CAPITOLO 24

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POV'S NICCOLÒ

< Samuel?! > dice stranita Elena a tal punto da passare più volte lo sguardo tra me e lui.

< ciao anche a te, da quanto tempo > risponde lui sorridendole.
< come va? >

< ehm... ce ne andiamo Elena? > mi intrometto io con una domanda che non potrà avere alcuna risposta negativa.
Lei passa lo sguardo su di me e annuisce.

< le ho solo chiesto come sta, non di uscire con me > continua lui avvicinandosi sempre di più a lei, sono sicuro che lo stia facendo per innervosirmi e molto probabilmente ci sta riuscendo perché sento il mio viso diventare livido di rabbia.
< eh sì, sei proprio geloso >

< ti sbagli > Elena abbassa la testa subito dopo aver sentito la mia affermazione.

< ne sei proprio sicuro? >

< certo > dico con decisione.
Elena si alza dal tavolo, prende la sua borsa ed esce fuori.
La intravedo dalla vetrina seduta sugli scalini del bar, guardo Samuel e questa volta non gli dico nulla.
Non voglio abbassarmi ai suoi livelli, non voglio guardarmi allo specchio e ricordarmi di aver detto cose orribili per gelosia, solo per sentirmi più forte.
La gente qui fa a gara, sono in competizione, chi non rispetta regole, chi è il cane chi è il padrone, l'unica cosa vera è che le persone che ti stanno accanto hanno sempre voglia di vederti più in basso ed è per questo che questa volta starò zitto.
Lo lascio lì, in piedi da solo vicino ad un tavolo ormai vuoto.
Il suo viso sconcertato riesco ad osservarlo sin da lontano.

Pago ed esco, mettendomi accanto ad Elena.
Accendo una sigaretta mentre lei mi guarda male per questo mio ultimo gesto.
Metto il braccio intorno al suo collo e cerco di avvicinarla a me, ma dopo qualche secondo si sposta.

< che succede? > le chiedo guardandola.

< hai fatto la tua scenata iper protettiva? > ora sono davvero confuso.
Io sono molto protettivo nei suoi confronti e lo sono sempre stato.
Negli anni non mi è mai sembrato che le dispiacesse, anzi ha trovato tante volte rifugio nelle mie braccia.
Mi ha persino chiamato più volte 'mio eroe' quando eravamo più piccoli.

< io non capisco >

< tu non capisci Niccolò? > chiede innervosita, ma con un tono di voce basso, probabilmente per non farsi sentire da mezzo quartiere.
Perché so che la voglia di urlarmi addosso adesso è tanta.
< sei così tanto protettivo nei miei confronti e poi non provi gelosia >

< è questo il problema? > domando ancora più confuso si prima.
< io credevo che fossero la stessa cosa alla fine >

< per me no, si può essere protettivi con chiunque, ma in amore non si può dire la stessa cosa > prova a spiegarmi lei.

< in amore?! > chiedo con un sorrisetto sulle labbra, aspirando l'ultimo tiro di sigaretta.
< siamo già ad amore > le tiro una leggera gomitata divertito.

< zitto > risponde con una piccola spinta, alzandosi dal gradino sul quale era seduta.
< tu non sei nemmeno un po' geloso di me? >

< deve avere così tanta importanza la cosa? > chiedo io nel suo stesso tono.

< è che tu alle volte mi sembri molto geloso, però non riesco a capirti... >
Se dovessi dirle come stanno le cose, direi semplicemente che nei suoi confronti provo molta, se non moltissima gelosia e che potrebbe vederla lei stessa, però non riuscirò mai ad ammetterlo, perché sono fatto così, non mi piace parlare, vorrei urlare al mondo intero i miei sentimenti, ma nello stesso tempo ho paura di farlo.
< io vado a casa >

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Where stories live. Discover now