Capitolo 1O

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In quell'ultimo periodo Jungkook aveva ripreso a dipingere, aveva trovato qualcosa in quella casa evidentemente appartenuta in passato a qualche altro. Dipingeva più paesaggi che altro, un giorno però qualcosa dentro di sé gli fece sperimentare un nuovo soggetto.
Voleva disegnare un volto, non uno specifico, uno qualsiasi seguendo il suo istinto.
Il ragazzo si concentró a lungo e disegnò.
Si concentró sugli occhi, sulle labbra ed i capelli.
Quando finì il dipinto restò molto soddisfatto, era andato oltre le sue aspettative, però guandandolo meglio quel volto gli ricordava qualcuno, ma non sapeva chi, non riusciva a capirlo (nota autrice: vi invito ad aprire la foto ad inizio capitolo).

Kim Taehyung aveva perso la sua bionda chioma, adesso i suoi capelli erano un po' più lunghi e completamente scuri, gli avevano incredibilmente concesso questo cambio di look!
In quei tre mesi il pensiero fisso del ragazzo era Jungkook e Namjoon questo lo sapeva bene. Il minore tra i due era perennemente preoccupato per il corvino, ogni giorno sperava stesse bene, che non ci fossero problemi anche se sapeva nel profondo del suo animo essere praticamente impossibile.
Voleva aiutarlo, non sapeva perché ma avvertiva questo desiderio in lui.
Non aveva molto avuto a che fare col ragazzo, ma quel poco gli aveva lasciato il segno; il desiderio di conoscere meglio la sua persona era molto forte.
Namjoon sospiró guardando il suo amico, Tae non aveva un bell'aspetto, la ricrescita scura era onestamente l'ultimo dei problemi.
Taehyung infatti stava perdendo sempre più piume e massa corporea, era spesso stanco e non era più in sé spesse volte. Namjoon sapeva quanto lo torturassero e quanto dolore provasse quasi quotidianamente.
Il maggiore non riteneva tutto ciò giusto, dovevano evadere anche loro, ma non sapeva come! Comunicare con Seokjin era diventato più diffcile, il ragazzo si presentava poco da loro ed era sempre teso.
Namjoon conosceva i suoi dubbi, sapeva tutto di lui come se lui stesso fosse Seokjin, anzi forse Namjoon conosceva il ragazzo più di quanto il ragazzo in questione conoscesse se stesso il che era davvero "inquietante".
Namjoon non sapeva perché passasse tanto tempo a "documentarsi" di Kim Seokjin, lo faceva e basta nei momenti di libertà. Ogni tanto vagava nella mente di Jimin e Hoseok, ma per lui non era la stessa cosa.
Il telepate aveva pontenziato i suoi poteri grazie al suo essere impiccione e voler sapere sempre di più di Seokjin, ciò nonostante tutto era una cosa positiva! Adesso poteva fare più cose e questo lo rallegrava, era colpito da quello che la sua mente ed il suo potere potessero fare! Voleva tanto condividere tutto ciò con Jungkook, ma sapeva essere per il momento impossibile.

Jungkook... ma perché tutti pensavano sempre a lui nonostante non lo conoscessero affatto? Che diamine aveva di così speciale e ipnotico da infiltrarsi nella mente degli altri e restare lì?

Seokjin si trovava nei suoi appartenenti, la sua grande stanza lussuosa pareva così spoglia in quel momento. Il mutante afferrò un fiore da un vaso e se lo rigirò tra le dita lentamente pensieroso, poi vide qualcosa.

Le sue mani messe a coppa erano insanguinate, poi al posto del sangue apparvero sei petali bianchi che lentamente, dopo che furono poggiati per terra, presero fuoco consumandosi.

Seokjin si guardò attorno confuso, poi iniziò ad udire voci, frasi cantate che si susseguivano ad eco.

We don't need no education

Seokjin spaventato lasciò cadere il fiore per terra e si avvicinò allo specchio della sua stanza osservando col fiatone il proprio riflesso, allungò poi l'indice toccando la superficie fredda e come se avesse toccato dell'acqua su tale superficie si formarono diversi cerchi concentrici.

