CAPITOLO 30

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POV'S NICCOLÒ

Ci dirigiamo verso il ristorante che Gianmarco e Alessandro hanno prenotato, è vicino alla spiaggia, perciò ci siamo andati a piedi.
Adriano fa in modo che Elena si metta di fronte a me, facendo persino spostare Gabriele.
Il mio migliore amico si mette accanto a me, perciò a destra ho Cecilia e a sinistra Adriano.
Sta ancora massaggiando e con l'occhio vedo dei cuori.

< ma Adrià ti sei fidanzato? > sussurro al suo orecchio.

< COSA? > urla lui, facendo girare parte della tavolata.
< ma che stai di? >

< guarda che a me puoi anche dirlo> provo a fargli dire qualcosa.
< sono il tuo migliore amico >

< sì lo so, ed è proprio per questo che ho paura >

< allora lo ammetti > gli punto il dito contro sorridendo.

< be' diciamo di sì... >.

< la conosco? > chiedo sempre più curioso, chissà se ha detto qualcosa ad Elena.

< sì >

< davvero? >

< e anche molto bene > ammette abbassando sempre di più il tono della voce.

< non dirmi che è Federica > quasi lo supplico.

< ma no, però ora non ne voglio
parlare > prende il menù iniziandolo a sfogliare le pagine < piuttosto pensa ad un modo per parlare con Elena >
In effetti non ha del tutto i torti, devo capire come fare, per non essere scoperti.
Più volte i nostri sguardi si incrociano e troppe volte lei lo distoglie imbarazzata dal mio.

Iniziamo a mangiare e quando ormai stiamo per concludere, mi alzo per andare a fumare una sigaretta.
Raggiungo la terrazza del ristorante e sento dei passi dietro di me.

< ehm... Nic > sento il suono della sua voce, si mette accanto a me < noi dobbiamo capire qualcosa >

< credo proprio di sì > porto in bocca la sigaretta.
Sento qualcuno chiamarmi da lontano, è Gabriele.

< vuoi qualche amaro? > chiede urlando.

< dai un amaro del capo lo prendo > rispondo a voce alta, con ancora la sigaretta fra le labbra, lui torna dentro lasciandoci soli di nuovo.

< non ti sembra di aver già bevuto abbastanza? > chiede lei posando le mani sulla ringhiera bianca.

< che fai ti preoccupi per me... >

< mi sembra più che ovvio > prende la sigaretta dalla mia bocca e la butta, passo lo sguardo su di lei confuso.
< non ti serve a niente quella >

< Elena, mi dai la possibilità di spiegare> le dico quasi con un tono supplichevole.

< sì certo >

< ho fatto delle cazzate è vero, ma averti lontana mi fa stare male >

< lo capisco > risponde guardando il mare < ma non ti stai spiegando >

< una cosa alla volta, entrambi abbiamo bisogno di sicurezze > continuo il mio discorso iniziale, pensare che me l'ero anche preparato
< ma sono giunto alla conclusione che io ho bisogno di te >

< mi credi se ti dico che per me vale lo stesso? > ha gli occhi lucidi.

< e allora perché siamo in questa situazione? > chiedo un po' spazientito < siamo forse troppo orgogliosi... non so>
Ci sono un po' di secondi di silenzio, ma non imbarazzante, credo che stia pensando.

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Where stories live. Discover now