I2. Più bella

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TAEHYUNG

"So, are you her boyfriend?" domandò Namjoon con il suo strano accento americano al ragazzo che y/n si era portata dietro da quando era arrivata.

Per quale cavolo di motivo si metteva a chiedere quel tipo di cose a quel tizio? E poi lo sapeva benissimo che io e lei eravamo stati insieme, non ci si comporta così con un amico nelle vicinanze.

"Oh, well..." rise quel Marco.

Che ridi scemo?

Non ero mai stato un portento in inglese, ma mi sarei sentito male lo stesso al solo pensiero di dover ascoltare la sua risposta, l'avrei capita benissimo e non ero pronto psicologicamente per sapere la verità.

Mi alzai dal divano prima che rispondesse, ma Seokjin mi fermò
"Dove vai?"

"In bagno" risposi freddo e lui mi guardò male. Aveva forse paura che potessi far del male a y/n? Trascurando il suo sguardo torvo feci lo stesso come avevo detto e salii incurante le scale di casa sua.

D'un tratto però vidi la porta del bagno aprirsi e finalmente la vidi, si stava sistemando la maglia nei pantaloni e camminando verso le scale non aveva fatto caso alla mia presenza.

Potrò essere stato uno stronzo, ma non ho ancora il cuore di ghiaccio.

Le afferrai un braccio e lei fu costretta a guardarmi sobbalzando per lo spavento.

"Ciao" la salutai ma il suo sguardo mi fece mancare il respiro.

Y/N

Appena i miei occhi incontrarono i suoi il mio corpo si irrigidì. Perché la sua fantas- lurida mano era sul mio braccio ora? Cosa credeva di fare?

I suoi occhi scuri come la pece continuavano a vagare nei miei e sentivo di star per cedere ma non potevo farlo! Non ancora. Cacciai in dietro le lacrime che minacciavano di uscire.

"Ciao" ribattei secca liberandomi dalla sua presa spingendolo via. Lui si stupì del gesto ma rimase comunque in silenzio abbassando lo sguardo.

Se solo avessi avuto il coraggio di urlargli contro tutta la frustrazione che avevo provato a causa sua...

Girai la testa e scesi di fretta le scale, ero arrabbiatissima perché mi aveva rivolto parola come se nulla fosse successo o stato.

Lui non è nessuno per farmi stare male.

La mia testa era sul punto di scoppiare e anche io avrei potuto dare di matto da un momento all'altro di quel passo.

"Hey" disse Seokjin appena tornai in salotto dagli altri.

"È tardi" annunciai fredda prendendo in mano la borsa che mi ero portata dietro.

"Per cosa?" chiese stupito lui dal mio cambio d'umore improvviso.

"Io e Marco dobbiamo tornare dagli altri" guardai il mio amico e poi l'orologio che avevo al polso.

"E Hyunjin? Non dovevi salutarlo?"

"Sì... ma mi è venuto un forte mal di testa e non voglio farmi vedere in queste condizioni. Lo vedrò domani ma tu non dirgli niente ancora!" sorrisi debolmente al moro.

"Erm... d'accordo" balbettò sconcertato.

«Marco, andiamo?» chiesi.

«Certo» si mise la giacca anche lui confuso.

"Ragazzi è stato un piacere vedervi. Parto di nuovo fra quattro giorni, vi verrò a salutare ancora prima della partenza" annunciai agli altri sei.

𝑴𝑰𝑲𝑹𝑶𝑲𝑶𝑺𝑴𝑶𝑺 | kim taehyung • readerWhere stories live. Discover now