Mutants: Begin

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Sei mesi dopo.

«Sono davvero contento per come il mondo stia cambiando ultimamente.» disse Namjoon sorridendo rivolgendosi a Yoongi. I due ragazzi si trovavano nell'ufficio dell'istituto per mutanti, la stanza era accogliente e odorava di nuovo. «Anche se c'è la pace non vuol dire che non potrà esserci una guerra. Dobbiamo essere preparati a tutto. Non potrai mai sapere se un giorno escirà fuori un pazzo che vorrà ucciderci tutti.» Namjoon fece mezzo sorriso poggiando i palmi delle mani sulla scrivania laccata «Perché non vieni ad insegnare quì?» il piromane scoppiò in una sonora risata «Io? Insegnare? Non sono il soggetto perfetto... Hoseok sarebbe stato sicuramente bravo.» al ricordo del compagno deceduto i due amici fecero un lungo sospiro.
«Come va con Jungkook?» «Oh, va benissimo. Piano piano sta anche imparando a gestire la fenice, facendola propria.» il ragazzo sorrise sinceramente sedendosi su di una delle comode poltrone, Namjoon abbozzò un sorriso mostrando le fossette «Che strano il destino. Avevi trovato la fenice, ma non te ne eri accordo. Alla fine hai capito il perché della melodia?» Yoongi fece un grosso sorriso «Nam, il tutto è così fottutamente romantico! Le nostre menti sono sempre state connesse! Quando c'era qualcosa che non andava lui lo avvertiva e inconsciamente mi aiutava. Non so come spiegarlo a parole, perderebbe tutta la magia... Spero, ecco... Sia una cosa intuibile!» il signore dei metalli ridacchió «Forse ho capito quello che vuoi dire.» il dio del fuoco sorrise sinceramente, da quando aveva iniziato la sua relazione il ragazzo aveva subito drastici cambiamenti nel suo carattere, anche se, ovviamente, tracce del vecchio Min Yoongi restavano in modo indelebile nel suo essere. Probabilmente in realtà il ragazzo adesso era semplicemente se stesso, sentendosi più rilassato e felice grazie alla situazione che attualmente stava vivendo.

«Che mi dici di Seokjin? Mi riferisco ai suoi poteri.» Namjoon fece un lungo sospiro «Non ha ancora capito la sua terza abilità e per il momento non ho intenzione di dirgliela. Vorrei che capisse da solo, ma ho il terrore che inconsciamente possa fare dei guai. Più e più volte mi dice di aver visto Taehyung incatenato e sofferente oppure di vedere Hoseok nel laboratorio.» Yoongi fece schioccare la lingua sul palato «Amico, bisogna dirglielo. Lui ha visto Jungkook salvarmi dalla casa dei miei genitori e non parlo di un Jungkook dall'aspetto coerente con l'anno, ma di un Jungkook con le fattezze attuali.»

Seokjin salutò radioso Yoongi che lasciava la struttura per tornare a casa, il maggiore si chiuse alle spalle il portone guardando poi il mutante che amava «Cosa voleva?» cantilenò il grande «Solite cose. Dice che dobbiamo essere pronti nel caso esca fuori qualche folle che vuole annientarci.» Seokjin rimase alcuni secondi in silenzio, poi saltellando disse «Secondo me ha ragione. Certo abbiamo Jungkook che può vedere il futuro, ma le sue visioni non avvengono in modo intenzionale.» si fermò di colpo guardando poi il ragazzo «Dobbiamo costruire un team! Un team di supereroi mutanti!» Namjoon rise di gusto «E da chi sarebbe formato? Me, te, Yoongi e Jungkook? Ormai Jimim ha perso la testa da quando Hoseok è morto, non ne vuole sapere più nulla.»
Jin fece un lungo sospiro «Ti rendi conto che Jungkook è la fenice?! Siamo indistruttibili!» il più piccolo camminò avanti ed indietro sistemando dei libri nei vari scaffali di legno «Jungkook non controlla ancora bene la fenice, è pericoloso.» Seokjin aiutò il compagno sistemando tutto con cura «Imparerà. Ancora non ci credo che il famoso blocco che mutava tutti i livelli di Jungkook fosse causato solo dalla fenice. Molte cose che sono successe in quel dannato laboratorio o a noi in generale sono state grazie alla fenice!»

Namjoon stanco si mise seduto sul divano sistemandosi i capelli «Taehyung ad un certo punto ha capito tutto, ma non ha detto nulla. Chissà che fine ha fatto adesso.» Seokjin si mise seduto accanto al compagno poggiando la testa sulla sua spalla, chiuse gli occhi emettendo poi un lieve sospiro «Nam, Taehyung non è più un mutante ora. È rinato ed adesso è praticamente un dio... O un angelo dio... Insomma non è più il Taehyung che conoscevamo.»
Namjoon chiuse gli occhi sospirando a lungo, sentiva molto la mancanza di suo fratello e non sapere dove fosse finito in quel momento lo mandava quasi in crisi.

Yoongi entrò nella sua nuova abitazione che condivideva con il suo ragazzo, Jungkook. Il minore accolse il maggiore salutandolo e abbracciandolo caldamente «Bentornato Yoon, ho preparato il pranzo. Spero sia buono...» il dio del fuoco accarezzò dolcemente i capelli dell'altro stampandogli un bacio sulle labbra «Sarà sicuramente buono, grazie Jungkookie...» si allontanò poi da lui dirigendosi a tavola dove vi era un delizioso pasto, preparato con cura ed amore, ad attenderlo. Yoongi si mise seduto seguito dal più piccolo, si augurarono buon pranzo e mangiarono assieme parlando del più e del meno.

Jimin si trovava sulla riva di una spiaggia sabbiosa, stava osservando con sguardo perso le onde del mare. Erano passati sei mesi, ma il ragazzo si sentiva ancora maledettamente vuoto. Hoseok se ne era andato troppo in fretta e senza preavviso per colpa di una mutante puttana. Il ragazzo non l'avrebbe mai perdonata, neanche se gli avesse ridato indietro il suo amico. Per Jimin adesso niente aveva più un senso, desiderava soltanto morire di una morte dolce. Più volte Namjoon e Seokjin avevano provato a parlargli o a invitarlo a stare con loro, ma il piccolo non ne voleva sapere nulla, per lui loro non esistevano più. Erano morti insieme a Jung Hoseok.
Il ragazzo si tuffò nel mare cadendo di spalle, diventando tutt'uno con esso.
Il corpo morto di Hoseok non avrebbe mai abbandonato la mente di Park Jimin, non avrebbe mai dimenticato la visione del suo migliore amico in quella bara di legno e soprattutto non avrebbe mai dimenticato il nome ed il volto di colei che lo aveva ucciso.
Fu quell'ultimo pensiero a far spalancare gli occhi di Jimin di colpo in modo serio e omicida. Il ragazzo colto dall'ira decise che prima di ricongiungersi con Hoseok avrebbe dovuto vendicarlo come si deve.
Sì, uccidere Lisa sarebbe stata la sua missione adesso.

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