Capitolo 4O

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Yoongi stava ansimando mentre la creatura oscura faceva scontrare i loro bacini. Il biondo soffiò sul collo del dio del fuoco, staccandogli lentamente i bottoni della camicia nera «Sei così eccitante Yoongi...» il nominato aprì di poco gli occhi per osservare il tentatore, che lo stava privando in quel momento delle vesti.  Poco dopo una terza figura si avvicinò ai due ragazzi, la nuova creatura marchió il tentatore con caldi e umidi baci lungo il collo scoperto. Il corvino fece viaggiare le mani sul petto del biondo, che continuava a sfregarsi contro il ragazzo sottomesso. Poco dopo le ali di fuoco e le ali di tenebra si unirono in baci sempre più passionali, sotto gli occhi lussuriosi del dio del fuoco, il quale si leccó le labbra vedendo il proprio compagno venir privato delle vesti.

«Yoongi.» la voce di quello che un tempo si faceva chiamare Kim Taehyung, si presentò ad eco nella mente del nominato.
Il ragazzo si ritrovò in una strada, ma era strano, attorno ad essa vi era il nulla. Camminó per quella strada udendo poi il canto della fenice «Jungkook!» inizió a correre quando una macchina gli passò di fianco, il ragazzo si scanzó continuando ad andare verso la sua amata.
Eccolo lì in tutto il suo splendore, Jeon Jungkook aveva le mani in tasca e la fronte scoperta, il maggiore si avvicinò al minore tendendogli una mano «Non mi abbandonare Yoongi.» la voce di Jungkook era bassa e sensuale «Mai.» rispose in modo deciso Min Yoongi.

Yoongi aprì gli occhi completamente bagnato dal suo stesso sudore, guardó accanto a lui trovando Jungkook addormentato in modo adorabile, in posizione fetale con i boccioli di rosa schiusi. Il maggiore accarezzó dolcemente i capelli scuri dell'amato lasciandogli succesivamente un bacio, si alzò dal letto per fare una lunghissima doccia rilassante.
Jungkook non molto tempo dopo aprì gli occhi, all'inizio si preoccupò non trovando al suo fianco la figura del maggiore, si rilassó poco dopo quando apprese, grazie alla telepatia, che il ragazzo era a far la doccia e pensava al suo Jungkook.
Il minore si sollevó dal letto, sistemandolo alla meglio, controlló l'orario e sospiró vedendo che fosse presto. D'un tratto il ragazzo notò un'ombra riflessa sul muro, aveva delle ali maestose, il suo cuore iniziò a martellare forte pensando a Taehyung, pronunciò il nome del ragazzo in un flebile sussurro, ma non giunse alcuna risposta. L'ombra svanì nel nulla lasciando cadere sul pavimento delle piume scure, il ragazzo si piegó per afferrarle tra le sue sottili dita, le guardò a lungo provando nostalgia per il suo angelo delle tenebre. Una lacrima bollente solcó il viso del ragazzo, la cacció subito via tornando seduto poi sul letto soffice della camera condivisa.

Jimin stava navigando su internet, alla ricerca di qualsiasi cosa per scovare Lisa e le sue amichette da quattro soldi. Passarono diverse ore, ma il ragazzo non trovò nulla, preso dalla rabbia fece volar via il portatile creando un piccolo, ma violento vento. Si lasciò cadere di schiena sul materasso scoppiando poi a piangere, una delle lacrime, che rigarono il suo dolce sorriso, era colorata con nere e verdi sfumature, come se fosse tempera. D'un tratto Jimin sentí un peso sul proprio petto, guardò in quella direzione non trovando nulla, se non un'ombra proiettata sul muro della modesta stanza. Impaurito Jimin divenne invisibile, sentendosi dopo il petto leggero, si strinse nel suo stesso corpo steso su di un fianco «Jimin, perché proprio tu vuoi cadere nel peccato?» il nominato sgranó gli occhi riconoscendo la voce di Taehyung «T-T-Taehyung? Sei qui?» ma non ricevette alcuna risposta.

Seokjin aprí gli occhi trovando accanto al comodino il suo fiore bianco con due soli petali appassiti su sei. Corrugó la fronte guardando a lungo il suo amato fiore, che custodiva con gelosia in una teca di vetro e legno. Si alzò dal letto dirigendosi verso la finestra, aprendo successivamente le tende per far entrare nella stanza il sole mattutino. Di Namjoon non vi erano tracce, molto probabilmente era nel suo studio o a fare piccole commissioni.
Uscì dalla camera camminando con i piedi nudi, sbadiglió arruffando i propri capelli neri, non gli volle molto tempo per arrivare nella sala da pranzo di quella struttura.

Ormai Seokjin e Namjoon avevano aperto una specie di scuola con dormitori, tale scuola era anche la loro casa, era curata nei minimi dettagli, suddividendo la parte superiore con le camere da letto (attualmmente vi erano 20 persone) e la parte inferiore con aule, uffici, spazi di relax, sale da pranzo e una biblioteca, vi era infine una parte della struttura dedicato solo ed esclusivamente alla coppia.

Finita la sua colazione, il mutante andò a curare la propria persona per poi scendere nella parte inferiore della struttura, andando alla ricerca del minore. Come immaginó lo trovò nel suo ufficio, ma notò essere in compagnia di due ragazzi a lui noti: Yoongi e Jungkook. Il maggiore vedendo i suoi compagni sorrise bussando alla porta per attirare l'attenzione, i tre mutanti guardarono il quarto rivolgendo un sorriso gentile. «Ciao Seokjin!» esclamò Jungkook passandosi successivamente una mano tra i capelli, il ragazzo si avvicinò agli altri sorridendo cortesemente «Che piacere vedervi qui, ma come mai così mattinieri?» Yoongi scosse subito il capo sospirando «È colpa mia, ho fatto un sogno strano, c'era anche Taehyung...» Seokjin schiuse appena le labbra udendo quel nome, prese una sedia e si accomodó accanto al suo amato «Quindi non sono l'unico a sognarlo.» Jungkook restò colpito nell'udire quella frase, si strofinó le mani sui pantaloni stretti e neri, che facevano risaltare le sue cosce «Io... Non l'ho sognato ancora, ma ho visto la sua ombra oggi.» Namjoon corrugó le sopracciglia ascoltando con interesse l'altro telepate «Quando l'ombra è svanita ha lasciato alcune piume sul pavimento.» il signore dei metalli guardò il ragazzo assottigliando gli occhi, non gli stava leggendo la mente, ma stava riflettendo sul fratello. Taehyung era il signore degli Inferi, un essere potente, sicuramente in qualche modo poteva comunicare con loro o magari apparire per un tempo limitato. Si domandò il perché di quei sogni, sapeva sia cosa sognava Yoongi sia Seokjin e c'erano alcune similitudini. Taehyung in qualche modo voleva farli cadere nella tentazione. Che Taehyung fosse il Lucifero di cui si narra? Il tentatore? Il maligno per eccellenza? Forse tornato nella sua forma originaria aveva anche acquisito nuovamente il suo "carattere" e "ruolo" originale. Era così dannatamente confuso, Taehyung si era reincarnato negli anni, quindi non avrebbe mai potuto essere il Lucifero conosciuto dagli umani. Sospirò rinunciando a capirci qualcosa.

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