6. Addio

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Giusto tre giorni fa erano usciti i risultati delle pagelle e con tutto l'orgoglio del mondo avevo riscontrato ottimi voti anche essendo in un paese completamente diverso dall'Italia. Ero fiera di me stessa.

Chi dice che un anno all'estero è complicato?

Inutile dire che, però, la mia felicità iniziale si tramutò subito in rancore.

Era arrivato il giorno del mio ritorno in Italia. Quell'Italia che tanto mi mancava ma che mi stava per privare di quella che ora era diventata la mia vita quotidiana...

Ormai ero arrivata in aeroporto accompagnata da Neyun, Woohyung, Seokjin e Hyunjin. Con loro quattro avevo iniziato quest'avventura e con loro la stavo per terminare.

In quegli ultimi giorni avevo avuto modo di salutare Jisoo, Felix, Jisung e Seungmin. Era stato piuttosto triste, mi ero talmente affezionata a quei quattro che erano diventati come il mio vecchio gruppo di amici in Italia e come avevo sofferto nel lasciare loro avevo fatto anche per i miei nuovi amici.
Avevo avuto il piacere di salutare anche Namjoon, Yoongi, Hoseok, Jimin e Jungkook; giusto il giorno prima della mia partenza Seokjin li aveva invitati a casa per salutarmi e loro erano venuti senza farselo ripetere due volte. Ultimamente avevo legato un sacco anche con loro e ogni volta che li vedevo sapevo di poter rimanere me stessa senza aver paura di qualche giudizio.

"Fai un buon viaggio piccola e chiamaci appena arrivi" abbracciai forte Woohyung, l'uomo che aveva sostituito quella roccia, che un tempo era mio padre, su cui piangere e consolarsi.

"Salutaci i tuoi, eh?" sorrisi e abbracciai anche Neyun come fosse stata la prima volta. La conoscevo da quando avevo memoria e l'avevo sempre considerata una seconda mamma, era difficile lasciarla ora.

"Mi mancherai un sacco y/n" parlò Seokjin e io non ce la feci, iniziai a piangere come una fontana seguita da lui "Non sarà lo stesso non vederti più in giro per casa" pianse.

"Lo apprezzo oppa" i suoi singhiozzi si interruppero per quel poco tempo necessario ad una risatina.

"Fatti sentire più spesso!" mi intimò. Detto ciò ci staccammo e ci sorridemmo a vicenda, era davvero bellissimo.

"Non piangere y/n" venni poi circondata dalle braccia del miglior amico che avessi mai avuto il piacere di incontrare.

"Mi mancherai tantissimo Hyunjin" dissi singhiozzando ancora.

"Anche tu, ma stammi bene" mi diede un bacio sulla fronte, mi sentivo già molto meglio.

E prima di riprendere a piangere ancora più disperatamente li salutai tutti e quattro con un ultimo gesto della mano e mi incamminai per effettuare il check-in.

Una volta terminati i preliminari per il volo in aereo mi misi seduta in sala d'attesa ad aspettare che annunciassero l'ora dell'imbarco.
Mi misi comoda e cercai di scacciare dalla mente tutti i cattivi pensieri.

Ma c'era solo un nome che continuava ad assillarmi: Taehyung.
Quel Taehyung che avevo lasciato a Seul.
Quel Taehyung che aveva rotto con me.
Quel Taehyung che aveva detto di amarmi.
Quel Taehyung che non era più venuto a salutarmi.
Quel Taehyung che si era volatilizzato nel nulla in un solo giorno.

I miei occhi minacciavano di voler lacrimare, ma non potevo piangere ancora per cose come quelle.
Lui mi aveva detto di non soffrire e di andare avanti. Ma sempre lui era stato quello che mi aveva promesso non si sarebbe dimenticato di me... come volevo potergli credere fino in fondo ma queste cose spesso andavano a finire male.

Non negavo di certo di averlo voluto rivedere in tutto quel tempo, ma forse eta stato meglio così... anche se la mia mente continuava ad immaginarsi un Taehyung, che ritardatario, arrivava in aeroporto solo per abbracciarmi e baciarmi passionalmente un'ultima volta...

Queste cose succedono solo nei film però.

"I passeggeri del volo diretto a Milano si preparino, stiamo per procedere con l'imbarco" annunciò l'altoparlante e il mio sguardo divenne vuoto.

°•°•°•°

Ormai ero salita sull'aereo e avevo già preso posto, come pensavo non era successa la scena da film che speravo ma non potevo di certo farne un dramma, sarebbe stato stupido e infantile.

"Signori passeggeri, allacciate le cinture per favore" ci indicò l'hostess.

Feci come mi venne chiesto e per fortuna ero finita vicino ad un finestrino, perché appena allacciata la cintura voltai il capo verso l'esterno per cercare di dimenticare tutto e dormire.

Mi aspettava un lungo viaggio, molto lungo e il mio cuore era a pezzi.

TAEHYUNG

"Che vuol dire?"

"Ti amo Makoto-chan!"

Bel modo di passare il tempo: guardare soap opere d'amore giapponesi stravaccato sul divano... perché lo stavo facendo? Semplice, ero un autentico codardo.

Quel giorno y/n partiva per l'Italia e io non mi ero più fatto sentire da quando l'avevo riaccompagnata a casa dopo la sera in cui avevamo deciso di lasciar perdere la nostra relazione. Mi correggo, io l'avevo lasciata. Ero proprio uno stronzo.

Sarei almeno dovuto andare a salutarla e persino Seokjin mi aveva invitato a farlo, solo che io non l'avevo ascoltato come al solito.

Però era meglio così, non potevo soffrire per la sua lontananza. Avevo sofferto tanto quando la storia con Chaeyoung era finita e non ero stato di certo meglio per molte delle storie serie che avevo avuto prima di lei, finire con l'amore era sempre stato un mio punto debole. In casi come quello mi sentivo impotente e sbagliato, ogni cosa che pensavo di fare si rivelava stupida e quindi finivo sempre per non fare nulla rimanendo a girarmi il pollici.

"E se le scrivessi un ultimo messaggio?" pensai ad alta voce accendendo il mio telefono, ormai avevo le mai che mi tremavano e le lacrime stavano scendendo incontrollate dai miei occhi. Avevo completamente perso il controllo del mio corpo tanto che quelle due paroline famose si scrissero da sole.

TAEHYUNG
Ti amo

Fatto, ora ero in pace con me stesso o almeno era quello che speravo. Avevo fatto ciò che doveva essere fatto.

Guardai per un'ultima volta il contatto di y/n e dopo aver cambiato il nome di quest'ultimo, lo bloccai sentendomi un verme. Avevo svolto ogni singola azione in modo apatico, anche le lacrime si erano interrotte.

Ora non posso più stare male, no?
Non importa, così sarà e basta!

Mi convinsi da solo a calmarmi e soffocando la faccia nel cuscino mi addormentai sperando di non fare incubi anche quella notte, da quando l'avevo lasciata non riuscivo nemmeno più a chiudere occhio.

Mi convinsi da solo a calmarmi e soffocando la faccia nel cuscino mi addormentai sperando di non fare incubi anche quella notte, da quando l'avevo lasciata non riuscivo nemmeno più a chiudere occhio

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𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now