Capitolo 3O

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Taehyung aprì lentamente gli occhi, guardò la stanza attorno a sé spaesato trovando anche Yoongi e Namjoon.
«Buongiorno principino.» disse in un sussurro il piromane, l'angelo si mise seduto ricordando lentamente tutto, mormorò «Jungkook... Dov'è?» «È salvo Tae, stai tranquillo.» rispose Namjoon sospirando. Taehyung si passò le mani tra i capelli morbidi «Siamo finiti qui di nuovo...» «E siamo senza poteri.» concluse Yoongi lasciando il minore con la bocca schiusa e il respiro corto.
Namjoon si avvicinò all'amico rassicurante «Ti prometto che tutto finirà per il meglio, devi avere fiducia in me...»

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Seokjin si svegliò di colpo alzandosi dal letto col busto, osservò la campana di vetro contenente i sei petali e tirò un lungo sospiro confuso. Non capiva. Ricordava di essere con Hoseok, Jimin e Jungkook...

Si alzò dal letto e con passi lenti si avvicinò alla finestra spalancando le tende notando una casa che non aveva mai notato prima di allora, diversa da tutte le altre del quartiere. Strinse gli occhi provando a capire qualcosa, poi udì un urlo provenire da quella casa che lo fece sobbalzare, in poco tempo vide alte fiamme divampare per tutto l'appartamento. Le urla divennero sempre più forti, Seokjin si spaventò, dopo non molto tempo esse cessarono e Seokjin notò una camera da letto con sopra steso un ragazzo a lui noto: Min Yoongi.
Sgranò subito gli occhi volendo aiutarlo, corse in giro per la stanza, ma la porta era svanita, provò con la finestra ma essa non si apriva.
«OH NO, YOONGI SVEGLIATI!!» il nominato aveva un volto molto più giovane di quello attuale, Seokjin sentiva il proprio petto martellare forte nel petto «QUALCUNO LO AIUTI!» e come per magia, la sua richiesta fu esaudita.
Un ragazzo dall'aspetto più grande di Yoongi fece irruzione nella camera del piromane, si avvicinò a lui non curante delle fiamme, lo afferrò da sotto le ascelle e con fatica lo tirò giù dal letto portandolo via dalla stanza. Seokjin ci mise un po' per capire che il ragazzo fosse Jeon Jungkook.
Perché sembrava più grande di lui? Era forse un sogno questo?

Poi la voce di Namjoon risuonò nella mente di Seokjin «Ricordati dell'incidente di Yoongi!» e proprio quello era quel dannato evento.
Cosa avrebbe dovuto fare Seokjin? Era in trappola!

Jungkook e Seokjin si scambiarono un lungo contatto visivo, il minore era il minore, ma aveva qualcosa di diverso... Gli occhi erano fiammeggianti, il corpo  emanava vapori caldi mentre l'incendio lentamente svaniva in quel l'abitazione.

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Salvato?

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Jungkook guardó il maggiore confuso «Stai bene Seokjin?» il nominato si guardò attorno col respiro pesante e disse «Non riesco a capire... Stavo sognando forse...» Hoseok si strinse nelle spalle «È come se tu... Te ne fossi andato per un ora Jin...» Seokjin sgranò gli occhi incredulo. Cosa era quella storia?!


Taehyung avvolse Yoongi tra le sue braccia chiudendo gli occhi, il maggiore sospirò e guardò l'angelo a lungo «Dimmi un po' Tae... Non riesci a farci uscire di qui?» lui scosse il capo «Non abbiamo i nostri poteri Yoongi, vorrei tanto capire a cosa è dovuto tutto ciò.» Namjoon guardò a lungo i due ragazzi tirando poi un lungo sospiro «Dobbiamo avere fede...» Taehyung abbassò la testa a quelle parole «Fede. Dei, angeli, Lucifero. Sono tutte cazzate.» sbottò Yoongi, il mutante dei metalli fece mezzo sorriso guardando il volto impassibile dell'angelo «Dici che gli angeli sono cazzate e ne hai uno accanto.» «Taehyung ha le ali come loro, ma non vuol dire che lo è.» il protagonista di quella conversazione sollevò le spalle non sapendo cosa rispondere.
«Se le ali di Taehyung fossero dovute ad una mutazione ora non dovrebbe averle.» l'angelo sgranò gli occhi nell'udire quell'affermazione e guardò attentamente il suo amico con volto sospetto.
Yoongi guardò i due che si stavano scrutando a lungo sentendosi confuso e fuori luogo, spostò lo sguardo su Taehyung avvertendo poi un capogiro susseguito dal canto malinconico della fenice «La fenice...» mormorò attirando subito l'attenzione di Taehyung e Namjoon. Il piromane si sollevò da terra guardandosi attorno «Era da un po' che non la sentivo più...» si avvicinò alla porta toccando la superificie liscia e fredda «Hanno detto di avere il dio dei mutanti dalla loro parte...magari è qui.» Taehyung sbottò subito «Non può essere dalla loro parte.» Namjoon guardò l'angelo con la coda dell'occhio e con voce bassa domandò «Tu sai chi è questo dio, Taehyung?» il ragazzo abbassò il capo «Non posso dirvi queste cose.» Yoongi dirignò i denti afferrando la stella del mattino dalle spalle, lo scosse con rabbia «Cazzo Tae, tu sembri sapere tutto di tutti e non ci dici mai un cazzo! Io sul serio non ti capisco più, anzi non ti ho mai capito! Chi sei tu?!»

L'angelo nero rimase in silenzio col capo chino, Yoongi irritato lo spintonò lontano mandandolo al diavolo «Ti fai davvero odiare molte volte, cazzo. Che tu sia maledetto!»

Ma Taehyung maledetto lo era già, ma questo era ovviamente ignoto ai suoi compagni. La mente di Lucifero era avvolta da ricordi, il suo corpo si sentiva abbandonato e solo. Maledetto, Taehyung avrebbe tanto voluto non esserlo. Sul suo volto si formò una lacrima calda che lasciò gli altri due senza parole, il demone asciugò immediamente quella lacrima solitaria come lui e guardò i mutanti «Usciremo da qui, ve lo prometto. Yoongi ti prometto anche che...» la sua voce iniziò a spezzarsi «ti condurrò da lei, dalla fenice. Te lo prometto...»
«Cosa sai della fenice, Kim Taehyung?» i tre ragazzi si spaventarono nell'udire la voce della dottoressa Smith, osservarono l'altoparlante da cui proveniva sentendosi immediatamente spiati, ma Taehyung sapeva già di esserlo ed era questo uno dei motivi per il quale non aveva rivelato nulla.
«Kim Taehyung.» lo richiamò la donna con fare autoritario.
Il cuore dell'angelo iniziò a battere forte, sapeva bene che lì sarebbe esploso «Dovete solo sapere che è reale. È la creatura più bella che Dio abbia creato, grazie ad essa il mondo è stato macchiato col peccato, grazie ad essa colui che chiamate Satana ha potuto nascere abbandonando la grazia del signore.»

Gli occhi dell'angelo caduto divennero di colpo tutti neri, Yoongi avvertì immediatamente un'aura negativa e si allontanò dal compagno afferrando il signore dei metalli dal polso «La senti anche tu quest'aura oscura?» Namjoon mormorò «Preparati, il vero Taehyung potrebbe uscire fuori.»
«Non ci avevi sempre detto che era un mutante normale?» Namjoon sussurrò con un filo di voce «Mi sbagliavo, non l'ho mai conosciuto veramente.»

Mutants || BTS ||Where stories live. Discover now