CAPITOLO 51

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POV'S NICCOLÒ

Strano come la vita alle volte ci metta davanti ostacoli che sembrano insuperabili, mentre altre volte risultano impossibili da vivere.
Questo non saprei come definirlo.
So solo che mi fa stare male, ma sopratutto fa stare male Elena.
Non faccio altro che piangere, piangere e sperare.
Credere nella scintilla della speranza non è da me, ho delle idee tutte mie su questo, ma se non lo facessi non saprei cos'altro fare.
Cosa si può fare in una situazione del genere?
Se non stare fermi e immobili come il cielo.

La mia attenzione si sposta sul fondo del corridoio da dove arrivano dei forti rumori scanditi dai passi furiosi di Adriano.
Il fiatone e il pallore sul viso dovuto alla corsa lo portano dritto verso di me.
Siamo uno di fronte all'altro.
Di sua spontanea volontà, Adriano mi abbraccia e trovo riparo fra le braccia del mio migliore amico insieme alle mie lacrime.

Per ora gli infermieri non ci fanno entrare in stanza perché le stanno facendo delle analisi e deve stare il più tranquilla possibile.
Passiamo tutta la notte su delle sedie scomode, nonostante il tentativo di alcune infermiere di mandarci a casa, non abbiamo mollato e siamo rimasti qui.

< chi è il compagno della ragazza nella stanza 224? > scatto all'inpiedi.

< sono... sono io > anche Adriano si alza, ma l'infermiera lo invita a accomodarsi nuovamente.
Mentre io la seguo in un luogo più appartato.

< quando arriverà la ginecologa di turno le faremo un'ecografia... ma... >

< ho capito grazie > mi sorride debolmente come per darmi un po' di forza.

Prendo il cellulare e chiamo mamma, non mi importa dell'orario.
Sono convinto che a lei non importerà quando saprà il perché 

"Nicco..."

Dalla voce si sente che l'ho svegliata io, ma il bisogno di sentire la sua voce e ricevere qualche rassicurazione era troppo forte per lasciare perdere.

" mamy... "

Scoppio in lacrime senza riuscire più a dire nulla.

"Che succede Niccolò? "

"Mi fai preoccupare, parla"

"Mamma sono in ospedale... per Elena"

Faccio un respiro profondo.

"Dio mio, perché? "

"Lei... noi as... aspettiamo un bambino"

Cerco di trattenere le lacrime.

"Ma ormai non ne sono più tanto
sicuro "

"Amore ma è una cosa bella, perché dici questo?"

"Non lo volete?"

" no mamma, io lo voglio questo bambino"

"È che Elena ha avuto..."

" ha avuto una minaccia d'aborto"

Mia madre non pronuncia più nessuna parola.
È come se anche l'aria si fosse fermata.

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Where stories live. Discover now