CAPITOLO 59

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POV'S NICCOLO'

D'improvviso poi ti senti diverso, ma non in quel modo negativo che ti ha perseguitato sin dai primi anni dell'adolescenza, non parlo di quello che spingeva la tua mano sopra al petto in cerca d'aria perché l'ansia ti tormentava, ti sbranava e divorava lentamente l'anima non permettendoti di respirare. No, parlo di quella diversità che realizza le promesse che fai a te stesso. E' strano di come io che proprio non posso mai cantare di promesse perché non le riesco a mantenere, io che parlo di me stesso e non sono mai sincero, io che non so nemmeno chi sono realmente, io che ho lottato e ce l'ho fatta e a volte qualcosa cambia, forse sentendoti come me distante e in contrasto con quello che sei sempre stato, quasi realizzato... quasi e con ancora una schiera di sogni da portare avanti, tenere ben custoditi all'interno del cassetto delle meraviglie, illusioni che tenti disperatamente di realizzare. 

Quando ti trovi sopra quel palco, vivendo quella finale che sai che porterai dentro al cuore fino al tuo ultimo respiro, lo sai che stai per farcela, sai che basta solo quel qualcosa in più per portare le mani al cielo e urlare con tutto te stesso di avercela fatta. Lo sai e non puoi fare altro che dare ogni singola parte di e del tuo cuore, sperando che ogni persona riesca a sentire il disagio, la passione, la nostalgia od ogni singola emozione che vuoi trasmettere.

Io stanotte ho ristrutturato le mie fondamenta, mi sono lanciato dal trampolino e aspetto trepidante di approdare verso l'isola che non c'è con la polvere volante di Trilli, sono pronto per una rinascita di me stesso o almeno è quello che credo stia accadendo.

Ho vinto Sanremo Giovani e l'ho fatto con il cuore. Ho sudato per mesi interi con la testa sempre altrove, con la voglia matta di far ritorno a casa, ma ho resistito e ho portato avanti con fierezza il mio nome che è più il nome di tutti quanti là fuori, di tutti quelli che come me si sentono emarginati, soli, in cerca di un Peter Pan con gli occhi da  sognatore e con il bisogno di volare che gli chieda di unirsi a lui per fuggire dalla monotonia di giorni assenti e farsi beffa di chi smette di credere alle favole. Il mio nome è quella circostanza in cui tanti si ritrovano, tutti quelli che poi non vengono mai compresi... l'ho sempre detto, "Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo" e finalmente è arrivata una piccola soddisfazione, un piccolo traguardo da tenere stretto al cuore.

Ho paura che dopo questa notte le persone mi vedano solo per quello che sono diventato senza comprendere il vero me, anche se poi sono sempre lo stesso, il Niccolò che ha gli stessi amici di sempre e non si fida del resto e di nessuno. Sono ancora il ragazzo sbadato del parcheggio che cantava con Adriano e Alessandro e Valerio e Cocco e con tutti quei pochi amici fidati e con Elena che lentamente è diventata una parte fondamentale della mia vita, ha fatto breccia nel mio cuore esattamente come la musica, oserei dire nello stesso istante perché in fondo lei è questo. Lei è la musica che accompagna le mie giornate, la voce dal tocco mellifluo che non lascia sentire l'accordo dissonante o meglio, sa come nasconderlo ed è quello che fa con me, fa celare ogni parte della mia vita che vorrei dimenticare e per un po' ci riesce, le sono veramente grato per questo.

< Nicco tra po' siamo in albergo > mi informa Adriano incrociando gli  occhi con i miei, sembra più emozionato di me all'idea di questa vittoria. E' l'unico che ho portato qui a Sanremo, ho lasciato tutti gli altri a casa, ma adesso mi stanno arrivando messaggi e chiamate in oltranza e piano piano cerco di rispondere a tutti < Domani hai ancora interviste > 

< Sembrano non finire più > dico io sospirando.

< Però ne è valsa la pena... a' ultimetto non è che hai vinto la gara di karaoke al baretto > ride scuotendo la testa il mio migliore amico < Ma ce credi? >

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Where stories live. Discover now