Capitolo 46

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First Love 2.0

Il ragazzo era avvolto nell'oscurità di un vicolo cieco seduto su delle grosse casse di legno scuro, teneva tra le mani un accendino che accendeva e spegneva in continuazione.
Osservò con un sorrisetto maligno l'uomo dinanzi a sé «Se non te ne andrai ti farò esplodere.»
L'uomo con indosso un ampio cappuccio nero parlò «So che stai cercando lei. È inutile, è solo una leggenda.»
Min Yoongi rise di gusto «No, ti sbagli. È reale ed io la troverò.»
«Perché sei tanto interessato a trovarla?»
Il ragazzo si alzò mettendo in tasca l'accendino «Perché mi chiama. La sento, ma non so dove sia con precisione.»
L'uomo incappucciato scoppió in una sonora risata «Min Fottuto Yoongi, tu sei pazzo!»
Il ragazzo si avvicinò pericolosamente all'uomo afferrandolo dalla felpa scura «Non prenderti gioco di me. Ho già ucciso in passato.»
L'uomo scosse il capo «Dovresti farti curare. Inizi a sentire voci che ti chiamano...»
«Lei è reale!» il ragazzo strinse i denti e col sol sguardo bruciò vivo l'uomo che iniziò ad urlare.

Min Yoongi lasciò quel vicolo buio e si mischió tra la folla di quella grande città coreana.
Come da abitudine poi entrò in un negozio a lui speciale.

Il ragazzo osservò il pianoforte nel negozio di musica, accarezzó la superficie e poi sedutosi iniziò a suonarlo. Suonò una dolce melodia che gli fece scendere una lacrima solitaria. Quella melodia era la stessa di colei che stava cercando, ogni giorno Yoongi udiva quella persona fischiettarla in modo dolce e triste. Era nella sua mente, ma il ragazzo sapeva benissimo essere reale.

Anche in quel momento, mentre suonava, sentiva il suo fischio, ne percepiva la paura, sembrava che fosse confusa. Cosa le stava accadendo?

Yoongi andò nella città sotterranea dei mutanti, camminava a testa basta pensieroso mentre giocava con il solito accendino, camminó tra gli abitanti che si zittivano al suo passaggio, faceva quell'effetto Min Yoongi. Era temuto da molti mutanti, alcuni lo credevano addirittura una divinità visto il suo immenso potere, al ragazzo quella situazione di controllo piaceva, amava incutere terrore ed essere rispettato.
Entrò nella sua modesta casa lasciando su un mobile l'accendino bianco sul quale aveva scritto "Y.K." con un pennarello indelebile nero, sospirò subito dopo gettandosi a peso morto sul suo letto a due piazze, accarezzò il lato vuoto immaginando esserci la fenice al suo fianco «Perché non ti mostri?»

Il ragazzo chiuse gli occhi riflettendo sul mondo e su se stesso, agli occhi di molti il ragazzo appariva come un'antagonista, mentre ad occhi di altri sembrava un salvatore.

Il mondo è un luogo ove regna ormai l'odio per la gente come me.
Ci dipingono come mostri,
scappano da noi, ci uccidono...
Così ho deciso di esserlo davvero.

Io sono un dio.
Il dio del fuoco.
Niente e nessuno potrà estinguermi.
Però ho ugualmente bisogno di lei.
Ho bisogno della fenice.

Lie 2.0

Una mela rotoló sul pavimento freddo, un ragazzo dai biondi capelli camminò lentamente inseguendola.
Quando essa cessò di camminare per il lungo e oscuro corridoio, il ragazzo si piegò afferrandola tra le sue piccole dita. Sospirò guardandola.
Il suo volto era apatico, non vi erano alcun tipo di emozioni. Si sentiva intrappolato, si sentiva smarrito.

Erano anni che chiedeva aiuto, ma esso non arrivava mai.

Si sentiva in trappola, sì era decisamente in trappola.

Mutants || BTS ||Where stories live. Discover now