Capitolo 33

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Yoongi attaccò Rosé con varie combinazioni, la ragazza con facilità annullò tutti i suoi attacchi ridendo con gusto «È inutile Min Yoongi, sono io la più forte. Tu sei soltanto un falso dio! Tu ed i tuoi amici non valete nulla!» il piromane strinse i pugni e le sbottò contro «Perché sei dalla parte di quelli?! Noi mutanti dovremmo essere fratelli, sostenerci!» lei rise indicandolo subito dopo «Pensi davvero che stiamo dalla loro parte? No. Non appena vi avremo fatto fuori uccideremo loro e tutta l'umanità!»
Yoongi portò dì colpo le mani sulla strada facendola esplodere, Rosé indietreggiò in tempo ridendo «Che peccato, troppo lento!» la ragazza creò delle frecce di ghiaccio che lanciò contro il mutante, che prontamente le evitò facendo delle capriole. Guardò la donna a lungo con irritazione pensando all'azione migliore da fare.

Taehyung si precipitò sulla ragazza corvina che mosse la katana in tre direzioni diverse creando varie onde viola che viaggiarono poi in varie direzioni, Jungkook correva come un pazzo per evitare quelle onde cossichè non venisse fatto a fettine, l'angelo disintegrò ogni onda sempre più colmo di ira provando comunque a mantenere il controllo di sé. La fanciulla stanca di tutto ciò mise via la katana rinchiudendola nel fodero, fece un lungo sospiro sotto gli sguardi confusi dei due uomini «Dannazione, con voi dovrò impegnarmi davvero molto. Contro Jeon Jungkook avrei vinto facilmente, ma se a Jeon Jungkook si unisce Kim Taehyung» fece una piccola pausa «Le cose si fanno più complicate.» proferito ciò Jennie si precipitò sui due ragazzi ad alta velocità, gli afferrò entrambi dal collo facendoli sbattere sulla strada, strascinò i due mutanti lungo la superficie ruvida per alcuni metri mentre Jungkook serrava gli occhi provando a liberarsi e Taehyung la guardava impassibile con le ali che iniziarono a spogliarsi dalle piume.
L'angelo fece un lungo sospiro dando poi un calcio nel petto della giovane facendola volare via, si alzò di colpo guardando le condizioni delle sue ali «Questa me la paghi sai?» l'angelo sfrecciò su di lei dando inizio ad una lotta prevalentemente corpo a corpo.

Jimin si stava difendendo bene, nonostante la sua avversaria fosse molto potente «Impressionante Park Jimin.» si congratulò lei portando una mano lungo il fianco «Sei un ragazzo in gamba.» il ragazzo la guardò con un lieve affanno domandandole subito dopo «Cosa volete fare? Siete delle sottospecie di sottoposte di colui che si fa chiamare dio?» la ragazza sorrise di lato portando anche l'altra mano sull'altro fianco «È esatto, sono una dei quattro cavalieri dell'Apocalisse, siamo un quartetto di ragazze agli ordini di dio.» «Chi è questo dio dei mutanti?» la ragazza guardò Jimin titubante, poi disse «Lo conoscerai presto, anche se il nostro obiettivo era di disintegrarvi prima del suo arrivo.» il mutante dei quattro elementi a quel punto strinse i pugni «Perché volete disintegrarci?» la mutante sospirò esausta da tutta quella curiosità «Perché è quello che ci hanno richiesto! Anche noi così come voi siamo state catturate, ma dio ci ha salvate e adesso siamo libere! Quegli sciocchi dottori ci hanno ordinato di uccidervi, noi stiamo eseguendo questo ordine anche perché noi stessi vi riteniamo pericolosi, ma stai tranquillo... Una volta che avremo ucciso voi sette sarà il turno di quegli idioti e poi di tutta l'umanità!» Jimin venuto a conoscenza di ciò sgranò gli occhi iniziando a correre provando a scappare il più lontano possibile, la fanciulla lo seguì subito con tanto di attacchi che il ragazzo evitò. Una volta che si accertò di essere nascosto, Jimin divenne invisibile e senza alcun tipo di problemi andò il più lontano possibile provando a ricongiungersi con Hoseok.

«Te lo sei fatto scappare?!» sbottò la ragazza con la frangetta afferrando dai capelli la compagna «Sei proprio una nullità Jisoo!» la lanciò contro la strada con forza dirignando i denti, la mal capitata strinse gli occhi dolorante a causa dell'impatto «Mi dispiace Lisa, non so come abbia fatto a perderlo di vista!» Jennie fece il suo ingresso accanto alle ragazze, era ferita a causa di Taehyung «Non possiamo farcela da sole! Questi ragazzi sono pericolosi...»
L'urlo di Rosé attirò l'attenzione di tutti, Yoongi aveva il corpo ricoperto completamente di fiamme e teneva saldamente la ragazza per i capelli mentre lievitava in aria, la lanciò di poco in aria riprendendola poi dalla gola. Il piromane strinse sempre più forte la mano attorno al collo mentre la ragazza provava a difendersi creando quasiasi cosa fatta di ghiaccio con scarsissimi risultati. Le altre tre guardarono la scena preoccupate, ma non mossero un muscolo dato che per loro non esisteva la collaborazione: ognuna doveva vedersela da sola andando anche incontro alla morte.
Quella visione di sofferenza della ragazza e di impassibilità da parte delle compagne fece rabbrividire e soffrire Seokjin che strise forte le mani a pugno, fin da sempre aveva visto collaborazione e supporto tra i sei ragazzi anche quando non si conoscevano, per lui tutto questo era inaccettabile! Come potevano dei compagni stare a guardare senza aiutare? Yoongi aveva sempre avuto un carattere scontroso e gelido, ma nonostante questo non si era mai tirato indietro dal salvare un suo simile! Il mutante curatore scosse il capo un disapprovazione, Namjoon lo guardò attentamente aspettando una sua reazione che non arrivò mai, anzi il ragazzo cadde al suolo come se fosse svenuto di colpo.

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Seokjin aprì gli occhi ritorvandosi in un luogo scuro illuminato solo da sinsitre fiamme, si alzò sul busto guardandosi attorno spaesato. Lentamente si alzò da terra ed iniziò a camminare in quel luogo che riconobbe essere l'inferno.
Camminò tra anime dannate che bestemmiavano e urlavano dal dolore, ritrovandosi poi dinanzi ad un lago ghiacciato che un tempo ardeva lungo la circonferenza. Il ragazzo osservò con attenzione il lago notando qualcuno al suo interno, riconobbe poco dopo Taehyung, successivamente sgranó gli occhi per la sorpresa. Seokjin osservò il corpo quasi nudo del ragazzo circondato da delle spesse catene, il suo occhio sinistro si rigò con una lacrima nera che cacciò subito via sporgendosi in avanti sempre di più; poggiò i palmi sulla sottile lastra di ghiaccio frantumanda cadendo succesivamente nel lago.
Seokjin si ritrovò accanto a Lucifero dormiente, il suo cuore martellò forte nel petto, si avvicinò maggiormente al corpo dell'angelo provando a liberarlo dalle catene in modo invano.

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