CAPITOLO 52

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POV'S ELENA

< io ne sono sicura... > passo lo sguardo su Niccolò che mi guarda speranzoso e con le lacrime agli occhi.
Scuote con la testa.
< sono sicura di volerlo questo
bambino >
Nicco sospira sollevato e stringe ancora di più la mia mano per poi baciarla.

Non so con certezza quello che ho passato.
Non so con certezza le emozioni che ho vissuto, tutti quegli stati d'animo andati in fumo per lasciare dentro me solo la disperazione.
Io non lo volevo questo bambino, ma non mi ero accorta di quanto in effetti lui fosse prezioso ed importante.
Eppure per accorgermi di questo ho rischiato di perderlo.
Non so se riuscirò mai a perdonarmi questo.

< adesso non piangere però > richiama la mia attenzione con voce dolce Niccolò, togliendo poi alcune delle lacrime che ho sul viso.
< ce la faremo se stiamo insieme >

< mi dispiace > dico scoppiando a piangere e trovando rifugio sul suo petto stretta fra le sue braccia.
Mi sento così stupida...
< mi sento colpevole in parte >

< colpevole?! > chiede lui con stupore, prendendo il mio viso fra le mani.
< perché mai? >

< io... io non lo so, ma se fossi migliore di come sono, forse se non fossi così sbagliata... >
Non mi permette di concludere nemmeno la frase.

< te la sei dimenticata la canzone? > mi guarda sorridendo < quella canzone che ci ha fatto capire di essere innamorati >

< certo che me la ricordo > sorrido debolmente < era ed è bellissima >

" quando mi dici 'mi vedo sbagliata' e invece sei, come io ti ho disegnata "

Canta lui abbracciandomi nuovamente.

< lo sai che non lo devi dire > mi rimprovera amorevolmente
< e comunque adesso devo interrompere questo abbraccio perché sarà un dieci minuti che sono in punta di piedi >

< perché? > chiedo non capendo il suo discorso.

< perché a momenti questo letto è più alto di me > risponde lui ovvio.
Rido, per la prima volta dopo troppe, infinite ore di silenzi timorosi.
< hai visto che ti ho fatta ridere >

< non ho mai avuto alcun dubbio su questo >
D'un tratto diventa più serio, sta per parlare quando entra la dottoressa di prima.

< allora tesoro stai qui anche questa notte così ti facciamo un'altra iniezione e poi mi raccomando... non esiste una vera e propria cura per quello che è successo > passa gli occhi da me a Niccolò < ma devi stare in assoluto riposo e sopratutto cerca di non essere sopraffatta dallo stress... stai serena e tranquilla >

< ci proverò > sorrido e la ginecologa ricambia, uscendo poi dalla stanza.
Torno a guardare Nic nella speranza che continui a parlare.
< che stavi per dirmi? >

< ecco... qui fuori > si passa una mano tra i capelli scompigliati < c'è tuo padre... e anche tua madre >

< come? > chiedo incredula < ma perché?! Io devo stare tranquilla, questo non mi renderà tranquilla >

< ok, ok > posa le mani sulle mie spalle lui, provando a calmarmi.
< lui vuole entrare, ma se tu non vuoi, cercherò di evitare che lo faccia >

< chi altro c'è? > tengo lo sguardo basso torturando le dita delle mie mani.

< I miei genitori, i tuoi e Adriano > appena sento il suo nome, alzo la testa di scatto guardandolo.

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Where stories live. Discover now