We don't need no thought control

Il ragazzo udendo nuovamente quel "canto" si voltò di scatto impaurito guardandosi alle spalle.
Cosa diamine stava succedendo?
(Nota autrice: questa scena viene mostrata nel trailer che ho editato per questa storia, se non lo avete visto consiglio la visione essendo molto utile per "capire" meglio alcune cose :3)

Seokjjn quel giorno andò in un museo con i sei mutanti, tutti erano divisi a coppiette e lui era l'unico "solo". Il museo non era molto grande, c'era una stanza abbastanza ampia con varie opere importanti tutte assieme. Namjoon stava leggendo a Jungkook un libro seduti su delle scale dì marmo, Yoongi ridacchiava divertito con Jimin vicino ad una statua greca, mentre Hoseok pedalava per la stanza con un piccolo triciclo seguito da Taehyung che lo sgridava; il più grande dei sette guardó quest' ultimo e restò sorpreso notando che gli mancava qualcosa: le ali.
Taehyung e Seokjin si scambiarono un breve ma intenso sguardo, Seokjin ebbe i brividi anche se solo per un istante, quello sguardo aveva un qualcosa di... demoniaco. Dopo che entrambi distolsero gli occhi un quadro in particolare attirò l'attenzione del mutante curatore, Seokjin si avvicinò lentamente al dipinto osservando le mille sfumature; era "La caduta degli angeli ribelli", il ragazzo lo guardò così attentamente e a lungo che non udì un organo in lontananza suonare "Passacaglia in d minore". Gli altri udendo tale melodia fermarono le loro attività ed iniziarono a scappare via da quel museo, Jungkook venne tirato con la forza da Namjoon, Hoseok corse con Jimin che vide Yoongi sparire avanti ai suoi occhi misteriosamente come un miraggio, infine Taehyung inizialmente seguì gli altri, poi si bloccó di colpo e tornò indietro avvicinandosi con un sorriso inquietante al ragazzo rimasto immobile, si avvicinò sempre di più, sempre di più... Seokjin iniziò a vedere il mondo rosso, poi notò due mani sui suoi occhi e tornò così alla realtà udendo anche lui l'organo.
Taehyung ridacchió malignamente annusandogli il collo e soffiando su di esso, poi levò le mani e Seokjin si ritrovò catapultato altrove.
Non aveva nessuno al suo fianco, la stanza era vuota, ma con al centro una statua, la medesima scultura alata che era apparsa ai sei ragazzi prima dell' "incidente" e che aveva terrorizzato Namjoon.
Seokjin si avvicinò lentamente ad essa rapito, allungò una mano accarezzando il volto freddo della scultura, poi udì la voce profonda di Taehyung in lontananza
«Mi stai dando del peccatore?»
     (Are you calling me a sinner?)
«Chi sei tu?» domandó Seokjin in un sussurro prima di risvegliarsi steso sul pavimento della sua importante camera da letto.

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Angolo Autrice: Il mio primo angolo nella storia! Sapete questo che vuol dire?! Che è giunto il momento che esprimiate con un commento tutto quello che pensate riguardo questa storia!
Spero davvero vi stia piacendo, ci sto lavorando molto, è più complessa di quello che credevo.

Avviso: ogni tanto ci saranno nei capitoli dei video editati da me riguardanti questa storia. Spero l'idea la troviate carina, ci sto davvero mettendo anima e passione nel crearli perché sì, non è facile!!
Avviso anche che la storia sarà probabilmente suddivisa in tre archi narrativi con dei sottotitoli.
Esempio: 1° arco: Mutants, 2° arco: Mutants+sottotitolo. Essendo "archi" più o meno "brevi" ho optato per rinchiudere tutto in un unico libro rispetto al creare vari libri e quindi disperdere i contenuti.
Ciò non toglie che potrebbero esserci in futuri libri a parte prequel o sequel di una lunghezza "importante", ma nel caso vi avviserò!

Penso di aver detto tutto, buon proseguimento e GRAZIE!

-Haruka

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