Capitolo 34

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Seokjin aprì gli occhi guardando come prima cosa un Namjoon preoccupato che sospirò sollevato vedendolo sveglio, il maggiore si mise seduto confuso guardando il disastro attorno a lui. Cosa stava succedendo?
«Nam... Che è successo?» il signore dei metalli si passò una mano sul volto «Sei "svenuto" di colpo Jin, dopo abbiamo continuato a combattere mentre Taehyung ti proteggeva.» Seokjin rimase sconvolto nell'udire il nome dell'angelo, lui proteggerlo?
«Che sta succedendo adesso?» «Jungkook sta cercando Jimin, Yoongi è ferito, l'unico che sta bene è Taehyung.» Seokjin portò lo sguardo sul campo di battaglia, Jennie e Jisoo stavano affrontando Taehyung insieme anche se ognuna pensava per sé, Rosé intanto stava avendo la meglio su Yoongi spalmato di faccia contro la strada rotta mentre chiedeva aiuto in particolar modo alla fenice. Della quarta ragazza, Lisa, non vi erano tracce, questo perché aveva deciso di seguire Jungkook a debite distanze per non essere scoperta.

Yoongi tossí alzandosi lentamente da terra, la sua fronte grondava di sangue e sudore, i suoi abiti erano ridotti a brandelli a causa della lotta sempre più violenta.
Namjoon lasciò Seokjin nascosto in un locale e si precipitò dai suoi compagni innalzando nella sua corsa diversi oggetti di metallo, quando il ragazzo fu vicino a Yoongi lanciò il primo gruppo di ferraglia contro Rosé che si scansò in tempo restando sorpresa dall'improvviso attacco;  Yoongi tossí sputando sangue e bestemmiando, Taehyung riuscì a vedere le pessime condizioni del suo compagno mentre evitava un attacco corpo a corpo di Jennie, si teletrasportò dal dio del fuoco prendendolo in braccio sotto proteste del ragazzo. L'angelo guardò Yoongi negli occhi leggermente socchiusi e gli disse «Non posso lasciarti morire...la fenice ha bisogno di te e tu di lei. Quando tutto questo finirà ti porterò da lei...» Yoongi provò a ribattere, ma svenne tra le braccia di Lucifero che svanì nel nulla con lui lasciando dietro una nube oscura. Namjoon rimase solo sul campo di battaglia.

«Seokjin...» sussurrò con voce roca Taehyung, il nominato si girò di scatto guardando i due mutanti «Ti prego curalo, Seokjin...» l'angelo lasciò ai piedi del maggiore il corpo svenuto di Yoongi, il dio del fuoco pareva in quel momento la cosa più innocente e fragile del mondo, il maggiore guardando il piromane annuì piegandosi in ginocchio e portando successivamente una mano sulla fronte del ragazzo «Mi ci vorrà del tempo, ti prego torna da Namjoon.» l'angelo annuì ringraziando il compagno, svanì poi nel nulla apparendo nuovamente accanto a Namjoon salvandolo da un attacco da parte di Jisoo «Ma questo dio quando arriva?» domandò Lucifero con gli occhi totalmente neri.

Jungkook correva per la metropoli urlando il nome di Jimin in modo invano, era ansioso, aveva paura di un qualsiasi attacco nemico.
«JIMIN! HOSEOK!» Jungkook si guardò attorno col fiato corto tirandosi poi i capelli notando delle persone nascoste in vari locali «JIMIN! TI PREGO!» il mutante provò a connettersi mentalmente con i compagni ma in modo invano, la sua mente fu però invasa da tutti i pensieri dei cittadini spaventati quanto lui. Le voci erano così numerose e incasinate tra di esse che il mutante sentì il proprio cervello esplodere, urlò in preda al dolore e alla disperazione portando le proprie mani a premere fortemente sulle tempie, mentre stringeva gli occhi e si metteva di ginocchia per terra.
«Se solo mi accettassi Jungkook...avresti il controllo del mondo.» la voce che aveva parlato nella mente di Jungkook, mettendo in secondo piano tutte le altre voci, era quella di Jungkook stesso.

Il mondo per il piccolo mutante si bloccò ritrovandosi nel completo nulla; tutto quello che lo circondava era scomparso nel nulla. Jungkook sì sollevò guardandosi attorno e restò sorpreso quando vide in lontananza se stesso con una lunga veste nera.
«Jungkook...» l'entità lo chiamò alzandosi il cappuccio «Seguimi...» il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e seguì se stesso verso una meta indefinita o inesistente. Il Jungkook incappucciato si fermò di colpo allungando il braccio sinistro in avanti, dal nulla lentamente apparve Taehyung sospeso in aria con gli occhi chiusi, il suo corpo nudo era violaceo stretto da spessissime catene che nascevano dall'alto e finivano in basso, le sue ali erano rovinate. Jungkook schiuse le labbra a quella visione notando poco dopo che lentamente stava apparendo un nuovo corpo sospeso accanto a quello dell'angelo: Min Yoongi.
Il piromane lievitava in aria vestito con abiti eleganti e preziosi, aveva una farfalla sulle labbra, Jungkook era parecchio scosso poiché non capiva cosa stesse accadendo «Perché li vedo?» l'altro Jungkook portò una maschera bianca con ricami dorati sul volto «Perché devi vederli.» il mutante sospirò avvicinandosi lentamente ai due corpi, i suoi passi lenti rimbombavano in quello spazio vuoto. Una volta giunto vicino a Taehyung apparve un terzo corpo, na questa volta era steso per terra: Kim Seokjin.
Il suo viso era pieno di crepe, indossava una camicia bianca con colletto rosso, una mano poggiava sul proprio petto, mentre l'altra era stesa lungo il fianco e teneva tra le dita distrutte un fiore bianco a sei petali. Jungkook si piegò afferrando il fiore che guardò attentamente, nel frattempo il corpo di Park Jimin apparve affiancando quello di Seokjin. Park Jimin aveva una benda nera sugli occhi e dei lunghi nastri sui polsi, in una mano stringeva saldamente una rossa mela. Jungkook guardò il se stesso con la maschera spaventato, si portò una mano tra i capelli guardando anche il corpo di Namjoon circondato da veleni ed infine quello di Hoseok; quest'ultimo era circondato da quasi un centinaio di frecce, dopo le frecce vi era la pietà di Michelangelo con i volti inesistenti. Il mutante indietreggiando andando ad inciampare in un settimo corpo, il ragazzo cadde e notò come quel corpo fosse il suo; tremante si avvicinò  a gattoni e poggiò una mano sul volto del settimo corpo muovendola poi come se stesse togliendo delle maschere, a quel gesto al posto del suo volto apparve quello di Yoongi sanguinante sulla fronte, Jungkook impanicato ripetette l'operazione rivelando il volto di Taehyung che guardava il nulla con occhi azzurri e capelli biondi, il ragazzo continuò l'operazione sempre più impaurito per altre cinque volte. Man mano che ripeteva quel movimento apparivano, uno dopo l'altro, i volti dei suoi compagni, la settima volta che fece quel gesto si mostrò nuovamente il viso di Jungkook, ma questa volta vi era qualcosa di diverso. Il volto era crepato come una bambola di porcellana rotta, Jungkook potette giurare di aver visto in quelle crepe della roba incandescente come del magma.

«Jungkook...» sussurrò con voce roca il Taehyung incatenato «Non aver paura, ricordati che sei la creatura più bella che il divino possa aver creato.»

Mutants || BTS ||Where stories live. Discover now