CAPITOLO 56

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POV'S CECILIA

< oh mio Dio > esclamò sorpresa sentendo pizzicare gli occhi.
Apro la porta lentamente < che ci fai qui? >

< mi mancavi > dice lui sorridente esattamente come quando l'ho conosciuto.
< che c'è non sei felice di vedermi? >

< io?! No, no ehm... > sospiro abbassando la testa.

< forse aspettavi qualcun altro > sento dell'amarezza nelle sue parole.

< No, Ale non è come pensi >

< be' allora deduco che tu mi abbia già rimpiazzato > i suoi occhi diventano fessure con le quali guardarmi con odio.
< sei sempre peggio >.

< Alessio noi ci siamo lasciati quasi un anno fa > dico scioccata, con una strana voglia di rimangiarmi quello che ho appena detto < forse... si dovrebbe andare avanti >

< tu vorresti andare avanti senza
di me? > ride nervosamente, mentre il mio sguardo vaga nel corridoio alle sue spalle, con la speranza che i vicini non sentano nulla.
< la verità è che tu sei sempre stata una bambina viziata >

< non è più un tuo problema > provo a chiudere la porta, ma mi blocca e prende il mio polso stringendolo
< lasciami, perché sei tornato se vuoi farmi del male? >

< perché hai aperto la porta, se sapevi che sarebbe finita cosi... perché
lo sapevi > dice con un tono di superiorità nella voce < te lo dico io... >

< non ho bisogno di sentire le tue stronzate > mi strattona con ancora più forte il braccio, provocandomi un dolore tale da voler piangere.

< sai che io sono la tua unica salvezza, perché senza di me non saresti, anzi non sei nulla > riprende il suo discorso lasciando perdere la mia affermazione.

< pensala... come vuoi, ma lasciami il polso > dico con fatica.

< tutto bene qui? > ad interrompere il momento è Agata, la mia vicina di casa.
Immediatamente Alessio lascia il mio polso.

< certo signora, salutavo la sua bellissima vicina > lei non sembra essere proprio convinta delle parole del ragazzo e mi guarda per qualche secondo la zona arrossa sul mio braccio.

< Cecilia, sai che io sono una vecchietta e ormai non riesco più a muovermi tanto bene > inizia a parlare lei con calma
< mi spiace molto disturbarvi ragazzi, ma potresti cara accompagnarmi dalla mia amica Lorena che devo portarle una torta?! >

Sorrido ringraziando mentalmente Agata per avermi salvato da questa situazione.
Alessio è costretto ad andarsene ed io sono molto più tranquilla.
Guardo il cellulare, è aperto ancora sulla sua chat.
Lo chiamo.

POV'S NICCOLÒ

Che senso ha la vita se poi ti porta via tutto, tutti i tuoi sogni o si realizzano o diventano cenere incustodita in un cassetto.
Più pensi ad un desiderio, più lui si trasforma in vento.
Più immagini il tuo futuro, più le insicurezze si presentano alla porta bussando nella speranza che tu le faccia entrare nella tua vita per distruggerla con perplessità di ogni genere.

Quante insicurezze si stanno assimilando in me senza pietà in questo momento.
Sono stato preso, sono stato preso... sì, ho passato solo le prime selezioni, ma già questo mi sembra meraviglioso.
Sanremo Giovani... ci avevo già provato e mi avevano cacciato come un verme, forse credevano in me troppe poche persone. La mia casa discografica mi sostiene molto, quindi ci tengo a non deludere tutti, dalle persone che mi seguono da casa anche se non sono ancora tantissime a tutte le future si spera, ma alla fine fanculo ai numeri.

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Where stories live. Discover now