Capitolo 38

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Seokjin si trovava nel cimitero dinanzi alla tomba del suo amico, Hoseok aveva lasciato un vuoto nel cuore di tutti i suoi amici. Il ragazzo si accovacciò dinanzi alla lapide togliendo i fiori secchi, portati da Jungkook la settimana prima, per sostituirli con altri nuovi e belli, che rispecchiassero l'essenza del minore. Dopo aver sistemato i fiori, guardò a lungo la foto del suo amico che lo ritraeva sorridente e raggiante come il sole, gli occhi del ragazzo si innumidirono di colpo, singhiozzò cadendo poi sul marmo della tomba.

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Hoseok era seduto sul letto della sua stanza bianca affiancato da Jimin che lo osservava con occhi grandi, Seokjin guardò i due ragazzi dalla fessura della porta che lo separava dai due mutanti prigionieri. Il più grande sospirò guardando il soffitto «Sai Jimin, sono contento di avere te come compagno di stanza. In realtà sono contento di avere finalmente qualcuno al mio fianco! Vivo rinchiuso quì da solo da molti anni, negli ultimi mesi mi promettevano sempre che non sarei rimasto più solo e difatti è cosi! Ci sei tu con me e ovviamente anche tutti gli altri. In realtà ho paura di Yoongi e Taehyung, ma credo che conoscendoli meglio cambierò idea.» Jimin per tutto quel tempo non aveva fiatato, anzi era rimasto seduto sul letto ad osservare le proprie gambe che dondolavano sfiorando il pavimento candido di quella stanza così spoglia e triste, nonostante fosse luminosa.

«Jimin, ti voglio bene...» il nominato sollevò di colpo il capo nell'udire quelle parole, abbozzando successivamente un piccolo sorriso «Anche io ti voglio bene, Hoseok...» i due si scambiarono un lungo sguardo furtivo scoppiando poi in una deliziosa risata, Hoseok afferrò un cuscino che colpì dopo il compagno sulla spalla, Jimin ridacchiando afferrò il proprio cuscino ricambiando il gesto. I due mutanti così facendo iniziarono una battaglia con i cuscini facendo danzare nell'aria delle piume bianche, Seokjin abbozzò un sorriso a tale visione. Era interessante vedere come in un posto del genere vi fosse affetto e spensieratezza seguiti da dolci risate.
«Jimin...non lasciarmi mai.» «Non lo farò mai Hoseok, per te morirei.»
Nell'udire quelle frasi il cuore di Seokjin si strinse in una morsa facendolo tornare alla realtà.

"Cosa sono questi? Ricordi? Perché...?"






Seokjin aprì gli occhi trovando il volto di Jimin a mezzo metro dal suo, il piccolo teneva in mano un piccolo mazzolino di fiori. «Oh Jimin...» l'altro piegò la testa di lato rispondendo «Stai bene Jin? Ti ho trovato svenuto...» il mutante strinse gli occhi mettendosi a sedere, guardò la foto di Hoseok lasciando poi fuoriuscire dalle sue labbra un sospiro lungo. «Sì, sto bene Jimin, grazie mille. Sai, mi capita spesso di svenire, forse dovrei farmi vedere da un medico.» Jimin aggiunse il proprio mazzo di fiori a quello del maggiore ascoltandolo attentamente «Non ti vedo da un bel po', è bello vederti.» il minore sospirò passando un braccio sui propri occhi per strofinarli «Avevo bisogno di pensare lontano da tutti. Mi dispiace per essermi distaccato da voi quest'ultimo mese...» Seokjin portò un braccio a circondare le spalle del più piccolo, era ben consapevole di quanto stesse soffrendo e magari un supporto amico sarebbe tornato utile, gli accarezzò lentamente la spalla col pollice sorridendogli con fare confortevole «È normale Jimin, hai fatto bene a prendere del tempo per te. Stiamo tutti soffrendo ancora per la scomparsa di Hoseok, era davvero speciale per tutti noi; sicuramente tu eri quello più legato di tutti visto tutto quello che avete condiviso insieme. Jimin è inutile che te lo ripeta, ma noi siamo qui per sostenerti, siamo qui per piangere e andare avanti insieme. Siamo una famiglia, no?»
Jimin abbozzò un sorriso ringraziando il maggiore concentrandosi poi sul volto di Hoseok, dopo un lungo silenzio il ragazzo espresse un desiderio «Vorrei tanto trovare quella persona in grado di tornare indietro nel tempo. Namjoon un giorno mi ha parlato dell'esistenza di questa abilità. Vorrei tanto tornare indietro a quel maledetto giorno e salvarlo.» Seokjin abbassò il capo sospirando «Mi dispiace Jimin, ma il passato è il passato ed è impossibile modificarlo.»
Il minore scoppiò di colpo in un sonoro pianto rifugiandosi poi nel petto del maggiore, singhiozzando parlò «Perché Yoongi è tornato in vita e lui non può farlo? Cosa ha Yoongi in più di Hoseok? Perché?!»
Seokjin si morse l'interno guancia abbassando il capo, mormorò «Non sappiamo ancora il perché Yoongi sia tornato indietro... È una cosa inumana.» Jimin continuó a singhiozzare «Non ci riesco, non riesco a lasciarlo andare! La mia vita senza di lui è priva di senso!» il maggiore asciugó le lacrime del minore con delicatezza, lo strinse nuovamente tra le sue braccia lasciandogli un bacio tra i capelli.

Salutarono il loro amico lasciando poi il cimitero mano nella mano, come se il più piccolo fosse un bambino. Seokjin lo portò nell'istituto dove ad accoglierli vi era Namjoon con sguardo preoccupato. «Ehi Jimin, perché non resti un po' da noi? Dopotutto questo è in istituto, ci sono anche dei letti.» propose Namjoon con un sorriso di incoraggiamento, Jimin non rispose, ma il telepate sapeva che in realtà ci stava pensando.

Ciò che distrasse i mutanti dalla piccola conversazione fu il suono del campanello che dichiarava l'arrivo di qualcuno, Seokjin corrugó la fronte andando poi ad aprire. Il ragazzo si ritrovò dinanzi dei volti a lui ignoti, avevano tratti europei «Salve, siamo interessati a... frequentare questa scuola per mutanti. Veniamo da molto lontano...» Namjoon udendo quelle parole si precipitò alla porta con un gran sorriso invitando poi i ragazzi ad entrare «Prego, accomodatevi. Andiamo nel mio studio, io sono Kim Namjoon.» i ragazzi sorrisero sinceramente seguendo l'uomo incuriositi.

Namjoon si accomodò sulla sedia nera imbottita, poggiò i gomiti sulla scrivania di legno e guardò i ragazzi sorridendo. I ragazzi, un gruppo di tre, si accomodarono su delle sedie poste dinanzi al mutante più grande «Benvenuti. Vi ringrazio per il vostro interesse, dopo la grande lotta i mutanti in questa città si sono estinti quasi del tutto...» «Ne siamo a conoscenza e ci dispiace per la vostra perdita. Jung Hoseok... Era un vostro compagno.» il telepate fece un lungo sospiro abbassando lievemente il capo «Sì, lo era.»

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Angolo Autrice: grazie mille per le 4k letture, appena raggiungiamo un determinato obiettivo penso riveleró la mia identità 👀 (così potrete ammazzarmi più facilmente 👌)
Intanto fatemi sapere cosa vi aspettate da questo nuovo arco narrativo !

Byebye~~~

Mutants || BTS ||Where stories live. Discover now