar dove io e Tyler ci incontravamo il primo anno di liceo, non conoscevamo ancora nessuno anche se loro conoscevano me. Ben presto sono diventata 'la ragazza di quel pazzo di Adam' e poi 'la ragazza del capitano di calcio', sempre la ragazza di qualcuno oppure la riccona, nessuno che mi avesse conosciuta come Megan Campbell, la ragazza dalle mille insicurezze e dai mille problemi. Perché la gente collega l'essere ricchi con l'essere vanitosi e vuoti come persone? Penso di essere empatica e comprensiva verso tutti, ma in pochi l'hanno capito. Mi sento immediatamente in colpa per il modo in cui ho lasciato Dylan perciò gli mando un messaggio per rassicurarlo che tornerò. Vedo Tyler e gli corro immediatamente in contro, è sempre bello trovare un volto familiare.
"Cavoli mi sei mancata tantissimo, non potevi dirmi che tornavi?"
"Scusa è che ho avuto molti problemi e molto poco tempo, come stai? Ci sediamo o preferisci prendere il caffè e camminare lungo l'upper east side?"
"Caffè e camminata ovviamente, devo raccontarti una cosa"
Facciamo la fila per i caffè e mi racconta tutto ciò che mi sono persa. Gossip sui nostri vecchi compagni di classe, anche lui ha deciso di fare i corsi universitari online, una nostra ex compagna di classe è rimasta incinta. Non credo di aver riso mai così tanto negli ultimi mesi
"Meg, devo dirti una cosa abbastanza personale"
"Dimmi pure"
"Beh... ho fatto coming out con i miei genitori e mi sembrava giusto dirlo anche a te"
"Pensi davvero non avessi capito che sei gay? Mi chiedevo quando lo avresti capito anche tu ma ci hai messo davvero più tempo del previsto"
"Davvero tu lo sapevi? Ero convinto che pensassi che mi piacessi quando in realtà ero cotto di Justin"
"Questo non lo sapevo, wow è strano"
"Si abbastanza, ora mi sto sentendo con un ragazzo"
"Sono contentissima per te, davvero"
Non mi ero accorta di quanto tardi fosse e del fatto che non ho cenato e Dylan nemmeno perciò entro in un ristorante di cibo orientale e compro quintali di cibo cinese e sushi. Spero che gli torni il buon umore e che quella tizia se ne sia andata da un pezzo. Mi faccio accompagnare in macchina da Tyler e lo saluto promettendogli di vederci prima che riparta.
Saluto la signora del piano di sotto e finalmente arrivo al mio piano. Sento dei passi precipitarsi verso l'ascensore e la faccia sconvolta del mio ragazzo.
"Ommiodio pensavo che non venissi più, hai idea di quanto preoccupato fossi? Sei pazza per caso?"
"Ma cos'è successo? Sono intera eh, sono solo uscita con Tyler"
"Adam ha mandato un altro pacco, mi ha scritto Matthew, avevo paura che potesse magari trovarti o che ne so, dobbiamo concludere questa storia al più presto, non posso vivere con il terrore che ti faccia qualcosa mentre non sei con me"
"Tranquillo, nessun ombra di lui fortunatamente, ho solo girato un po' di negozi con Ty"
"Quello l'avevo capito dall'immensa borsa di gucci, che hai fatto, deciso di usare i soldi di tuo padre?"
"Si, visto che il mio credo ragazzo se ne stava qui con la sua ex, o con la sua ragazza, non ho capito molto bene chi sia, anche perché pensavo di esserlo io, sai shopping terapeutico"
"Megan sai quanto me che non mi interesso alle ragazze se non per andarci a letto e sì, lo so che è brutto da dire e che magari dovrei rassicurarti invece di dirti queste cose ma è la verità. Sono fatto così e menomale che ho incontrato te. Mi faceva schifo pure fare sesso con qualcuno che non fossi tu"
"Fai schifo con le scuse"
"Non solo con quelle ma ti prometto che non ti pentirai di avermi dato di nuovo la tua fiducia. Lo giuro"
Lo spero anche io Dylan... Lo spero.

l'inferno nei tuoi occhiWhere stories live. Discover now